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venerdì 4 maggio 2012

“Dalla Guerra alla Pace” di Silvano Trevisani presentato a Carosino


Ha riscosso successo anche il terzo appuntamento del Caffè Letterario, che si è tenuto a Carosino l’altro giorno, nella saletta  del  bar New Pride presso il campo sportivo. Pur in presenza di un improvvisa quanto asfissiante calura, che l’orario ha ulteriormente contribuito a rendere disagevole, la saletta sede dell’incontro era ugualmente gremita. Presenze non solo dei soliti ‘aficionados’,  che oramai fanno tappa continua pur provenienti anche dal circondario, ma altresì dei tanti altri intervenuti in seguito, i quali hanno via via affollato anche esternamente la sede della manifestazione. Un legame fisso, questo degli organizzatori col proprio variegato pubblico, che la sta dicendo lunga sulla bontà del progetto proposto dai due Centri Culturali Comunic@re e F.Grisi, insieme a i quali si è largamente spesa l’attenzione dell’Assessore alla Cultura del Comune di Carosino Paco Vinci. Dopo aver celebrato il centenario della morte di Giovanni Pascoli col saggio di Marilena Cavallo e Pierfranco Bruni “Nel Mare di Calipso” ed il 150° dell’Unità d’Italia con “Uniti per forza” di Federico Pirro, nel penultimo appuntamento di questa prima quaterna del Caffè Letterario carosinese (ve ne sarà un’altra da settembre a dicembre prossimo) si è ricordato il 25 aprile, anniversario della liberazione, presentando un libro curato da Silvano Trevisani, dall’eloquente titolo: “Dalla Guerra alla Pace”. Si tratta in sostanza di immagini  scattate e a volte “rubate” dal padre di Silvano, Noè Trevisani, scomparso di recente ed a suo tempo giovane fotografo-mitragliere dell’aereonautica militare italiana, il quale ebbe l’opportunità di documentare visivamente la campagna di guerra italiana in Africa Orientale (anni 1936 e 1937) e la partecipazione italiana alla Guerra civile spagnola. Le fotografie incluse nel libro riescono tuttavia ad oltrepassare gli orrori della guerra ed arrivare fino a raccogliere immagini dei giorni nostri, nel più rigoroso dei bianconero fotografici. Per Floriano Cartanì, giornalista e presidente di Comunic@re, Direttore Culturale del Caffè Letterario, attraverso gli scatti di Noè Trevisani  si riesce a cogliere non solo la ferma testimonianza  del “momento storico” consegnataci dall’immagine fotografica, ma anche il  racconto di vita e delle vite catturate dall’obiettivo, cui vanno aggiunte preziose istantanee di paesaggi, gente e  scene di vita di quei posti, che strappano attimi felici in una terra lontana. Gli ha fatto eco Pierfranco Bruni, coorganizzatore della manifestazione e Responsabile nazionale del progetto sulle Minoranze Etnico-Linguistiche  del MiBAC (Ministero Beni Culturali e Ambientali) il quale, nel corso del suo affettuoso intervento, ha ricordato come le immagini non siano altro che, in fondo, parte di un racconto che si fa vita vissuta nel preciso istante in cui riescono a parlarci. Bruni, legato all’autore Trevisani da profonda stima ed amicizia, è riuscito a scardinare i ricordi più profondi sul padre dello stesso autore, parlando di quel momento storico e delle vicissitudini dei soldati inviati sul fronte di guerra. Ed allora l’intervento di Silvano, Redattore Capo della Pagina della Cultura del Corriere del Giorno di Taranto, scrittore e saggista nonchè figlio dell’autore degli scatti Noè Trevisani, si è fatto commovente ed intenso. In una platea attenta ed ammutolita per la grande tensione emotiva venutasi a creare, lo studio ed il resoconto di Silvano Trevisani sugli scatti fotografici, alcuni di quali proiettati sullo schermo, è divenuto allora giustificazione per affrontare i sentimenti. Sentimenti non solo dei giovani ragazzi del Sud, i quali oggi come allora “partivano” al militare ed alla guerra anche per motivi economici ma anche i sentimenti di chi, madri e fratellini e sorelline più piccoli, restava qui in Italia ad elemosinare una notizia del proprio congiunto. Intorno a queste proposte, dopo l’intervento conclusivo dell’assessore Paco Vinci, mostratosi alquanto contento per l’offerta culturale che si sta proponendo con questa manifestazione al territorio, si sono consumati diversi interventi del pubblico presente, il quale non ha mai mancato di sottolineare con scroscianti applausi la gradevolezza della manifestazione.

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