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venerdì 13 marzo 2015

Ezra Pound :….un grande poeta oltre le etichette !!!

di Maria Beatrice Maranò 

“Ciò che sai amare rimane, il resto è scoria /ciò che sai amare non ti sarà strappato /ciò che sai amare è il tuo vero retaggio /il mondo, quale? Il mio, il loro o di nessuno?/Prima venne la vista, poi diventò palpabile Eliso, fosse pure in quell'antro d'inferno,/ciò che tu sai amare è il tuo vero retaggio /ciò che tu sai amare non ti sarà strappato. /La formica è centauro nel suo mondo di draghi./Deponi la tua vanità, non è l'uomo che ha fatto il coraggio, o l'ordine o la grazia,/deponi la tua vanità, dico, deponila! /La natura t'insegni quale posto ti spetta /per gradi d'invenzione o di vera maestria,/deponi la tua vanità, Paquin, deponila! Il casco verde tua eleganza offusca./

"Padroneggia te stesso, e gli altri ti sopporteranno"./Deponi la tua vanità /sei cane bastonato sotto la grandine /tronfia gazza nel sole delirante,/mezzo nero mezzo bianco tu non distingui fra ala e coda /giù la tua vanità /spregevole è il tuo odio /che si nutre di falso,/deponi la tua vanità,/sollecito a distruggere, avaro in carità,/deponi la tua vanità /dico, deponila! Ma avere fatto piuttosto che non fare /questa non è vanità /aver bussato, discretamente,/perché un Blunt ti apra /avere colto dall'aria una tradizione viva /o da un occhio fiero ed esperto l'indomita fiamma questa non è vanità./L'errore sta tutto nel non fatto,/sta nella diffidenza che tentenna...!”
Dai Canti Pisani un frammento del testamento spirituale di Ezra Pound. Chi era Ezra Pound? Corre preliminarmente l’obbligo di precisare per sgombrare il campo a qualsiasi equivoco che la figlia Mary de Rachewiltz ha intentato una causa per uso improprio del cognome,contro il centro sociale di destra Casa Pounde in quanto ritiene lesivo della memoria del padre l'associazione del nome Pound con un gruppo che, si è reso responsabile di gravi violenze (decisione presa dopo il duplice omicidio di due senegalesi a Firenze ad opera di un simpatizzante del movimento). Ricordarsi di Ezra solo perché era fascista, e non per la sua poesia, è roba da destra allo stadio terminale della malattia;  ignorare il monumento letterario che ci ha lasciato in eredità,  per lo stesso motivo, è cosa da sinistra idiota e ignorante. La sinistra illuminata sa riconoscere l’arte a prescindere dal credo politico. Ezra fu  un grande poeta. Errò l’Accademia svedese a negargli il Nobel per motivi politici. Un fascista, senza dubbio, come lo furono altri scrittori, poeti e intellettuali negli anni del fascismo. Ma il suo pensiero teorico era molto più profondo e negli ultimi anni della sua vita subì modifiche sostanziali, collocandosi fuori dalla storia, rifuggendo e rifiutando ogni associazione con movimenti che lo avevano eletto a modello. Nel 1967 Pier Paolo Pasolini incontrò e intervistò Ezra Pound in un documentario televisivo: un'ora con Ezra Pound, a cura di Vanni Ronsisvalle, per la rubrica “Incontri della Rai.” E' un Pier Paolo Pasolini ancora giovane e visibilmente emozionato. L'occasione acquista il nome semplice di  intervista, ma è un evento di portata storica. Non soltanto per il mondo della letteratura e della poesia, ma anche nella vita dei due intellettuali. Da una parte Ezra Pound, ormai anziano e affaticato, appare indifferente al peso della vita e delle vicissitudini attraversate: l'esperienza di detenzione nel manicomio criminale di St. Elizabeths di Washington, le accuse di tradimento nei confronti del proprio Paese, l'America, per appoggiare il regime fascista. Dall'altra,  il Pasolini scrittore e regista che proprio in quegli anni iniziava finalmente a godere i frutti di un lavoro a lungo criticato, apertamente e non, e  schernito dai benpensanti di un'Italia fino a poco prima del tutto impreparata a cogliere la sua sensibilità, il suo coraggio, la sua lucidità , un’Italia anacronistica per la sua ricerca espressiva e stilistica di narratore.
