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giovedì 7 luglio 2011

A che serve il voto degli elettori: anomalia alla grottagliese

Ormai sono tanti i lettori che si informano in internet, e i blog e giornali on line diventano una valvola di sfogo per i più attenti, i delusi che nella maggior parte dei casi prediligono l'anonimato per eprimere le loro idee e giudizi. Ma non mancano i lettori, persone coraggiose, che affidano i loro pensieri alla rete firmando come ha fatto questo "disincantato elettore" come egli stesso si è definito nell'oggetto della mail.
Il signor Cosimo Quaranta che con molta franchezza ha espresso il suo risentimento, comune a molti cittadini grottagliesi delusi che ogni giorno, a cominciare dalla sosttoscritta, incontra per strada, negli esercizi pubblici e di questo sente al telefono, forse la classe politica locale dovrebbe tenerne molto conto  di stato d'animo diffuso ed evitare lo spettacolo a cui stiamo assitendo sbigottiti. Ecco quanto scrive il nostro disincantato elettore e lettore:
La stragrande maggioranza dei Cittadini Grottagliesi sta seguendo -  incredula e contrariata - la tragicomica vicenda della formazione del nuovo esecutivo e del relativo assetto istituzionale comunale, interrogandosi come sia possibile effettuare scelte così contrastanti con le manifestazioni di volontà degli elettori. I requisiti di capacità, di esperienza, di affidabilità - imprescindibili presupposti - per affrontare le difficoltà e le complessità dell’amministrazione di un Comune di quasi 33.000 abitanti non trovano adeguato riscontro nei neo Assessori. Le loro individuazioni appaiono, invece, improvvisate, incoerenti e, soprattutto, senza che nessuno dei prescelti possa vantare un’investitura elettorale. Può un Sindaco, che ha ricevuto al primo turno quasi il 20% in meno dei voti della coalizione di riferimento, rivendicare a sé - anche dal punto di vista dell’opportunità politica - la prerogativa di nominare due propri assessori sacrificando ingiustamente le legittime aspettative dei rappresentati di partiti e movimenti che sono stati determinanti per la sua elezione? La più flagrante limitazione della sovranità popolare si è materializzata nei confronti dei due Consiglieri Comunali maggiormente suffragati: Maurizio Stefani e Francesco Donatelli. Stefani, 363 voti di preferenza, ha rifiutato, con dignità, una delega inauditamente riduttiva, mentre a Donatelli, Assessore uscente all’Urbanistica destinatario di ben 405 consensi personali, non è stato proposto alcun incarico a fronte di pretestuosi motivi di rinnovamento. Ma tale imposizione del nuovo, come sinonimo di taumaturgico miglioramento e a dispetto dei Consiglieri più rappresentativi della volontà dei Grottagliesi, è strumentale perché, nella realtà dei fatti, contano soltanto le capacità personali, e non lo status di provenienza. Comunque, chi decide i termini del rinnovamento (che, poi, vale sempre per gli altri): gli elettori, che hanno largamente confermato la loro fiducia, più di ogni altro, al Consigliere Donatelli, nonostante il crollo del suo partito (il PD che è stato dimezzato passando dai 6.483 voti delle elezioni del 2006, all’epoca sommatoria dei DS + La Margherita, agli attuali 3.153), o il Sindaco, che non può certo definirsi, quanto a precedenti amministrativi, una nuova leva?


cosimo quaranta

39 commenti:

  1. Parlare dopo non serve a nulla tutto era prevedibile.
    Cinque anni basteranno ai grottagliesi per imparare la lezione?
    un grottagliese divertito

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  2. da lontano seguo imbarazzata ciò che succede.. questi accordi ballerini e le solite promesse irrispettate...
    Elettrice che ha probabilmente scelto il sindaco sbagliato.

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  3. forza belsorriso. Facci sognare: falli scivolare.. forza belsorriso. Facci sognare: falli scivolare..

