Che ora è ?

giovedì 9 ottobre 2008

22 lavoratori della Casa San Francesco De Geronimo senza più lavoro

Ieri è stata una giornata tristissima, cominciata il giorno prima quando sono stata chiamata, perché giornalista e poi perché rappresentante di un partito politico, l'Italia dei valori, noto per essere sempre dalla parte della gente e della legalità, dai lavoratori della cooperativa GEA, che da martedì mattina non prestano più servizio nella residenza per anziani "Fiore all'occhiello" di questa Amministrazione comunale, come titolò Panorama due anni fa.
È stata una giornata triste perché non è bello vedere lavoratori e lavoratrici in prevalenza, sull'orlo della disperazione, molti di loro perderanno nel giro di poche ore l'unico magro reddito familiare, rinveniente da un lavoro, nella maggior parte dei casi, umiliante e di grande umanità. Non è facile accudire anziani, spesso non autosufficienti fisicamente e di testa. Senza contare che molti di questa lavoratori e lavoratrici, per oltre 20 anni, hanno svolto servizio domiciliare presso abitazioni di anziani soli e nullatenenti, abbandonati a se stessi e per questi poveri vecchi, l'unica fonte di luce sono questi lavoratori angeli che portavano loro, per due volte al giorno,da mangiare e gli sistemavano anche i loro miseri alloggi, spesso ridotti in vere proprie topaie, tra escrementi e cibi avariati, con frequentazioni di ratti.
Molta di questa gente, pur di mantenere il misero posto di lavoro, ha fatto più del dovuto, molto più del dovuto! sottomettendosi a veri e propri imposizioni, altrimenti la minaccia era che sarebbero ritornati a lavorare in campagna.
Una minaccia che negli ultimi mesi spesso echeggiava sinistra nelle stanze della casa intitolata al nostro grande Santo, un campanello di allarme che suonava da oltre sei mesi ed alcuni di loro, se pur in allerta, non hanno voluto credere ed hanno tentato, i più intraprendenti, di salvare se stessi e i loro colleghi.
Ma ieri la batosta, come si può leggere nel verbale della prefettura, 22 di loro resteranno senza lavoro, forse qualcuno verrà ripescato, tutto questo significa che si è data la stura ad una lotta tra poveri, che avvelenerà gli animi e non porterà da nessuna parte, perché i funzionari al Comune continueranno il loro lavoro, i politici, primi responsabili di questo disastro, hanno già impostato la loro arringa di difesa, chi pagherà il prezzo più alto saranno i soliti, i poveri lavoratori.
Ieri sera questi lavoratori, in prevalenza donne, grandi donne, che pur di portare a casa un magro compenso hanno dato il meglio di se stesse pur di avere garantito il loro posto di lavoro, sono rimaste fino a tardi sui gradini del Comune a parlare con gli amministratori e politici.
Nei loro occhi gonfi di un oceano di amarezza, con la consapevolezza che nei prossimi giorni si aprirà, anzi è già aperta la lotteria del "chi si e chi no".
E a giudicare dagli atteggiamenti di alcuni vecchi politici, ancora con il tanfo della dittatura e le spade negli occhi, si possono fare già previsioni in merito alla vicenda, questi nostalgici della vecchia Russia, avrebbero gradito un più basso profilo mediatico alla vicenda, che purtroppo per loro non c'è stato e questo ha disturbato e non poco, perché vige sempre il dictat non scritto: "mai disturbare il conducente," si può finire fuori strada.

Nessun commento:

Posta un commento

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

Translate

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO
Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

Visualizzazioni ultima settimana

EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.