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venerdì 25 maggio 2012

Ecco cosa scrive Vogue del nostro Carlos Solito

Il MuDi, Museo Diocesano di Taranto, ospita, dal 26 Maggio al 10 Giugno, un’interessante esposizione fotografica del poliedrico artista Carlos Solito.

Traendo spunto dalla poetica neorealista, da Vittorio De Sica a Federico Fellini al primo Pasolini, il progetto di Solito vuole cogliere, attraverso una narrazione fotografica, le autenticità del Mezzogiorno, da sempre campo d’azione dell’autore. Ideata con l'intento di esplorare l'Italia sconosciuta, sulla quale però si fonda gran parte dell’identità nazionale, la mostra SUD. Sguardi, Uomini e Donne è un diario di viaggio in bianco e nero e ci trascina alla riscoperta di un meridione lontano e puro, confinato a cornice di quello zeppo di piaghe, forse tristemente più noto.


Solito ha immortalato atmosfere di rarefatta bellezza, immagini di paesaggi carichi di storia ma, soprattutto, volti e gesti preziosi di chi li popola. Fotografie che sono il frutto di un lungo viaggio on the road che Solito ha compiuto in prima persona e che ora vuole condividere con il suo pubblico. L’artista pugliese non è nuovo a questo tipo di esperienze ed egli stesso si considera un pellegrino.  Ad oggi, oltre a scrivere e fotografare in tutto il mondo e per i più importanti magazine italiani ed esteri, Solito è anche regista e speleologo.

Per un progetto del governo della provincia più estesa del Canada, il Quebec, l’artista ha passato due settimane fra ghiaccio e neve su una slitta trainata da cani, durante le quali ha realizzato un reportage fotografico e un docufilm. E un altro documentario, assieme a una mostra, sarà il risultato del cammino che Solito ha recentemente percorso sulle tracce di Padre Pio, mentre, tra le sue avventure, compare anche una missione di ben 70 Km all’interno della grotta più lunga d’Italia, nelle prealpi bresciane. Non è un caso, dunque, che Franco Dragone, uno dei padri del celebre Cirque du Soleil, lo abbia definito “un Indiana Jones o un compagno di Ulisse, infettato dal virus dell’esplorazione e della ricerca”.

Questa mostra fotografica offre l’opportunità al grande pubblico di connettersi con una personalità, com’è quella di Carlos Solito, così inquieta e creativa, di poter entrare nell’ottica del suo linguaggio oltre ad avventurarsi nella naturalezza e genuinità del territorio da essa esplorato.

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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