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mercoledì 9 maggio 2012
Premio “Ambasciatore di Terre di Puglia” al FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA
di Francesco
Lenoci
L’edizione 2012 del Premio “Ambasciatore di Terre di Puglia”,
svoltasi a Milano la sera del 5 maggio presso il meraviglioso Palazzo
Isimbardi, è stata organizzata dall’Associazione Regionale Pugliesi – Milano, con l’adesione di tante Associazioni
Culturali Pugliesi trapiantate a Milano e provincia.
L’edizione 2012 (la settima) è la
continuità di un’iniziativa, germogliata dalla volontà di dare un riconoscimento
a chi negli anni ha contribuito alla valorizzazione del patrimonio umano,
culturale e sociale della Puglia.
Il Premio “Ambasciatore di Terre di Puglia” nasce con l’intento di scoprire,
conoscere e far conoscere attraverso le proprie eccellenze il pensiero, la
cultura, la laboriosità e l’ingegno di quelle genti divenute popolazione delle
terre di Puglia. L’evento mira a creare momenti di aggregazione,
confronto e condivisione nello spirito di integrazione delle vecchie e nuove
migrazioni.
Il logo ufficiale
è una rappresentazione del faro di Santa Maria di Leuca, punta estrema e fine
delle terre di Puglia (de finibus terrae).
Il faro di Santa Maria di Leuca, luogo di incontro dei due mari pugliesi,
vedetta di una terra protesa verso altre terre, rappresenta per gli
organizzatori il simbolo della vocazione delle genti di Puglia all’accoglienza.
La motivazione del Premio al
FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA menzionata dalla splendida conduttrice della
serata, Nicla Pastore di Studio 100 TV, è stata la seguente:
“La qualità delle proposte
artistiche
e l’elevato livello professionale e organizzativo
ne fanno una manifestazione di interesse internazionale
contribuendo nei campi dell’arte, della musica e della cultura
a far conoscere e apprezzare la Puglia
ben oltre i confini nazionali”.
Hanno ritirato il Premio Franco
Punzi e Alberto Triola, rispettivamente, Presidente e Direttore Artistico del FESTIVAL
DELLA VALLE D’ITRIA.
Franco Punzi ha manifestato la sua gioia e quella di tutti i
preziosi collaboratori nel ricevere un così prestigioso Premio nella città di
Paolo Grassi. Proprio da lui, nato
a Milano e oriundo di Martina Franca,
ricevette tanti anni fa l’incarico di fare il Presidente del Festival.
Nel suo ricordo, il FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA viene presentato, da sempre,
al Piccolo Teatro di Milano. Nel suo esempio e, soprattutto, con il talento e l’impegno di tanti, il
Festival è arrivato a 38 Edizioni, facendo diventare Martina Franca la “Città del Festival”.
Alberto Triola, succeduto quale Direttore Artistico a Rodolfo
Celletti e Sergio Segalini, ringraziando per il Premio, ha anticipato il
contenuto del 38° FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA. Dal 14 luglio al 2 agosto 2012,
le meravigliose cornici di Martina Franca, Cisternino e Noci saranno illuminate
da diciannove serate dedicate alla musica, al teatro, al cinema, al talento. In
sintesi:
quattro opere di rarissimo ascolto se non
assolutamente nuove, quale una riscrittura drammaturgico-musicale di un
capolavoro barocco e una prima esecuzione mondiale di un’opera (commissionata
dal Festival) ambientata a Collemaggio l’indomani del terremoto che ha
distrutto la Città dell’Aquila;
due concerti con orchestra;
quattro serate dedicate al Novecento - tra
musica e poesia - con un vertiginoso accostamento tra il contemporaneo e il
barocco, il Nord e il Sud della musica;
una serata liederistica;
una di musica da camera e un’opera per bambini;
il tradizionale concerto di musica sacra;
tre serate di grande cinema d’autore nel solco
del tema di quest’anno (il confine con l’Altro).
Sul palco, a rendere lode e
gloria al FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA, Nicla
Pastore ha invitato: Gerardo Placido
(Attore); Cristina Tajani (Assessore
alle politiche per il lavoro e lo
sviluppo economico del Comune di Milano); Dino
Abbascià (Presidente Associazione Regionale Pugliesi di Milano); Anna Maria Bernardini De Pace (Avvocato);
Camillo de Milato (Governatore del
Forum delle Associazioni) e Francesco
Lenoci (Vicepresidente Associazione Regionale Pugliesi di Milano e Patriae Decus della Città di Martina
Franca).
Francesco Lenoci ha citato i vantaggi competitivi di Martina Franca:
il FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA,
il Rococò, i Trulli, l’Asino, il Capocollo, il Capo Spalla. Su tali eccellenze occorre puntare al massimo, avendo presente ciò che
diceva un grande compositore e direttore d’orchestra austriaco, Gustav Mahler:
“Tradizione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco”. Ha precisato che
al primo posto dei vantaggi competitivi colloca il FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA
perché è quello che più consente a Martina Franca di tornare ad essere, come nel Settecento, laboratorio di
cultura. Anche nel terzo millennio è la cultura che cambia il mondo, crea nuova
mentalità, favorisce un nuovo stile. La cultura rappresenta un obiettivo per
realizzare il talento delle persone,
dei giovani in particolare.
Ha
concluso la meravigliosa serata la foto di gruppo sul palco con gli altri due
premiati: il buonissimo Quarta Caffè
e il grandissimo Lino Banfi.
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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero". Pierpaolo Pasolini scrittore ammazzato nel novembre del 1975
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“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
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