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lunedì 28 settembre 2009

E' Catia Marinò la nuova assessora della Giunta Florido

Domani mattina il presidente Florido presenterà ufficialmente la neo assessora provinciale
Catia Marinò, la quale entra in giunta al posto di Pietro Giacovelli

Questa mattina il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, ha nominato la dottoressa Catia Marinò assessore provinciale con delega alle Politiche giovanili e della Innovazione, Cooperazione sociale, Responsabilità e bilancio sociale, Trasparenza e Istituti di Partecipazione.
Catia Marinò, 34 anni, scelta tra una rosa di nomi di cui facevano parte anche Donatella Duranti e Marilena Di Noi, prende il posto in giunta ricoperto sino a questo momento da Pietro Giacovelli.
Si conclude così l’iter di formazione della giunta provinciale fondato sui criteri di rappresentatività delle forze politiche, competenza e presenza di entrambi i sessi nell’organo di governo dell’Amministrazione provinciale. Criteri, questi, discussi e condivisi dal presidente Gianni Florido e dai partiti della coalizione di centrosinistra all’indomani della vittoria elettorale del giugno scorso.
“Rivolgo un sentito ringraziamento all’amico Pietro Giacovelli per la preziosa collaborazione e l’attività svolta in questi anni. Al neoassessore Marinò – dichiara il presidente Gianni Florido - auguro buon lavoro, nella certezza che saprà portare avanti con eguale entusiasmo e competenza le idee e i progetti del suo predecessore. Ringrazio inoltre il movimento politico ‘Sinistra e Libertà’ che con tale indicazione ha inteso contribuire alla soluzione della problematica sorta con il recente pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale”.

11 commenti:

  1. e chi e' mai catia marino?

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  2. Una donna non eletta, non indicata dai partiti, non chiamata dal Presidente....una donna voluta ora da tutti per disposizione di un tribunale. Chissà come deve sentirsi la Marinò ad occupare una poltrona che alcuno abbia mai pensato a lei anzi solo ed esclusivamente per 'mandato di cattura'. Ma un po' di dignità esiste? E Fisicaro che doveva essere il campione dell'onestà e della trasparenza!!!

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  3. Secondo me ogni donna chiamata in questa circostanza avrebbe dovuto rifiutarsi e creare il caso.
    Forse solo così comincerebbe un barlume di rispetto verso noi donne chiamate sempre a fare le tappabuchi, o per fare tappezzeria, o per fare lavori noiosi e peggio del peggio per fare i lavori sporchi.
    RIBELLIAMOCI UNA VOLTA X TUTTE!!!
    Che ci diano tempi e modi al femminile e vedrete quante donne si butteranno in politica.
    Ora come ora modi e tempi sono solo al maschile e purtroppo non coincidono con la miriade di responsabilità a cui dobbiamo far fronte.

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  4. Non diciamo fesserie: tu le riesci a fare e riesci a far fronte.
    Se in maniera BENE, no, ma le riesci a fare.Quindi non e' questione di tempi e modi, e' solo retorica.

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  5. Io non parlo della mia persona, io parlo in gene rale per le donne e non credo di essere lontana dalla realtà nell'affermare ciò che ho detto prima.
    Non a caso su FB è stato condiviso ciò che io ho affermato.
    Quindi smettetela di personalizzare sempre gli interventi, e parliamo di cose serie e problemi veri.

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  6. Mi chiedo perchè si voglia a tutti i costi attaccare "la giornalista", come spesso la Sig.ra D'Amicis viene etichettata. Io credo che probabilmente la D'Amicis entri a gamba tesa nelle questioni, che non le mandi a dire e che, forse, l'unico problema relativo al suo modo di fare sia solo un problema di "forma", diciamo, nel senso che non è "accondiscendente" e crede molto nelle proprie possibilità ed esperienze e competenze e un pò troppo poco nel lavoro di gruppo. e questa sua peculiarità si vede lontano un miglio. Ma, tutto sommato, è molto più in gamba, esperta e lungimirante, politicamente, di tanti altri che ne infangano continuamente il nome e l'operato. I FATTI SONO CIò CHE CONTA.
    Se non altro, voleva L'Idv di Grottaglie indipendente, per quanto possibile, e con una propria identità di valori e obiettivi. Oggi Questo partito, a Grottaglie, si avvia a diventare una protesi di qualcun'altro, sempre a voler essere ottimisti. Rendetevi conto che state rimanendo soli, che la gente è molto più acuta di quanto la consideriate voi,(che vedete voi stessi come "uomini di potere" e "donne di successo"), che l'olezzo dell'opportunismo e del "tengo famiglia" vi sta appiccicato addosso e si sente da molto lontano. Non lamentatevi se siete sempre i soliti quattro gatti. E spero che lilli torni presto nella politica locale, magari con più spirito di gruppo, e costituendo, stavolta, un gruppo serio e valido, di gente pulita e anche un pò sognatrice della vera democrazia e del bene comune che oggi è una vera e propria isola che non c'è.
    Senza falsi proclami populisti e demagogici, senza sporcizia e senza troppi compromessi, se non quelli utili a realizzare una nuova maniera di fare politica. Torna lilli, facci sapere.