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  4. Scivola sulla mia bacheca questo articolo..io cittadina di monteiasi comune fratellastro della bella grottaglie...leggo con imbarazzo e seguo sgomenta le vicende amministrative che se pur non direttamente, per molti versi e per molti progetti, toccherano anche le sorti del mio comune essendo grottaglie comune capofila per numerose iniziative.
    Preoccupata dell'assetto politico ma maggiormente per quello esecutivo, preoccupata per quello scenario di sviluppo tanto atteso che rischia di essere manovrato da mani inesperte e forse da qualche regista occulto pronto a montare le scene secondo piani di partito e non secondo essigenze di popolo...
    La desolazione politica in cui viviamo è la manifestazione di una democrazia annunciata ma mai praticata, di un cambiamento disegnato sui cartelli elettorali ma mai tradotto in azione nelle amministrazioni.........delusi è dir poco....scoraggiati, inutili, formalmente utilizzati dai politichesi...inermi dinanzi allo stallo........... Maria Antonietta Lagioia

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  5. Continuando ad avere incarichi ed assessorati qualcuno aumentera' la sua sfera di clientele, tanto che la prossima volta,arrivera' a 10.000 consensi personali,con buona pace di noi giovani che ci affacciamo alla politica.
    Egregio cittadino disincantato, forse dovrebbe anche sapere che,nonostante tutto,ci sono le regole che permettono al primo cittadino eletto, con il 20 per cento in meno dei voti della coalizione di riferimento,di nominare gli assessori che ritiene capaci al di la' dell'opportunismo politico di cui parla e che in politica non ha alcun valore pratico.

    Giovane candidato

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  6. Mi piacerebe sapere quale regista occulto dovrebbe manovrare lo sviluppo tanto atteso dalla sig.ra Maria Antonietta Lagioia e quali le mani inesperte cui e' stato affidato.
    Cara conterranea non si lasci impressionare dalle logorroiche considerazioni che,quotidianamente,appaiono sui meedia,consideri che molto e' farina del sacco degli sconfitti e molto altro sono laidi lamenti dei"trombati".
    La realta' e' una sola:Grottaglie ha un suo governo cittadino che i Grottagliesi hanno deliberatamente scelto col voto e che governera'per 5 anni nonostante le critiche e le illazioni che,presto,si dissolveranno come nebbia al sole d'Agosto.

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  7. ALLORA SIAMO IN BUONE MANI? CHE BELLO

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  8. Va tutto bene madama la marchesa!

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  9. Concordo con il blogghista "giovane candidato" ,il sindaco Alabrese ha evitato di avere assessori che altrimenti arriverebbero in giunta con il "bastone della vecchiaia" per l'età avanzata.
    Spazio ai giovani.
    Non giovane candidato.

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  10. La ringrazio per la solidarieta'!
    A dire il vero, una voce unica la sua nel clamore assordante della lotta per le poltrone dei soliti noti,mai paghi di potere ed altro ancora ma sempre pronti a sfasciare tutto pur di ottenere posti.
    Viva l'Italia!!!!!!

    Giovane ex candidato

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  11. Lo ripeto sino alla noia,:esistono giovani preparati e giovani imbecilli, come maturi preparati e maturi imbecilli.

    La fortuna e' quella di trovare i perparati, giovani 0 vecchi,,,,,quindi smettiamola con questa farsa del largo ai giovani

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  12. Si e' vero, esistono queste categorie!Per non lasciare pero' al potere sempre i soliti noti,opterei per i giovani impreparati,che non significa necessariaramente "giovani imbecilli",al posto degli immarcescibili "maturi preparati" perennemente attaccati alle poltrone del potere.
    All'anonimo delle 22,17 vorrei ricordare che la pratica fa l'esperienza.Come faranno dunque i giovani a diventare preparati nella conduzione della politica se troveranno sempre sbarrata la strada dai soliti vecchi volponi acchiappa poltrone?
    Non credo sia una farsa che, finalmente in un consiglio comunale, vi siano parte degli assessori e consiglieri con eta' inferiore alla media nazionale(55/65 anni)magari con idee,entusiasmi e culture diverse che non potranno altro che far bene alla citta'.

