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lunedì 2 aprile 2012

2 Aprile 1507: muore San Francesco da Paola

Il 2 aprile è una data importante per la nostra grande famiglia cristiana. In questo giorno un altro grande personaggio, attraversando lo stretto passaggio della morte, giunge alla Vita eterna: è san Francesco da Paola, per i grottagliesi anziani "san Francisco" per distinguerlo da altri santi che portavano lo stesso nome, come il d'Assisi o il De Geronimo, che vengono indicati come "san Francesco". San Francesco da Paola nacque proprio a Paola in provincia di Cosenza il 14 marzo 1416 e deve il suo nome al miracolo operato dall'altro San Francesco, quello d'Assisi, a cui gli attempati genitori avevano chiesto la grazia di avere un figlio. Sempre lo stesso santo interviene nella vita del piccolo "paolano" operando la sua guarigione da una grave infezione oculare, ottenendo in cambio la promessa dei genitori di indossare l'abito francescano per un intero anno.
Questo fatto influenzerà moltissimo il piccolo che, per onorare la promessa fatta dai suoi genitori, entrerà in un convento francescano, quello di San Marco Argentano, ove si forgerà attraverso l'esperienza del famulatus. Di ritorno da un pellegrinaggio fatto sempre con i genitori ad Assisi, passerà per la Città Eterna, ove resterà negativamente impressionato dallo sfarzo ostentato dai notabili della Chiesa a tal punto che abbraccerà la vita eremitica una volta rientrato nella sua Paola. Intorno a lui andò organizzandosi una piccola comunità, che sarà il punto di partenza dell'Ordine dei Minimi, che riceverà il primo riconoscimento ufficiale il 1474 da parte del papa Sisto IV come Comunità Eremitica paolana di San Francesco d'Assisi. Il riconoscimento ufficiale del nuovo Ordine dei Minimi con le sue regole austere, sarà di papa Alessandro VI. Il capitolo primo della Regola che disciplina l'ordine, sancisce che attraverso i voti, i frati minimi vivano la pienezza della loro consacrazione, imitando Cristo sulla strada della penitenza evangelica. S.Francesco li ha infatti esortati a "fare frutti degni di penitenza, sotto i voti di povertà, di castità, di obbedienza e di vita quaresimale".

 Il primo destinatario del suo amore sarà la gente di Calabria a quei tempi vessata dalle tasse, tormentata dalle epidemia e dalle carestie e dalle incursioni degli infedeli. Il carisma del Paolano consisteva nella maggiore penitenza a cui sottoponeva se stesso ed i suoi minimi, il quarto voto, ossia l'astinenza perpetua dai cibi grassi (carne uova latticini e latte) lo avvicinava molto allo stile di vita delle prime comunità cristiane. Altra caratteristica fu la vita eremitica e la contemplazione della natura che si manifesterà anche nel dominio delle forze della natura (famoso è l'attraversamento dello stretto di Messina utilizzando come mezzo di trasporto il suo mantello), nell'amore per gli animali e nellla dimestichezza con le piante e le erbe, che risalendo ad un'antica tradizione monastica, diventano mezzo di sostentamento alimentare, ma anche importanti mezzi di guarigione. Il Paolino aveva anche una particolare apprensione, quella della grande diffusione che stava avendo ai suoi tempi l'Islam , apprensione che scaturiva sopratutto dalla ferocia delle scorribande che venivano effettuate dai pirati saraceni sulle popolazione rivierasche del Mediterraneo. La sua vicinanza alla gente, le sue virtù che erano la testimonianza della sua vita, lo fecero assurgere a "santo vivo", ed i suoi consigli furono seguiti non solo dalla gente comune ma anche dai monarchi del suo tempo. Ebbe rapporti tra l'altro con re Ferrante d'Aragona, con Ferdinando il Cattolico, con Luigi XI , che lo volle vicino in Francia, con Carlo VIII ed infine con Luigi XII. Proprio a quest'ultimo re, Francesco chiese inutilmente il permesso di allontanarsi dalla Francia per far ritorno in Italia. Visse serenemante gli ultimi anni della sua vita in convento a Plessis-les-Tours, in Francia, ove si spense il 2 aprile 1507 all'età di novantuno anni circondato dall'amore dei suoi confratelli a cui rivolse prima di morire lo sprone ad eleggere la Charitas , una delle tre virtù teologali, a strada maestra della propria vita.

1 commento:

  1. giovanni santoro gsantoro@live.it7 aprile 2012 alle ore 12:27

    a motivo del passaggio sul suo mantello dello stretto di messina insieme a due suoi religiosi, (tra catona e messina avvenuto il 4 aprile 1464), san francesco di paola,è stato proclamato dal papa Pio XII nel 1943 protettore della gente di mare,e a seguito del suo prodigioso gesto molti ponti sono titolati a lui ,tra i più vicini a noi il cosiddetto "ponte girevole" di taranto,inaugurato nel 1887,rimodernato e titolato al santo paolano il 10 marzo 1958

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