Che ora è ?

mercoledì 13 luglio 2011

IL ROMANZO “LA BICICLETTA DI MIO PADRE” DI PIERFRANCO BRUNI a MARTINA FRANCA


SARA’ PRESENTATO ALLA  Taberna Libraria  di  Martina Franca 
Sabato 16 luglio ore 18,30 - dialogano con l’autore Marilena Cavallo e Roberto Russano.
La Taberna Libraria  - Libreria - Agenzia Letteraria, Via Pantaleone Nardelli, 2, Martina Franca (Ta) organizza per SABATO 16 LUGLIO alle ore 18.30  la presentazione del romanzo di Pierfranco Bruni dal titolo “La bicicletta di mio padre”, (Pellegrini editore). Dialoga con l’autore la  saggista  e Docente Marilena Cavallo. Introduce Roberto Russano dell’Università degli Studi di Bari. I saluti saranno portati da Mariangela Cellamare della Taberna Libraria.
Un romanzo che in pochi mesi ha ottenuto uno straordinario successo, giungendo alla seconda edizione, con un interesse critico che ha scavato tra le pagine di un libro che racconta l’amore, il sogno, i viaggi. “La bicicletta di mio padre” è un raccontare tra le righe di un vero e proprio testamento spirituale e si lega chiaramente, e forse chiude anche una stagione nella scrittura di Pierfranco Bruni, ad altri suoi romanzi come “Quando fioriscono i rovi” del 2004 e “Il mare e la conchiglia” del 2007. Con l’interludio de “Il perduro equilibrio” che risale al 2008. Uno scrittore le cui emozioni graffiano e il tempo non è dilatabile perché i simboli vi campeggiano.
Proprio su questo tracciato Rai Uno, recentemente, nella trasmissione di Gigi Marzullo “L’Appuntamento”, grazie alla interpretazione di critici, giornalisti e docenti universitari, ha evidenziato l’importanza del romanzo di Pierfranco Bruni.
Infatti  parlarne su RAI UNO sono stati il critico letterario Arnaldo Colasanti, lo scrittore Gabriele La Porta, il Vice Direttore del TG UNO Gennaro Sangiuliano e il Direttore del Dipartimento Studi Europei della Sapienza Università di Roma Francesca Bernardini, con una lettura di Michela Miti. Uno dei temi centrali che è emerso dal confronto critico tra gli ospiti in studio è stato quello della memoria rapportato con le metafore costanti di un personaggio che racconta sulla griglia di un viaggio.
Fotogrammi che formano la bellezza della pagina in una dolorante attesa: ha sostenuto Arnaldo Colasanti. Un romanzo importante a strati che ha una sua suggestione e una sua particolarità che è originalità della scrittura: ha sottolineato Gabriela La Porta. Un romanzo complesso che bisogna leggerlo nei momenti in cui la contemplazione rapisce: ha dichiarato Francesca Berardini. Uno scrittore che intreccia la sua mediterraneità con la parola destino : ha affermato Gennaro Sangiuliano.
Tra i luoghi e i sensi nel gioco quasi indefinibile delle passioni, l’intreccio del romanzo di Pierfranco Bruni scava nel tempo dell’amore o forse nel tempo degli amori con una dolcezza e una malinconia che si aggrappa alle parole. I luoghi sono nel raccordare i viaggi in una Magna Grecia fatta di città, di mare, di spiaggia e di miti che riportano ad un ulissisismo i cui modelli interpretativi sono onirici, lirici e letterari. Tra il mistero e il sentiero delle cadute ma mai si avverte la scivolata nella disperazione. Resta, comunque, tra l’altro, un romanzo che incontra sia la speranza che l’attesa anche se il raccontare è fatto di storie antiche e finite. Ma gli amori finiscono poi veramente? Una domanda sempre sospesa tra la passione che è fisicità ma anche sguardi e il ricordare che non cede al rimpianto mai.
In fondo, gli studiosi che hanno analizzato il romanzo di Bruni, si sono trovati concordi nel sostenere che è un romanzo che resta perché dura nella storia non storia che racconta e nella impaginazione delle nostalgie che diventano foglie di memoria. Proprio per questo la Bernardini ha voluto cesellare l’importanza della pagina studiata con precisione e rigore stilistico. Mentre La Porta in un slancio emozionale ha affermato che si tratta di un romanzo che lui avrebbe voluto scrivere. E con le fotografie in bianco e nero o “scatti” di Colasanti che formano un mosaico dolce e triste ci sono i pezzi di una realtà che vive tra le pagine come ha cesellato Sangiuliano.
Taberna Libraria
74015 Martina Franca (TA) - tel. 0802377578
e-mail: taberna.libraria@yahoo.it

2 commenti:

  1. Gentilissima Lilli, mi sono imbattuta nel suo blog, davvero interessante, oggi, e per prima cosa desidero esprimerle la mia solidarietà per quanto ho letto essere successo. Vada avanti, e lasci gli altri rotolare nei burroni.
    Le scriverò con calma nei prossimi giorni. Midica intanto se ha un profilo su fb: magari possiamo entrare in contatto. Il mio lo trova facilmente.
    Buon Lavoro e Auguri!
    Rosella Schiesaro

    RispondiElimina
  2. Gentilissima Rosella grazie della solidarietà. Certo sono su FB lillidamicis

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

Translate

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO
Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

Visualizzazioni ultima settimana

EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.