"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano,
purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
Che ora è ?
lunedì 23 aprile 2012
“Civiltà Rupestre: dalla poetica alla denuncia”
Lunedì, 23 aprile, alle ore 18,00, si svolgerà, presso il Palazzo
della cultura di Massafra, un altro incontro
programmato nell’ambito del maxi progetto “La Puglia e il suo Contesto” promosso dall’
UPGI (presieduto dal prof. Gino Convertino, che si avvale della collaborazione di Loris Rossi, già dirigente della Regione Puglia e di Stella
Valle, responsabile della Biblioteca comunale di Massafra) e organizzato
d’intesa con il Comune di Massafra
(Presidenza del Consiglio Comunale, Assessorato alla Cultura e Associazionismo,
Biblioteca Comunale e Consulta delle Associazioni) in collaborazione con Lions
Club Massafra-Mottola “Le Cripte”, FIDAPA,Sez. di Massafra, Leo Club
Massafra-Mottola “Le Cripte”, Liceo “De Ruggieri”, ITAS “Mondelli, ITIS
“Amaldi”, Presidio del libro e Galleria
“Segmenti d’Arte”.
“La civiltà
rupestre da Casalrotto a Savelletri” è il titolo della relazione che terrà l’Accademico dei
Lincei, prof. Cosimo Damiano Fonseca, subito dopo la proiezione del cortometraggio
“La Civiltà rupestre tra Jonio e Adriatico (1981)", Premio europeo per la Cultura. Dopo
l’introduzione della prof.Carla Gallo, (vicepresidente dell’UPGI
e coordinatrice della serata) e gli indirizzi di saluto delle Autorità
Comunali, prenderà la parola
il prof.Cosimo
Damiano Fonseca con la sua sapienza intellettuale, la sua apprezzata e accertata professionalità e la sua
conoscenza del tema.
Già nel 1970 era stato stampata dall’Istituto Grafico
Silvio Basile per l’Editore Bestetti la sua opera “La Civiltà rupestre medievale nel
Mezzogiorno d’Italia”.
Nel 1971 Il prof. Fonseca organizzò a Casalrotto, un
Convegno dallo stesso titolo, che diede origine ad una stagione di ricerca e di altri Incontri
di grande valore culturale e scientifico, per la presenza e l’apporto di molti studiosi
europei ed extraeuropei.
Dopo l’interruzione di alcuni anni, i Convegni ripresero
nella Masseria di Savelletri di Fasano , i cui Atti sono stati pubblicati dal Centro
Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto.
La manifestazione sarà accompagnata dalla Rassegna
antologica di Nicola Andreace “Civiltà rupestre, dalla poetica alla denuncia “, circa trenta tele del ciclo, “Habitat rupestre”.
Il percorso artistico
ultracinquantennale di Nicola Andreace è riconosciuto oltre i confini regionali. Egli unisce
cultura, amore per la sua terra e preoccupazione per il destino dell’uomo contemporaneo. Le
opere- ricerca, che fanno da quinta al tavolo dell’ illustre oratore, prof.
Cosimo D. Fonseca, celebre studioso della civiltà rupestre, nella loro
dimensione più pura ritraggono negli spazi, nel tempo, nella memoria figure sacre che
rappresentano lo spirito devozionale di un’epoca, la bellezza e la distruzione a
causa dell’inquinamento e dell’incuria, il silenzio dei secoli e il flusso
inarrestabile di incessanti trasformazioni.
Per l’osservatore la mostra è un invito ad un metaforico
viaggio fuori dallo spazio- tempo, attraverso gli utopici e misteriosi sentieri
della memoria. Le ieratiche icone vanno oltre il loro stesso apparire e consumano l’enigma
dell’essere, mostrando ora la ragione, ora la fantasia, ma sempre la realtà
attuale. Infatti, ai vecchi modelli contenutistici, Andreace, consapevole che
l’Arte è comunicazione, aggiunge la denuncia, servendosi dei caldi colori rossi e gialli
arcaici, macchiati dal verde e nero della muffa, cancro della parete, che distrugge
l’affresco..
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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero". Pierpaolo Pasolini scrittore ammazzato nel novembre del 1975
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“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
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