Ma quello fra Pasolini e Pound non è solo l'incontro fra due figure rivoluzionarie, sebbene idealmente antitetiche. E' il confronto fra due poeti e fra due uomini legati a doppio filo da un rapporto di amore e odio, di pesanti eredità intellettuali, di conflitto e contatto, giunto al punto di doversi tradurre in una riconciliazione formale che ha il sapore di un simbolico passaggio di testimone. Due irregolari, due outsider, due anti convenzionali accomunati dalla scelta di mettersi in gioco in prima persona senza risparmiarsi. Un filo riannodato sulla traccia dei versi di Pound, che Pasolini ridisegna e fa propri in una rilettura di rara e toccante intensità.                                                                                 In quegli anni Pasolini stava approfondendo il discorso sul pensiero e lo sperimentalismo del grande maestro del modernismo anglo-americano. Fu un'intervista che fece bene a entrambi: Pound interruppe il lungo periodo del “tempus tacendi” che aveva iniziato nel 1958, al suo rientro in Italia dal manicomio criminale in cui lo avevano internato i suoi compatrioti americani, finita la guerra; Pasolini iniziò la bellissima stagione da lucido e profetico polemista corsaro. Pound , proprio grazie a Pasolini, subirà un importante processo di rivalutazione e accompagnerà quest'ultimo nella sua ricerca sperimentale fino all'ultimo romanzo incompiuto. A lungo la cultura di destra ha strumentalizzato il nome di Pound sfruttando la sua adesione al fascismo, ma senza riuscire ad afferrare la complessità del suo pensiero. Il giudizio di Pasolini su Pound è sicuramente parziale, ma contribuì in maniera decisiva alla rivalutazione del grande poeta modernista, della profondità del suo pensiero, lontano da ogni banale futura strumentalizzazione proveniente dall'estrema destra. Scriveva Pasolini: "Pound non è potuto divenire mai, esplicitamente, appannaggio delle Destre: la sua altissima cultura, anche se, americanamente, un po' elementare […] l'ha preservato da una strumentalizzazione sfacciata: il serpentaccio fascista non ha potuto ingoiare questo spropositato agnello pasquale".
Pasolini rimase affascinato soprattutto dal Pound dei Canti Pisani dove è testimoniata l'acquisizione di un concetto di pietas assente dal resto dei Cantos. Ma c'erano solide fondamenta ideologiche a unirli: l'uno legato al mito dell'Italia rurale e contadina, l'altro al mito dell'America dei pionieri, da cui scaturiva la feroce, conseguente avversione di entrambi alla guerra, all'usura, all'egoismo del capitalismo, nell'amore vivissimo per le espressioni nazionali, popolari e tradizionali, nella convinzione del valore della cultura e del potere dell'educazione.  A proposito di Pound, Pasolini scrive, in un articolo apparso sul Tempo il 16 dicembre 1973 (poi raccolto in Descrizioni di descrizioni): "Egli ha voluto, fermamente e follemente voluto, restare dentro il mondo contadino: anzi, andare sempre più in dentro e più al centro. La sua ideologia non consiste in niente altro che nella venerazione dei valori del mondo contadino (rivelatiglisi in concreto attraverso la filosofia cinese, pragmatica e virtuosa). In questo senso io ritengo che si possano sottoscrivere, anche politicamente, tutti i versi conservatori di Pound dedicati ad esaltare (con nostalgia furente) le leggi del mondo contadino e l'unità culturale del Signore e dei servi [...]"Così nella bellissima - L’albero mi è penetrato tra le mani - : “L'albero m'è penetrato nelle mani,/La sua linfa m'è ascesa nelle braccia,/L'albero m'è cresciuto nel seno -/Profondo,/I rami spuntano da me come braccia./Sei albero,/Sei muschio,/Sei violette / trascorse dal vento /Creatura - alta tanto - tu sei,/E tutto questo è follia al mondo.”
 Agli occhi di Pound, che arrivò in Europa da un'America in cui l'agricoltura era già industrializzata, e desideroso di riscoprire le radici di una cultura nazionale americana, l'Italia fascista appariva un mondo contadino intatto, in cui anche la borghesia conservava il segno delle origini contadine. La retorica fascista, con la sua “ideologia apparentemente «virtuosa» (un virtuosismo  verbale e sciocco)” e con il suo “progresso conservatore”, che intendeva “fare opere moderne nell'ambito di un mondo antico da rispettare nelle sue tradizioni”, esercitò un grande fascino su Pound. La sua adesione al fascismo fu quindi una scelta da un lato aberrante, ma che aveva una sua  logica. In definitiva fu “sia un modo per mascherare una sua inadattabilità” al mondo industrializzato, “sia un alibi per farsi credere presente, a lume spento”: “ Rendi forti i vecchi sogni/
Perché questo nostro mondo non perda coraggio /A lume spento.” Ezra s
i prodigo’ molto per i suoi amici artisti. Scrisse Hemingway: “Ezra Pound dedica un quinto del suo tempo lavorativo a scrivere poesie. Nel tempo restante cerca di promuovere il futuro, sia materiale che artistico, dei suoi amici”. Sposato con Dorothy, amava anche la musicista Olga Rudge, dalla quale ebbe un figlio. E la moglie lo ricambiò andando in Egitto e rimanendo a sua volta incinta con un altro. “La poesia si fa con qualsiasi cosa” sosteneva. Montava versi con i titoli dei giornali, con le confezioni pubblicitarie, con le frasi sentite per strada, al mercato o in qualche cena, con le citazioni dotte e stralunate dei provenzali, con i passaggi autobiografici rivisitati in chiave onirica, con gli ideogrammi cinesi, con le lingue morte, con l’abbecedario di età sepolte. E, soprattutto, con la musica, proprio con la musica. E’ proprio nella ritmica che la poesia si ricongiunge alla sua natura primigenia: quella di essere musica fatta con le parole, utilizzare la ritmica delle parole per restituire al termine il suo senso più profondo, al di là del significato e del significante, per raggiungere sfere ulteriori a quelle dell’intelletto puro. Voi chiamatele, se volete: emozioni,  quelle stesse emozioni che ritroviamo nelle poesia – Francesca - un nome che guarda caso  emozionerà anche uno dei più famosi cantautori di tutti i tempi : “Venivi innanzi uscendo dalla notte/ recavi fiori in mano /ora uscirai fuori da una folla confusa,/da un tumulto di parole intorno a te./Io che ti avevo veduta fra le cose prime /mi adirai quando sentii dire il tuo nome / in luoghi volgari. /Avrei voluto che le onde fredde sulla mia mente fluttuassero /e che il mondo inaridisse come una foglia morta,/o vuota bacca di dente di leone, e fosse spazzato via,/per poterti ritrovare,/sola. “. Ma un poeta non è quasi mai solo. Il poeta è anche, talvolta, un uomo curioso. Un uomo che cerca il senso delle cose che lo circondano, magari solo per tradurle in versi. E in questa curiosità, a volte coltiva delle manie. Quella di Ezra Pound si chiamava “economia”. Oh! sì: proprio quella materia arida che da qualche decennio governa le nostre vite. Credo che a nessun altro poeta sia riuscito, prima di lui, di trasformare una materia così arida in poesia. Del resto – se ci pensate bene – nemmeno la teologia era materia poetica, prima che Dante Alighieri ne facesse la Commedia. Mai nessuno, prima di Dante, si era spinto tanto in là dal concepire un’intera cosmogonia in versi. Dante lo fece con la teologia, Pound con l’economia. Il risultato è identico: poesia. Nella sua poesia irrompe l’economia. Nei "Cantos" l’economia occupa la parte che nella "Divina Commedia" di Dante è quella del sapere teologico. Si sentiva un riformista economico. E quando venne in Italia, la nazione in cui si è trovato meglio, le sue simpatie per Mussolini erano soprattutto in funzione di farsi accettare come tale. Voleva che la sovranità economica fosse nelle mani dei popoli e non dei mercanti di denaro. Contro l’usura scrive un Cantos rimasto celebre, sulla scorta del pensiero aristotelico e tomistico, denuncia l’illogicità dell’assioma su cui si fonda il moderno sistema finanziario: l’idea che il denaro possa (e debba) necessariamente generare altro denaro, a prescindere dall’utilizzo che se ne fa. Nel Canto XLV, Pound profeticamente scriveva che “con usura nessun uomo ha una solida casa” e “usura arruginisce l’arte e l’artigiano/ tarla la tela nel telaio” e, concludendo, poneva l’usura quale violazione del sacro: “ad Eleusi han portato puttane / carogne crapulano / ospiti d’usura”. I Cantos sono una specie di ambiziosissima storia dell'umanità in cui le epoche e le civiltà più diverse e remote si sovrappongono e si intrecciano intorno a un singolare filo conduttore: la convinzione che la radice di ogni male, di ogni decadenza e corruzione, sia annidata nella pratica dell'usura e quindi nell'istituzione quattrocentesca delle banche e dei banchieri. Con il progredire dell'opera i procedimenti stilistici si fanno più ardui e ellittici; alcuni degli ultimi Cantos portano alle estreme conseguenze una delle più tipiche tecniche espressive poundiane: sono composti quasi interamente da citazioni, in gran parte ideogrammi cinesi, con effetti che rendono problematica la comprensione del testo e la sua stessa lettura. Di fronte all'arditezza della sfida poundiana, si rimane spesso con il senso dell'incapacità ad afferrare la comprensione del testo, ma non ci si può sottrarre al senso di fascino immanente che emana. L'impasto di lingue e stili diversi, l'intreccio di toni lirici e toni saggistici, il balenare di immagini pure e definitive in un accumulo di dati hanno avuto enorme influenza sulla poesia sperimentale del secolo. E l’amore cosa è per Pound ? Se da una parte scrive aforismi come “L'amore: un sentimento inventato. Ciò che conta è il gioco della seduzione, il rituale di piacere a qualcuno”. Dall’altro scrive versi stupendi come : “ Se nella casa non c’e’ amore, non c’e’ nulla/ la voce della fame non si sente più” ( Canto XVI 796 nell’ultimo Canto coerente dei suoi Cantos di Marienbaden.).  Di fatto l’angoscia esistenziale, la paura del nulla è potente soltanto laddove l’amore si è dileguato definitivamente dall’esistenza. Infatti con l’amore si restaura anche la fiducia nel mondo, la fiducia originaria. Solo nella modalita’ dell’amore si può sperimentare la vita “ come patria e rifugio sicuro” . Per introdurre nei Cantos, il motivo del suo amore senile  sceglie il paesaggio di alta montagna della regione del Li – chiang, come un tempo era ricorso alla vallata denominata Pustertal, ove sua figlia era stata allevata da contadini sud – tirolesi per rappresentare un mondo la cui vicinanza alla natura e la cui sobrietà costituivano un’oasi, una riserva rispetto al mondo consumistico industrializzato. In questo luogo in una tribù stabile il popolo conosceva solo il libero amore, le decisioni matrimoniali venivano concordate solo dai capi, e la gente del luogo non riusci’ mai ad assuefarsi all’istituzione del matrimonio e le unioni matrimoniali recavano a tutta la popolazione solo dolore ed infelicità. E così continueremmo a parlare di Pound come parlano le sue poesie, come un fiume in piena che raccoglie nel suo letto tutto ciò che trova…ma arriva il momento del commiato : “ Montagne azzurre a nord della muragli, / Orlate da un bianco fiume; / Qui ci dobbiamo separare / E incamminarci per mille miglia d’erba morta./ La mente come una gran nube veleggiante/ , Tramonto come vecchi amici che si lasciano / Inchinandosi, su mani congiunte, a distanza. / L’uno all’altro nitriscono i cavalli/ mentre ci distacchiamo.” Pound ci ha insegnato …ad amare il nostro  sogno : “  Ama il tuo sogno/ogni inferiore amore disprezzando,/il vento ama ed accorgiti qui,/ che sogni solo possono veramente essere,/perciò in sogno a raggiungerti m'avvio.”;  Ci ha insegnato a  compiangere quelli che stanno meglio di noi : “ Vieni, compiangiamoli quelli che stanno meglio di noi. /Vieni, amica, e ricorda /che i ricchi han maggiordomi e non amici,/E noi abbiamo amici e non maggiordomi./Vieni, compiangiamo gli sposati e i non sposati. /L'aurora entra a passettini come una dorata Pavlova,/ E io son presso al mio desiderio. /Ne ha la vita in sé qualcosa di migliore /Che quest'ora di chiara freschezza, /l'ora di svegliarsi in amore”. Ci ha suggerito che : “Il pensare divide il sentire unisce” , e ci ha donato una grande verità che nell’approcciarci al genere umano dovremmo usare come cartina a tornasole : “  Se  un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla”  

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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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