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mercoledì 2 maggio 2012

PASCOLI PRECURSORE DI MUSSOLINI? venerdì 4 maggio a Taranto

Nel centenario della morte di Pascoli: Dalla poesia alla politica. Un percorso di straordinaria rilevanza letteraria e storica con prolusione di Pierfranco Bruni
Pierfranco Bruni: “Pascoli nel suo Discorso su La Grande Proletaria si è mossa  del 1911 anticipa vistosamente il Mussolini della guerra d’Africa. Anzi, nel suo scritto, il nazionalismo prefigura l’espansione geografica e politica del Mediterraneo. Un discorso tutto da rileggere e da ricontestualizzare in un Novecento agli albori”

“Giovanni Pascoli. Dalla poesia alla politica” è il tema di una conferenza che si svolgerà venerdì 4 maggio prossimo alle ore 17,45 nella sala del Palamazzola di Taranto per celebrare il Centenario della morte del poeta. A relazionare sarà Pierfranco Bruni, Responsabile del Progetto sul “Plurilinguismo in Giovanni Pascoli” e autore insieme a Marilena Cavallo del saggio: “Nel mare di Calipso. La dissolvenza omerica e l’alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli (Pellegrini editore), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La manifestazione è organizzata dall’Università Popolare “Zeus” e sarà coordinata dalla presidente Giuseppa Lavecchia.
Il tema dell’incontro presenta un percorso abbastanza articolato e originale perché verranno illustrati gli aspetti che riguardano il poeta risorgimentale e italico e soprattutto il pensatore e l’uomo che ha vissuto la stagione dell’Internazionale dei Lavoratori e successivamente la stagione del socialismo nazionalista con il suo discorso per la guerra Turca – Libica.
A tal proposito Pierfranco Bruni sottolinea che in Pascoli ci sono almeno due fasi politiche: “Pascoli nel 1876 conosce il socialista Andrea Costa e diventa un suo stimatore oltre che amico. Con Costa partecipa assiduamente alle riunioni dell’Internazionale Socialista. Pascoli diventa un attivista di primo piano nell’Associazione Internazionale dei Lavoratori. Nel 1879 viene arrestato per aver partecipato ad una manifestazione in favore del cuoco Passanante, condannato all’ergastolo per un attentato alla vita di Umberto I. Sconta quattro mesi di carcere, dal 7 settembre al 22 dicembre, e viene liberato grazie all’aiuto di Carducci. Ma la chiave di svolta di un Pascoli socialista utopistico a un Pascoli socialista e nazionalista resta il suo discorso del 26 novembre del 1911 pronunciato a Barga. Pascoli si schiera per la guerra contro i Turchi e sollecita l’Italia ad entrare in conflitto e lo fa con un tono deciso e forte usando una terminologia che sarà ripresa negli anni del fascismo. Il Pascoli del Discorso “La grande proletaria si è mossa” sembra anticipare con vigore la posizione dell’Italia fascista nella fase della guerra d’Africa del 1935 – 36 e i toni scelti da Pascoli sembrano recuperati dal Mussolini che dichiara guerra all’Africa. Pascoli è socialista ma anche nazionalista. Il Mussolini della prima guerra mondiale e quello del 1919 è socialista e nazionalista. Entrambi romagnoli ed entrambi chiamano l’Italia con il nome di Proletaria”.  
Non solo del Pascoli poeta e bucolico si parlerà a Taranto, lettura che resta centrale, ma verranno approfonditi elementi sul Pascoli socialista e nazionalista, contemporaneo ad un Novecento attraversato dalle due guerre mondiali e dal fascismo.

1 commento:

  1. TI LASCIO UN MIO SALUTO,
    AUGURANDOTI UNA BUON SERATA,
    ADESSO VADO IN GIRO PER VEDERE IL TUO POST.

    ((((((*_ _*))))))
    CIAO
    CIAO.
    _________
    BENITO...
    AHAHA..AHA..HAHA..AHHA!!!
    ....
    CERTO QUESTO MIO NOME NON VI SARà TANTO GRADITO.

    IO LO TROVO MOLTO BELLO

    RispondiElimina

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Pierpaolo Pasolini
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ammazzato nel novembre del 1975

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