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  7. Se non sapessi lavorare in gruppo, non avrei fondato e mandato avanti un giornale? valorizzato i giovani che hanno lavorato con me? non starei in una associazione dove condivido il lavoro faticoso del volontariato? Non sarei riuscita a mantenere un partito per tre anni, nonostante la capoticità di alcuni elementi che alla fine ho dovuto, per riguardo alla mia salute, mandare a scaricare, andando via sbattendo violentemente la porta?
    Purtroppo in questo mondo basato sull'ipocrisia, l'incoerenza e la scuola di pensiero "tengo famiglia" che tiene banco in politica e in ogni luogo, risulto anacronistica e poco accondiscente, in quanto non le mando a dire, le scrivo e le sottoscrivo, con enorme liberta di azione e di pensiero e questo purtroppo rode e tanto.

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  8. La mia voleva essere una sorta di "critica costruttiva". Sono una persona che non ha mai dato retta nè adito ai commenti negativi in merito alla tua persona, avrei solo voluto farti notare una sfumatura che sembra emergere dal tuo modo di fare, non necessariamente corrispondente al tuo modo di essere. Quella sfumatura che i tuoi "nemici" utilizzano come base del vituperio condotto ai tuoi danni. Infine era un commento di apprezzamento e stima, nonostante non ti conosca personalmente, ma ho solo voluto osservare attentamente cercando di utilizzare quanta più obiettività possibile.
    A dimostrazione della mia buona fede ti confesso che conosco molte situazioni in cui sei stata protagonista e che mi hanno fatto prendere coscienza della tua capacità politica, del tuo senso civico, di quanto tu abbia fatto per giovani di valore e di quanto abbia combattuto contro il malcostume e gli apparentamenti politici ai danni della democrazia e del benessere della comunità.

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  9. Guardi che l'ho molto apprezzata la sua critica.
    La mia è stata una semplice risposta alla sua garbata critica costruttiva, infatti mi ha fatto molto piacere leggere il suo commento, perché mi ha dato l'impressione che sia scevro da condizionamenti e basato su un giudizio che mi pare molto oggettivo, e non le nascondo che mi ha fatto molto riflettere.
    Come ha avuto modo di scrivere un mio collega giornalista del Corriere del giorno all'epoca delle mie dimissioni dal partito: "Brutto carattere gran carattere" riferendosi alla mia persona e prendendo in prestito questa frase da una simile che veniva detta anche a Montanelli.
    Ovviamente io sono un microbo di fronte a Montanelli, ma mi ha fattto tanto piacere che io sia stata definita così e forse non è molto lontana dalla realtà.

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  10. Mi dà del lei, e questo mi mette in difficoltà visto il mio "tu" precedente...mi sono permessa di utilizzare il "tu" non per mancanza di rispetto, ma un pò per la tipologia di mezzo utilizzato, il web, che semplifica eccessivamente le relazioni umane, e un pò perchè mi sento vicina a Lei quanto a brutto carattere. Perciò la stimo e ho avuto l'ardire di rivolgerle una critica costruttiva in quanto detesto le circostanze incresciose in cui gente molto meno avveduta, capace e intelligente si concede il lusso e la meschina libertà di criticare vilmente chi, in quanto a queste doti, sta ben al di sopra. Adesso c'è un vero e proprio vuoto lì, Lilli, lei sa di cosa parlo. E la cosa mi amareggia moltissimo, perciò spero e mi auguro di rivederla alla ribalta quanto prima. Non possiamo permettere spazio incondizionato a questa gente. Avrà il mio sostegno, questo è certo. Ed è certo non solo il mio.

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  11. Grazie e spero di incontrarti, perdonami il lei.
    Appena fuori dalla situazione in cui mi trovo tornerò all'attacco, salute permettendo.

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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