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domenica 10 luglio 2011

“ANTICHE E NUOVE ETNIE - TRA MINORANZE E MIGRAZIONI NELLA GEOGRAFIA DEL MEDITERRANEO”


Con  un importante  riscontro dialettico e di pubblico si è svolto il Convegno di studi su: “Antiche e nuove etnie – Tra minoranze e migrazioni nella geografia del Mediterraneo”, che ha visto la presenza del Sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, svoltosi venerdì 8 luglio 2011 a Crispiano, (Ta) presso la sala consiliare del Municipio.
Il tema ha preso spunto dalla ricerca del Ministero per i Beni e le Attività Culturali sul tema delle Minoranze etniche presenti nella storia dell’Italia curata da Pierfranco Bruni.
Il convegno di studi è stato organizzato dal Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, rappresentato nell’occasione dal componente Giuseppe Delfino, dall’Associazione Culturale Adhara rappresentata dalla moderatrice Stefania Colucci e dalla Fondazione Nuove Proposte - Alto Patronato del Presidente della Repubblica rappresentata da Elio Michele Greco e ha visto la partecipazione significativa del Ministero dei Beni Culturali con l’indirizzo di saluto del Direttore Generale Maurizio Fallace, e del Comune di Cristiano con la presenza del Sindaco.
Durante l’incontro, il noto scrittore e archeologo direttore – coordinatore (Responsabile del Progetto Etnie del MiBAC) Pierfranco Bruni ha presentato, appunto, la ricerca“Minoranze etniche nella cultura del Mediterraneo”, contenente i contributi scientifici di Anna Colaci, Marilena Cavallo e Micol Bruni. La prefazione dello studio è di Maurizio Fallace, direttore generale del Ministero dei Beni Culturali. Uno studio che è parte integrante del Progetto “Etnie e minoranze” del MiBAC.
Ospite d’eccezione dell’incontro è stato l’onorevole Alfredo Mantovano, Sottosegretario al Ministero dell’Interno che, nel marzo scorso, rassegnò le dimissioni in segno di protesta a causa del rifiuto delle regioni del Nord di ospitare gli immigrati dal Maghreb. Gesto, quello di Mantovano, che ha ricevuto il plauso da parte del folto pubblico presente alla manifestazione di Crispiano. Il Sottosegretario è stato anche omaggiato, a nome di tutta la cittadinanza, dal sindaco Giuseppe Laddomada ricevendo in dono un volume sulle Cento Masserie di Crispiano e un piatto di ceramica; ed è stato anche insignito del Premio -  Medaglia d’Oro intitolato al patriota fasanese Ignazio Ciaia e conferitogli dal Presidente della Fondazione Nuove Proposte.
La presenza del Sottosegretario Mantovano, pronto a sacrificare il proprio ruolo in nome dell’accoglienza dei popoli vicini e bisognosi, è stata emblematica in quanto Pierfranco Bruni ha esplicitato quella che è la vera cultura del Mediterraneo: la cultura dell’integrazione e delle contaminazioni. Quando parliamo di Mediterraneo, facciamo riferimento alle “geografie” fisiche e spirituali e identitarie comprese, idealmente, tra Gerusalemme, la culla della Cristianità; Atene, incubatrice della Civiltà Occidentale, e Roma, che ha avuto il grande merito di fondere i frutti delle prime due. Quella del Mediterraneo, ha sottolineato Bruni, è una terra dove l’integrazione tra popoli è stato da sempre il fulcro della propria cultura, e a prova di ciò v’è la presenza, in tutto il Meridione, di importanti centri di realtà etno-linguistiche minori quali quelle dei Grecanici, quella Arberesche e Occitano-Provenzali: segno che il mare non divide i popoli, ma li unisce.
Partendo proprio da questi riferimenti il Sottosegretario ha sviluppato la sua relazione in un percorso tra storia, politiche delle convivenze e conoscenze del territorio. Dobbiamo non perdere il contatto con la nostra storia e con il mondo che ha intrecciato l’Occidente e l’Oriente proprio all’interno della geografia del Mediterraneo.
Splendido anche il riferimento di Mantovano, riprendendo anche il discorso del professor Bruni, circa il teatrale rifiuto della città di Cuneo, che ha letteralmente serrato le entrate della città per bloccare “ben” venticinque immigrati magrebini: il sottosegretario ha scherzato dicendo che, forse, noi del Sud siamo più affini agli albanesi che non ai nostri stessi connazionali settentrionali, che, di certo, ancora non hanno fatta propria la cultura dell’accoglienza: il vero senso del Mediterraneo. Il lavoro di Pierfranco Bruni si inserisce, ha sostenuto Mantovano, all’interno di questo processo di incontra tra le antiche e le nuove etnie. Noi siamo civiltà dell’accoglienza, è stato detto, e proprio in virtù di una antica storia che va dalla Magna Grecia al Regno di Napoli rappresentiamo un forte punto di riferimento all’interno della visione e della geografia del Mediterranee. Il Mediterraneo come cerniera e come sfida in una cultura delle inclusioni.

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