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  13. DONATELLI: con la Giunta Alabrese, scippata la volontà popolare
    Lunedì 11 Luglio 2011 12:02.
    oraquadra.it sempre con te qr code
    Scritto da comunicato stampa




    QUESTA E' LA PROVA PROVATA DELL'ATTACCAMENTO MANIFESTO AGLI INCARICHI ED AL POTERE.E'COME SE GLI ITALIANI,CHE HANNO VOTATO BERLUSCONI,HANNO ANCHE SCELTO A QUALI INCARICHI DESTINARE I CICCHITTO,I LARUSSA E QUANTI ALTRI POI HANNO OCCUPATO POLTRONE NEL GOVERNO ATTUALE.
    MA QUANDO MAI!
    LA REALTA' E' UNA SOLA.NON SI VOGLIONO ASSOLUTAMENTE ABBANDONARE POSIZIONI DI PRIVILEGIO,AGITANDO LO SPETTRO DELLO "SCIPPO ALLA VOLONTA' POPOLARE"CHE IN TUTTO CIO' NON C'ENTRA PROPRIO NIENTE.

    Giovane ex candidato

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  14. Tra un giovane senza esperienza e un maturo con esperienza, preferisco il maturo.

    L'importante che sia O N E S T O !

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  15. E noi giovani l'esperienza quando ce la faremo?
    Post mortem!Spero proprio di no.

    Un giovane onesto

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  16. vicesindaco diligente vai a studiare.....

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  17. caro giovane onesto,

    per farti curare dove vai, da un medico appena laureato o da uno specialista con esperienza?

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  18. La verità è una sola: per queste beghe il consiglio comunale non è stato ancora convocato ma la giunta già lavora ed elargisce. Stamattina ho assistito al battibecco divertente, tra un consigliere ed i vari funzionari. Alla frase mi rivolgerò al prefetto, tutto si è risolto.La verità è una sola: per queste beghe il consiglio comunale non è stato ancora convocato ma la giunta già lavora ed elargisce. Stamattina ho assistito al battibecco divertente, tra un consigliere ed i vari funzionari. Alla frase mi rivolgerò al prefetto, tutto si è risolto.

    RispondiElimina
  19. Caro anonimo delle 07.43,
    la politica e' un altra cosa.Non abbiamo certo bisogno di avere politici eterni a governare la cosa pubblica,anche perche' piu' si governa,piu' aumentano gli appettiti e si radicano le clientele.
    Invito a riflettere.

    Un altro giovane...ancora onesto

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  20. Mio caro giovane onesto,,,,,

    senza l'esperienza non vai da nessuna parte.

    La sapienza è figlia dell'esperienza.

    Leonardo da Vinci



    Altro esempio: solo se hai esperienza puoi correre con l'auto.

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  21. Continua a dire che senza esperienza non si va da nessuna parte,pero'non mi suggerisce cosa fare per accumularla.Devo dedurre quindi che solo i Matusalemme della politica possono continuare a governare il mondo,gli altri, magari giovani come me, devono attendere che costoro si facciano da parte.E'cosi'?
    Poi correre con l'auto e' vietato anche se hai esperienza"...come scrive lei!

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  22. caro giovane onesto, ti raccontero' una favola:

    c'era una volta il "ragazzo spazzola"?

    Era quel ragazzo che stava dal figaro, alias barbiere e manteneva il foglio di carta sulla quale il titolare deponeva quel misto di schiuma/barba che aveva tolto dal viso del cliente.

    Sempre il "ragazzo spazzola", dopo il taglio di capelli, prendeva la scopra e li ramazzava con cura.

    Quindi, con una spazzola, toglieva gli eventuali crini rimasti sui vestiti del cliente.

    Quel ragazzo spazzola non esiste piu',fagocitato dalla modernita',dalla sete di avere troppo e subito,dalla supponenza e vanagloria di voler fare senza avere le nozioni , le capacita' e le potenzialita'.

    Chi farebbe,oggi, quell'apprendistato che durava anni e sacrifici? Alla fine di questi anni, il "ragazzo spazzola" diventava BARBIERE: quanto c'era voluto!

    Tu,caro giovane onesto, devi essere il novello "ragazzo spazzola" della politica:entrare in un partito o movimento, metterti in evidenza,proporre, censire, tagliare,
    combattere, dissentire,criticare ecc ecc.

    Tu non devi aspettare che gli altri, i Matusalemme, si facciano da parte: se sei in gamba li caccerai e se non li caccerai, significa che quelli sono piu' in gamba di te!
    La politica e' lotta: stai aspettando che i Matusalemme ti invitino e ti lascino passare? Illuso!

    E per poterli cacciare devi avere esperienza, altrimenti i Matusalemme ti mangeranno, ti tritureranno e la tua sara' rimasta o illusione o pura buona intenzione e, delle buone e pure intenzioni, sono lastricate le strade dell'Inferno.

    Vedi,caro giovane onesto, ti faccio un nome, SENZA DARE ALCUN GIUDIZIO DI MERITO: il sig.Alo', fino a qualche anno fa, era un perfetto sconosciuto.Quest'anno si e' candidato come sindaco!
    Questi anni gli sono serviti a farsi le ossa, a fare esperienza e ora, autonomamente,senza stampelle, si muove nei meandri della politica.
    All'inizio, il sig.Alo' era un ragazzo spazzola.

    Dopo averti fatto il nome, ti faccio,anche,una grossa critica:il fatto stesso che tu ora sei qui a scrivere queste cose,significa che non sai nemmeno tu cio' che vuoi fare,non hai le idee chiare e chiedi.
    Ma cosa chiedi?:non sei una monade(conosci?) che puo' correre da sola e senza stampelle.

    Mettiti in gioco, se ci riesci e non aspettare:
    "Tutti questi diversivi sono dei momenti perduti per l’attesa, delle impurità d’angoscia, poiché, nella sua purezza, l’angoscia dell’attesa esige che io me ne stia seduto in una poltrona con il telefono a portata di mano.. senza far niente".

    Niccolo' Machiavelli, fiorentino.

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  23. Bella la favola, bella nelle rime, bella nel contesto della vita, bella nelle sfumature, bella nei toni e soprattutto bella nelle gradazioni politiche.

    complimenti anonimo con molta stima e sincerità
    Renato

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  24. Per renato.......

    anche se, qualche volta o piu' di una volta, ci siamo "punzecchiati"..........GRAZIE!

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  25. Magari fosse cosi' facile come la sua favola vorrebbe far credere.
    Io "ero" un giovane che ha molto combattuto contro i radicati principi della politica dei partiti che indicava,nei "vecchi", la forza di un ideologia costruita sull'esperienza ormai senza entusiasmi ma pur sempre necessaria alla causa.
    Poi e' maturata la consapevolezza,in alcuni "vecchi",che promuovere i giovani al rango di compartecipi alle scelte dei partiti ed alla corsa alle "poltrone" poteva essere un vantaggio,soprattutto per loro.Ma subito dopo,i "vecchi esperti" sopraffatti dall'entusiasmo, dalla freschezza e dalla vigoria delle idee dei giovani,si sono arroccati nella fortezza della loro "esperienza" e dall'alto della presuntuosa posizione raggiunta lanciano ancora appelli al popolo perche' li aiuti a sopravvivere ai loro stessi errori.
    Il"sig.Alo'"come lo chiama lei, ha avuto il grande merito di aver colto un attimo di confusione nell'elettorato locale,purtroppo pero' non ha saputo,insieme ad altri,approfittare di una grande occasione che non gli si presentera' piu' in futuro.
    Lei si domanda cosa chiedo? Nulla!Niente potrei domandare a chi ,come lei,difende il principio dell'esperienza a tutti i costi, dimenticando che per accumularla i giovani avrebbero anche e soprattuto bisogno dell'aiuto dei "vecchi" caparbiamente,invece,attaccati ai loro antichi privilegi.


    Giovane onesto....forse!

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  26. caro giovane onesto o ex giovane onesto....

    a)"il sig.Alo' come lo chiama lei"...come lo dovrei chiamare? Signori ci ha fatto DomineIddio, dottori o professori ci siamo fatti noi.

    2)Tu mi attribuisci parole che non ho mai scritte:io non difendo nulla, io asserisco che tra un giovane e un maturo,entrambi onesti, preferisco quello maturo perche' ha una certa esperienza. Ora sono stato piu' chiaro?

    3)Quello che e' accaduto a te non puo' significare una regola generale.

    4)5) Ti faccio una confessione: io non mi sono mai voluto occupare di politica,per scelta personale,quindi non ho nulla da recriminare,come nulla da recriminare puo' colui che non ha mai giocato al totocalcio e poi si lamenta di non vincere mai. Pur tuttavia, anni addietro mi fu offerto un assessorato che io rifiutai perche' sarei stato condizionato dal partito offerente. Quanti lo avrebbero rifiutato al posto mio? Credo pochissimi....Ma sono scelte di coerenza.

