Due personaggi che hanno contribuito,senza ombra di dubbio, alla
storia sociale e politica del nostro
paese!
Erano gli anni in cui i comunisti “mangiavano i bambini” ed
i democristiani erano chiamati “baciapile”Quando il mondo era diverso, quando Grottaglie era
diversa… ed al posto dei cellulari tascabili c’erano i vecchi telefoni neri,
appesi alla parete. Era la vita della provincia italiana, schietta, vera,
genuina, dei mille campanili, della campagna, con i suoi odori e colori che, al
contrario delle grandi città e metropoli, ti fanno capire il trascorrere della
vita e delle stagioni. Era il tempo in cui, mentre mia madre ed io, mano nella
mano, passavano di fronte alla sezione del vecchio PCI e la mia attenzione era
attrattata da un grande quadro appeso alla parete che raffigurava un uomo dalla
capigliatura leonina, lei…tirandomi mi diceva:”non guardare dentro…”!
Gaspare Pignatelli: è certamente l’uomo politico piu’ noto
della nostra cittadina.Che abbia avuto un grandissimo amore per Grottaglie e’
fuori discussione:moltissime le opere urbanistiche,volute da lui, che lo
testimoniano e che da un po’ di tempo suscitano discussioni e critiche.Sindaco
e parlamentare Dc,: cio’ che lo consegna alla
gratititudine dei suoi compaesani e’ l' Ospedale San Marco,da lui voluto con
encomiabile caparbieta’.Morto nel 1980.Parlamentare della Repubblica e sindaco di Grottaglie,
amico personale ed uomo di fiducia di Don Luigi Sturzo (che gli affiderà il suo
archivio personale) sottosegretario di Stato all'Industria e al Commercio,
senatore. I suoi genitori sono stati
Giovanni, figulo, e Maria Teresa
Mastro, ed il nostro, dopo gli studi, prese parte alla Prima guerra mondiale.
Nel 1919 è a Padova
dove conosce Don Sturzo edaderì
ad un ideale democratico. Si laurea nel 1924 in Scienze economiche e
commercia-li discutendo la tesi"L'industria ceramica nel Mezzogiorno
d'Italia".
Finita la guerra,
riprese l'attività politica,dando il suo contributo alla nascita della
Democrazia Cristiana. Nel 1945 venne nominato commissario dell'Ente nazionale
Casse rurali e liquidatore della Federazione Nazionale Banche Popolari. L'anno
successivo torna nella sua terra d'origine, è commissario della Democrazia
Cristiana, fonda La Banca Popolare di Grottaglie, della quale rimarrà a lungo
presidente onorario. Negli anni successivi ottiene numerosi incarichi; sarà
Consigliere d'ammini-strazione della Banca nazionale dell'Agricoltura, vice
presidente del Consiglio d'Amministrazione de "Il Giornale d'Italia",
Consigliere nazionale della Democrazia Cristiana, Presidente dell'istituto
autonomo case popolari di Taranto, Presidente della Cantina Sociale
cooperativa“Pruvas”.Fu amico di Mons. Montini, di Giorgio La Pira,Scelba, Sturzo,
Gonella, Frassati, Gronchi. Nel 1948 è eletto con 31.558 preferenze alla Camera
dei deputati.
Nel 1953 viene
rieletto con 32.666 voti di preferenza. Nel 1955 viene chiamato da Scelba a far
parte del suo governo con l'incarico di sottosegretario all'Industria. Nel 1956
viene eletto Sindaco di Grottaglie, carica che mantiene fino al marzo 1958
quando decide di candidarsi al Senato. È eletto senatore il 25 maggio nel
Collegio di Martina Franca con 56.486 voti. Resta,tuttavia amministratore del
suo paese in qualità di assessore ai Lavori Pubblici. Il
Bollettino"Tornate a Cristo"
(Anno XIII
n.2 marzo –aprile 1958) dedica la copertina all’illustre visita presso la
scuola d’arte ceramica del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi
accompagnato dall’onorevole Pignatelli. È la sera del 9 marzo 1958.Il 20 maggio
1958 alla presenza del Prefetto, del sindaco diGrottaglie Angelo Peluso e di
diverse autorità militari e civile, viene posta la prima pietra dell’ospedale
San Marco.Sempre il "Tornate
a Cristo”(Anno XIII n.3, maggio-giugno 1958) scrive"Dopo la benedizione
impartita dall’Amministratore Apostolico Monsignor Motolese l’on. Pignatelli al
quale si deve l’iniziativa di quest’opera,dopo aver accennato al lavoro da lui
svolto, ha sottolineato gli sforzi compiuti dal governo per risolvere il
proble-ma ospedaliero nell’Italia meridionale. L’ospedale "San Marco"
è il primo dei cento dello stesso tipo programma-ti dal Governo ed avrà cento
posti letto. L’opera progettata con i più moderni criteri dell’edilizia ospedalieradall’architetto
prof. Pasquale Carbonara dell’Università di Roma e membro del Consiglio
Superiore di Sanità,sorgerà nel rione Sant’Elia accanto al
Poliambulatorio".Nel 1963, sarà rieletto al Senato con 42.600 voti di preferenza.
