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venerdì 11 maggio 2012
Dipendenze Patologiche, importante incontro al Castello
Indirizzi a cui fare riferimento
di Filomena RUSSO
Il 9 maggio u. s. si è svolto presso il Castello Episcopio
di Grottaglie un incontro pubblico a dir poco interessante e molto coinvolgente
sotto il profilo umano, sulle Dipendenze
Patologiche: Droga,
Alcool, Giuoco d’azzardo, voluto e promosso da: Comitato vigiliamo per la
discarica, Casa per la pace, Rinascita Civica, CittàAttiva.
E’ la prof.ssa
Etta Ragusa, promotrice e coordinatrice dell’impegno sociale, a dare inizio
all’incontro, presentando il dott.
Pasquale Coppolone del Sert
di Grottaglie, la psicologa Anna Annicchiarico del (Centro Salute mentale) C s m di Grottaglie, don Mimmo Ozza della
comunità terapeutico-riabilitativa “ San Francesco onlus” di Ugento e il gruppo
“ Giocatori Anonimi di Taranto.
Gli specialisti; dott. Coppolone e la dott.ssa Annicchiarico hanno dato una lettura scientifico-sociale
del problema “Dipendenze Patologiche”, frutto della loro professionalità e
delle esperienze, che li vede quotidianamente impegnati, nel capire, gestire e
cercare di risolvere le problematiche reali che i “malati” manifestano loro. Il
momento più toccante del convegno, è
stata la testimonianza diretta
del gruppo comunità “Giocatori Anonimi” di Taranto e
dei giovani della Comunità
terapeutico-riabilitativa “San
Francesco onlus” di Ugento . Da quanto è stato detto sono emersi alcuni vocaboli ,ribaditi da tutti
gli interventi : Famiglia, Amore, Disagio. La debolezza dell’individuo sin dalla sua formazione
adolescenziale lo predispone a lasciarsi
soggiogare dal canto delle
sirene “droga e alcool” Les Paradis Artificiels “ (i paradisi artificiali) come
li chiama il peta Charles Beaudelaire dans “Les Fleurs du Mal”.
Perché la famiglia? Tutti gli interventi hanno sottolineato il disagio vissuto in
famiglia sin dalla preadolescenza. Disagi dovuti a patologie già presenti nel
nucleo familiare o alla scarsa attenzione e poco amore, che ,talvolta, i
genitori, loro malgrado, riservano ai figli. Talvolta, poi, il così detto
perbenismo, frutto della società dell’apparire, vieta di accettare , di capire
e risolvere determinate critiche situazioni, considerandole momenti transitori
adolescenziali. La manifesta sicurezza di sé, induce, talvolta, l’essere
umano a non considerare i rischi
insiti nell’assunzione ,inizialmente per giuoco, di sostanze da “sballo” o come
rifugio per una personalità fragile e priva di un codice emozionale.
L’incapacità di amare, di ascoltare, di interloquire, da parte degli adulti, spegne le coscienze dei più giovani,
che , stanchi e delusi, trovano rifugio “ nei paradisi artificiali”. Anche il
Gioco D’Azzardo viene recepito dai più come vizio , come divertimento e non
come “ malattia “, che a lungo andare diventa una ragione di vita
,distruggendo, la stessa vita. La
nostra città, Grottaglie, a quanto pare, non é immune da
tali patologie; tutt’altro , molti
sono i luoghi deputati anche al giuoco, molto pubblicizzati e permessi anche
dallo Stato Centrale.
Le reali e vive testimonianze delle “vittime” di queste
patologie hanno trasmesso ai numerosi cittadini presenti all’incontro, il
messaggio di un disagio sociale da non sottovalutare e che richiede la
partecipazione vigile non solo degli addetti ai lavori, ma anche della
amministrazione locale. A tale proposito, gli assessori avv Anastasia e Ballo
che hanno accettato l’invito a partecipare,
hanno manifestato la disponibilità assessoriale a favorire iniziative per il
superamento di tali patologie.
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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero". Pierpaolo Pasolini scrittore ammazzato nel novembre del 1975
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