    5)Il caro D'Annunzio,persona rotta ad ogni politica scriveva:"memento audere semper" che tradotto significa....ricordati di osare sempre.

    6)la freschezza e la vigoria dei giovani? Ci sono giovani che non hanno nulla di questo se non nella loro mente; cosi come ci sono quelli che tu chiami vecchi e io maturi( nota la differenza del linguaggio) che i giovani freschi e maturi se li mettono sotto il braccio. Per i miei gusti, caro giovane o ex giovane onesto sei troppo radicale o manicheo nelle tue osservazioni. Ricorda che "virtus est in medio" ovvero la via di mezzo e' la migliore.
    Ti faccio una battuta ma non troppo, vedi di decodificarla ed adattarla a te:"anche tu arriverai all'eta' dei maturi, consolati, non e' questione di intelligenza".

    L'impresione che ho di te e' quella di una persona che si compiatisce da sola, piange su se stesso,quasi per giustificarsi, invece di scendere in campo e di provare quanto vale,prima a se stesso e poi agli altri.

    Fallo e non invecchiare nei rimpianti di cio' che non sei riuscito a fare,imputando la colpa agli altri.Quella e' la peggiore vecchiaia.

    E non chiedere, ne' a me ne' agli altri: AGISCI, se puoi!


    Francesco Guicciardini, fiorentino

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  27. ancora complimenti, i miei, all'anonimo per questi interventi pieni di saggezza,buon senso,dottrina e cultura.

    Al giovane onesto faccio presente che la favola non dice che e' facile ma il contario,che ci vuole tempo e sacrifici. La favola non l'hai letto bene,carto onesto giovane.

    m:m:

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  28. intendeva Alò.... Lino. Da Villa Castelli con furoreintendeva Alò.... Lino. Da Villa Castelli con furore

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  29. come volevasi dimostrare.....

    il cretino, da cretino qual' e', si fossilizza su una D del cognome, perdendo di vista, sempre da cretino qual'e', la sostanza vera della discussione.

    L'anonimo che si e' firmato Macchiavelli e Guicciardini ha scritto cose serie,sensate,che dovrebbero far riflettere.
    Se siete in grado rispondete a tono.

    RispondiElimina
  30. Al dispensatore di consigli mai richiesti:
    impari a pontificare di meno e riflettere di piu' su cio' che scrive,pare non conosca neppure i cognomi dei candidati Sindaco delle scorse amministrative.
    Ed il cretino sarei io?

    RispondiElimina
  31. Ninna nanna, nanna ninna,
    er pupetto vò la zinna:
    dormi, dormi, cocco bello,
    sennò chiamo Farfarello
    Farfarello e Gujermone
    che se mette a pecorone,
    Gujermone e Ceccopeppe
    che se regge co le zeppe,
    co le zeppe d'un impero
    mezzo giallo e mezzo nero.
    Ninna nanna, pija sonno
    ché se dormi nun vedrai
    tante infamie e tanti guai
    che succedeno ner monno
    fra le spade e li fucili
    de li popoli civili
    Ninna nanna, tu nun senti
    li sospiri e li lamenti
    de la gente che se scanna
    per un matto che commanna;
    che se scanna e che s'ammazza
    a vantaggio de la razza
    o a vantaggio d'una fede
    per un Dio che nun se vede,
    ma che serve da riparo
    ar Sovrano macellaro.
    Chè quer covo d'assassini
    che c'insanguina la terra
    sa benone che la guerra
    è un gran giro de quatrini
    che prepara le risorse
    pe li ladri de le Borse.
    Fa la ninna, cocco bello,
    finchè dura sto macello:
    fa la ninna, chè domani
    rivedremo li sovrani
    che se scambieno la stima
    boni amichi come prima.
    So cuggini e fra parenti
    nun se fanno comprimenti:
    torneranno più cordiali
    li rapporti personali.
    E riuniti fra de loro
    senza l'ombra d'un rimorso,
    ce faranno un ber discorso
    su la Pace e sul Lavoro
    pe quer popolo cojone
    risparmiato dar cannone!

