Svoltosi con successo
il convegno a Martina Franca dedicato a “Il
Mediterraneo e le culture etniche tra letteratura e
antropologia” con
la Lectio
magistralis di Pierfranco Bruni. Responsabile Etnie e
Mediterraneo del Progetto del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali
Le culture del
Mediterraneo tra linguaggi, tradizioni ed identità. Su questi percorsi si è
sviluppata la Lectio
Magistralis di Pierfranco Bruni, esperto di letterature del
Mediterraneo. Il Mediterraneo, la letteratura e i fenomeni antropologici.
Un
rapporto non solo storico e politico ma soprattutto estetico e letterario. Su
questa tematica si è sviluppato l’ incontro di studi, che ha riscosso successo e
attenzione da parte dei docenti, delle famiglie e degli alunni, organizzato
dall’Istituto Comprensivo Statale “A. E. Chiarelli” – Centro Risorse Interculturali di Territorio la
cui articolata relazione è stata svolta da Pierfranco Bruni, Responsabile dei
Progetti “Minoranze linguistiche e letterature” del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali” ed esperte di letterature del Mediterraneo.
I lavori sono stati
introdotti dalla Dirigente scolastica, Roberta Leporati e dalla docente. Teresa
Castello con i saluti della Rappresentate dei
genitori.
Pierfranco Bruni ha
pubblicato numerosi testi sugli aspetti relativi alle culture del Mediterraneo e
ai modelli sia letterari che etno-antropologici e i suoi studi sono tradotti in
numerosi paesi esteri.
“Viviamo il Mediterraneo,
ha spesso sottolineato Pierfranco Bruni, tra le tracce dei destini che i popoli
ci hanno lasciato e ci hanno trasmesso attraverso i valori della tradizione.
Nella mediterraneità le eredità sono un vissuto che continua a vivere tra il
mare e il deserto, tra i destini della Grecia e il destino di Roma in una
dimensione anche biblica. La scuola può giocare una partita importante nel
dialogo tra le diversità, la formazione e l'integrazione”.
Uno dei percorsi
affrontato da Pierfranco Bruni ha toccato punti tematici quale la metafora del
mare. “Il mare, ha detto Bruni, come metafora. Il viaggio come orizzonte, la
lingua come salvezza di una identità. Coordinate, ha precisato Pierfranco Bruni,
attraverso un’analisi delle problematiche letterarie e linguistiche che hanno
attraversato il Novecento italiano in un confronto con i temi relativi alla
storia e alle identità geo–letterarie del Mediterraneo in una visione anche
religiosa”.
Si viaggia, comunque, con
gli studi di Pierfranco Bruni tra gli scrittori italiani che si sono confrontati
con la civiltà del Mediterraneo, una civiltà legata alle radici, al sentimento
della memoria, alla cultura popolare ai valori dell’appartenenza, al concetto di
mare e di luoghi.
“Mediterraneo,
antropologia e letteratura, ha evidenziato Pierfranco Bruni, è un rapporto che
diventa sempre più problematico e armonico in una visione etnica e raccoglie
istanze e modelli di tutto il contesto riferito al rapporto tra mare e viaggio.
Ci sono elementi di letteratura cristiana che avanzano delle riflessioni. Un
tema antico che risulta ancora affascinante e intrigante sia sul piano puramente
letterario che su quello culturale più in generale. La poesia e la narrativa
costituiscono un capitolo fondamentale di una questione letteraria che va
riletta nell’ottica dei processi creativi”.
Infatti negli scritti di
Bruni un itinerario fondamentale è costituito dal tracciato: la lingua, il mare,
i luoghi, la letteratura e il radicamento popolare. Sono elementi che
caratterizzano il senso delle identità. Lo studio si articola attraverso
elementi e modelli prettamente letterari che toccano aspetti eterogenei delle
culture contemporanee.
Importante resta l’invito
a rileggere la letteratura del Novecento grazie anche alla canzone d’autore. Un
tema sul quale Pierfranco Bruni ha dedicato una serie di ricerche a cominciare
dalle contaminazione di un autore come Fabrizio De André nell’antropologia dei
linguaggi contemporanei.
“Il Mediterraneo è un
intreccio anche di religioni, ha precisato Bruni, che disegnano il rapporto tra
la storia antica e la modernità. Una visione che tocca fortemente le nostre
esistenza e la nostra civiltà”.
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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis