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martedì 31 marzo 2015

L’Albania degli intrecci tra religiosità e letteratura con Pierfranco Bruni il 7 aprile a Tirana

Le fedi e le culture tra le parole di Giuda, Paolo e Gesù nel Pierfranco Bruni tra mondo cristiano e mondo musulmano in “La pietra d’Oriente”

 Gesù, Giuda, Maria di Magdala, Pilato e Paolo nel cammino alla ricerca degli Oriente e degli Occidenti sono i protagonisti che si raccontano in “La pietra d’Oriente” (Pellegrini in Modadoristore) di Pierfranco Bruni e verrà presentato, dopo Tunisi, Madrid e Nizza, e prossimamente ad Istanbul,  in Albania, a Tirana il martedì dopo Pasqua 7 aprile.

Per l’occasione Pierfranco Bruni è stato chiamato anche per una conversazione su “San Paolo: nel suo Oriente il Mediterraneo”. Un tema che sostanzialmente annuncia il suo prossimo libro che vedrà la luce prima dell’estate dedicato proprio completamente sul Tempo e il Viaggio in San Paolo.

Il romanzo di Pierfranco Bruni presenta un forte inciso proprio nella condizione geopolitica in cui si trova a vivere il Mediterraneo e l’Oriente nella sua articolazione geografica.
È certamente un romanzo, ma come le metafore e l’estetica della filosofia si intrecciano, negli scritti di Pierfranco Bruni, con la letteratura tra prosa e poesia. 
<<Nelle pagine di Bruni, ha affermato  Gerardo Picardo, la memoria è un abbraccio o una condanna. Narra di identità non sconfitte eppure dolorose perché “c’è sempre una ruga solcata dalle mani”. Giuda si è smarrito, come Ulisse che ha dovuto combattere la perdizione per ritornare a Penelope e alla sua terra. Il Nazareno e Giuda sono ancora insieme sui sentieri del tempo. “Gesù gli teneva la mano. Non hai sfidato me – gli dice – ti sei voluto sfidare. Il tuo peccato non è il tradimento, è quello di non essere stato capace di resistere e di aspettare. Non hai saputo sperare”. Si è contrapposto alla Verità con una sua verità>>.

Un romanzo già tradotto in diverse lingue offre spazi a chiavi di lettura importanti nell’intreccio tra metafisica e religioni tanto che nell’ultimo capitolo si parla di Tunisi e di una donna con il velo, Nadine, che incontra il suo amante alle porte della Medina.  Un capitolo che prepara un nuovo romanzo sempre sulle vie dell’Oriente.
Bruni, attento conoscitore del mondo mediterraneo e orientale fa incontrare, in una lettura buddista, le fedi ed è una significativa finestra aperta sulle culture diverse che incontrano il linguaggio della letteratura.

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