    RispondiElimina
  32. Considerazione sui tanti coglioni e cretini vaganti:

    Noi non cacceremo nessuno, non faremo come nessuno,non seguiremo nessuno. Siamo troppo coglioni e vigliacchi,come popolo, per poterlo fare.Nell'arco della nostra storia non abbiamo mai fatto alcuna rivoluzione o qualcosa di simile.Mi si obiettera': e il fenomeno delle Br e l'uccisione di Mussolini? Fenomeni singoli ovvero dovuti a pochi.Come popolo siamo stati capaci solo, come tutti i buoni vili, ad andare a defecare ed orinare a Piazzale Loreto, sul corpo di Benito e della Petacci, non dimenticando che appena una decina di giorni prima, il duce era stato ancora osannato, nell'ultima riunione del PNF, dai quei milanesi che poi si ritrovarono a piazzale Loreto. La stessa presa del potere del fascismo(1922) pote' realizzarsi solo perche' il re Vittorio Emanuele III dette ordine al generale Cittadini,comandante militare della piazza di Roma, di far passare quel'accozzaglia di camice nere stracciate:senza quell'ordine, l'Esercito Regio li avrebbe spazzati via!

    L'ultima finanziaria, che colpisce ancora il ceto medio basso, non sarebbe un'occasione d'oro per fare una spedizione a Roma e cacciare a calci e sputi (senza violenza) quei vergognosi nostri rappresentanti, arroccati nei loro privilegi mentre la gente comune ha problemi di vivere e sopravvive? E' vero che che mentre ballavano i ricchi in prima classe il titanic affondava.Vero!.
    Ma quell'altro demente/incompetente del ministro dell'economia ha dimenticato di dire che molti dei ricchi,proprio perche' ricchi , si sono salvati sulle scialuppe mentre i poveracci in terza e seconda classe sono morti tutti annegati.

    Per le note condizioni e tradizioni storiche, noi siamo quelli che siamo:non mi fate ricordare i tradimenti (perche' sono tradimenti e basta - non sono fascista -, nella 1 e 2 guerra mondiale ) a cui siamo assuefatti.

    Sopporteremo anche stavolta e come disse il peone messicano in "Giu' la testa" "il cojone rimase cojone e il ricco piu' ricco".

    Ludovico Antonio Muratori ,vignolese

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  33. Mi inchino a tanta cultura,saggezza,buon senso e analisi critica dei vari Mcchiavelli,Guicciardini e Muratori che sono poi la stessa persona.

    Credevo di essere il migliore,ora mi accontento di essere il secondo.

    complimenti anonimo con molta stima e sincerità
    Renato

    RispondiElimina
  34. Al dispensatore di consigli mai richiesti:
    impari a pontificare di meno e riflettere di piu' su cio' che scrive,pare non conosca neppure i cognomi dei candidati Sindaco delle scorse amministrative.
    Ed il cretino sarei io?



    Togli il punto interrogativo, non e' una domanda e' una certezza quel che sei.

    Basta vedere cio' che scrivi.

    RispondiElimina
  35. Dal Corriere della Sera on line di oggi:

    ...............Come possono imporre «subito» i ticket sanitari fino a 45,5 euro a operai e impiegati rinviando a «domani» (quando?) l'inasprimento del costo a carico dei parlamentari dell'assistenza sanitaria integrativa? Come possono imporre «subito» un taglio alla rivalutazione delle pensioni oltre i 1.400 euro rinviando a «domani» (quando?) quello dei vitalizi loro, che nel 2009 hanno pesato per 198 milioni di euro e pochi mesi fa sono stati salvati con voto plebiscitario dalla proposta che voleva trasformarli in pensioni «normali» soggette alle regole comuni? Come possono imporre «subito» il raddoppio della tassa sul deposito titoli che colpirà i piccoli risparmiatori rinviando a «domani» (quando?) l'abolizione di quell'infame leggina che consente a chi regala denaro ai partiti di avere sconti fiscali 51 volte più alti di quelli concessi a chi dona soldi alla ricerca sulle leucemie infantili?
    Nessuno contesta la necessità di provvedimenti anche duri. È irritante subirli dopo aver sentito e risentito che «la crisi è già alle spalle» (Renato Brunetta, agosto 2008), che occorreva «finirla con i corvi del malaugurio» (Claudio Scajola, febbraio 2009) e che chi diffidava dell'ottimismo era un «catastrofista» che alimentava, come tuonò Silvio Berlusconi nel maggio di due anni fa, «una crisi che ha origini soprattutto psicologiche». Ma è così: quando la casa brucia, va spento l'incendio. Costi quel che costi. Ma il golpe notturno che, con un paio di emendamenti pidiellini, ha stravolto all'ultimo istante la manovra di Tremonti che prevedeva l'adeguamento delle indennità dei parlamentari italiani a quelle dei colleghi europei, non è solo un insulto ai cittadini chiamati a farsi carico della crisi. È una scelta che rischia di delegittimare la stessa manovra delegittimando insieme la classe dirigente che la propone al Paese. Non è più una questione solo economica: è una questione che riguarda il decoro delle istituzioni. La rappresentanza. La democrazia stessa.