Pignatelli fu indubbiamente un politico pragmatico, dotato di una caparbia
volontà, contribuì innegabilmente in modo sostanziale alla crescita della sua
città che conobbe, sotto la sua guida, e sotto il suo impulso, uno sviluppo
sociale, economico, urbanistico". Le esequie si svolsero nella Chiesa Madre. La sua tomba
monumentale campeggia all’ingresso del cimitero di Grottaglie.
Salvatore Perduno:
nato a Grottaglie il 13 dicembre 1892 da Pasquale Vincenzo e Cira Francesca De Felice, ha trascorso la giovinezza nei campi svolgendo
il mestiere di contadino. È ancora giovane allorchè, pur potendosi considerare
culturalmente autodidatta, abbraccia le idee
socialiste. È l'unico ad astenersi, eletto a 30 anni consigliere
comunale, quando il 12giugno 1922 viene eletto sindaco Giuseppe Marinaro. È certo
tra i più grintosi e combattivi in seno all'opposizione. Dotato di grande
fascino comunicativo Perduno diventa, ben presto, un personaggio carismatico
nella sinistra. Istituisce la Lega Rossa insieme a Ciro Masella, Antonio
Grottoli"Pappaculummi"del quale si racconta che nelle carceri di
Trani raccogliesse i messaggi inviati da Antonio Gramsci. È proprio nel periodo
della Liberazione Perduno conosce l'oltraggio di un arresto ingiustificato, in
relazione al tumulto popolare scoppiato il 21 dicembre 1943. Salvatore Perduno
fu nominato,dopo il commissariato di Guido Tamburo iniziato il 23 febbraio del
1945, sindaco del CLN (Comitato diLiberazione Nazionale) il 28 novembre 1945 e
restò in carica fino al 27 settembre 1946. Nelle prime elezionicomunali del
1946 egli fu il più suffragato nella lista del "Blocco popola
", che
raccoglieva tutte le forze laiche edi sinistra. Fu sempre presente e attivo
nell'aula consiliare , finché la morte non lo colse il 15 febbraio 1964. Fu
definito il “Cincinnato grottagliese”!
Scrisse di lui
Cosimo Fornaro :”Salvatore Perduno fu una stupenda figura di uomo:serio,
equilibrato, amico di tutti. Lo avresti visto in chiesa tutte le mattine alla
comunione. Fu spinto ad abbracciare l’ideologia comunista solo per amore
allasua gente di campagna. Non conosceva affatto Marx e Lenin né la Rivoluzione
Russa. Era analfabeta e ciò tornaa vanto di questo uomo stimato dal clero ed
anche dagli avversari politici. Nel PCI di Grottaglie Perduno ha creato il
sindacato. Fu chiamato il pacificatore e credeva nella bontà della politica.Salvatore Perduno: capo indiscusso ed autorevole del PCI
nella Grottaglie degli anni ‘50 e primi anni 60;grintoso, combattivo e dotato
di grande oratoria,nonostante fosse analfabeta.Serio ed equilibrato,umile e
stimato anche dagli avversari politici, fu anche sindaco carismatico della
nostra cittadina.Trascorse gli anni della giovinezza nei campi, come contadino”.
Mori nel 1964
Checche' se ne possa pensare, erano dei POLITICI
VERI al servizio della comunita’ e nel senso etimologico e nobile del termine!
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