    Il governo, la maggioranza e la stessa opposizione sono certi di essere nel giusto e che quanto prima metteranno mano sul serio ai costi della politica? Mettano da subito tutti i costi in piazza, su Internet. Tutto pubblico: stipendi, prebende, assunzioni, distribuzione delle cariche, consulenze, curriculum dei prescelti, voli blu, passeggeri a bordo, tutto. Barack Obama, pochi giorni fa, ha rivelato che i suoi più stretti collaboratori alla Casa Bianca prendono al massimo 172.200 dollari lordi: 118.500 euro. Cioè 15 mila in meno di quanto poteva guadagnare quattro anni fa un barbiere del Senato. Hanno o non hanno diritto, anche i cittadini italiani, a essere informati?

    È stupefacente, oltre che offensivo, che in un momento di difficoltà qual è questo, una classe politica obbligata a farsi «capire» da un Paese scosso, impoverito, spaventato, non capisca la drammatica urgenza di una svolta. Ed è sconcertante che ancora una volta, a chi chiede conto dell'arroccamento in difesa delle Province o dei rimborsi elettorali cresciuti fra il 1999 e 2008 addirittura 26 volte di più del parallelo aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici (per non dire di quelli privati...) risponda rinviando tutto a una riforma complessiva ormai entrata nel mito come l'«Isola che non c'è» di Peter Pan.

    Una riforma che, in un futuro rosa pastello, vedrà finalmente ricomporsi in un magico e perfetto equilibrio la Camera e il Senato, il Quirinale e le città metropolitane, le province e le circoscrizioni e i bacini imbriferi montani. Un mondo meraviglioso dove tutti vivremo finalmente felici e contenti. Con Biancaneve, Pocahontas, Cip e Ciop.


    Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella
    18 luglio 2011 07:30

    RispondiElimina
  36. Non indignamoci soltanto,serriamo le fila e prepariamoci ad una rivolta vera contro la "Kasta".
    Non se ne puo' piu' di assistere a fiumi di parole senza dar seguito poi all'azione.Basta con i sosprusi e le crudelta' perpretate da questi politici senza scrupoli.
    Abbattiamo le barriere,via le differenze di classe,bando ai delinquenti della politica.
    Sono in assoluto accordo con l'articolo del Corriere della Sera al quale propongo di farsi artefice di una campagna di azione-informazione tendente a sollevare l'opinione pubblica contro l'aberrante progetto dei politici Italiani di dividere il paese tra ricchi e poveri,dove i poveri pagano ed i ricchi evadono.

    RispondiElimina
  37. Quando la persona piu' insignificante di grottaglie(azione politica nulla alla mano)e cioe' il sign. SANTORO michele del patronato si decidera'a sparire dalla politica grottagliese forse allora persone capaci e meritevoli si avvicineranno in politica dall'altra parte dello schieramento di sinistra.Sino ad allora grazie a Santoro facciamo governare per altri 50 anni il P.D con appena 1500 voti presi quest'anno(gli altri 1500 sono della margherita).Il cancro del malessere Grottagliese piaccia o no si chiama SANTORO,quando qualcuno analizzera gli ultimi 10 anni di politica locale si accorgera forse troppo tardi di quanto ho ragione!!!!Dio salvi la mia grottaglie.

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.