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martedì 12 novembre 2013

Una realta’ da sogno o…il peggiore degli incubi



Isaac Asimof, lo scrittore di fantascienza che piu ho amato e di cui conservo le raccolte dei suoi migliori racconti:lo scrittore che ha cullato le mie sere di lettura con le sue meravigliose macchine e i suoi intelligentissimi robot.  Questo  vuole essere solo un modesto omaggio alla memoria di quel grande scrittore e uomo di scienza che egli è stato.Intere generazioni hanno sognato tra le pagine delle sue grandiose speculazioni sulla storia futura, hanno assimilato importanti nozioni scientifiche divulgate in maniera comprensibile e mai banale, da scienziato, prima che da scrittore. Ma forse, più importante di tutti, è stato il suo messaggio di fiducia nell'umanità, nella razionalità scientifica, nel rifiuto delle superstizioni e della violenza. 
Un messaggio di speranza che egli credeva potrà portare  un giorno le generazioni future a colonizzare l'universo.Nasce a Petrovichi (Russia) nel 1920,  all'età di 3 anni segue i genitori che emigrano negli Stati Uniti. Di famiglia ebraica cresce a New York nel quartiere di Brooklyn dove suo padre ha gestito per molti anni un emporio. Si laurea in Chimica e Biologia, e svolge attività di insegnamento presso la prestigiosa School of Medicine dell'università di Boston. Contemporaneamente dal 1939 svolge attività di scrittore che lo porterà a ritirarsi dall'insegnamento nel 1950 per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. E' curioso notare come un uomo che ha immaginato una umanità in viaggio attraverso lo spazio tempo immenso di millenni nel futuro su distanze di anni luce non amasse viaggiare e fosse terrorizzato dall'aeroplano. In realtà con la sua mente egli ha spaziato ben oltre i limiti fisici e mentali dell'uomo comune ed in questo era completamente appagato, una volta ha detto  che ringraziava  la natura per avergli concesso una mente lucida e  piena di idee, e la capacità di renderle chiaramente sulla carta. Arguto e ironico amava sminuire il suo lavoro in pubblico, forse con falsa modestia, dichiarandosi  molto più interessato ai proventi delle sue opere che ai contenuti, in realtà conduceva una vita molto semplice, quasi monastica di assoluta dedizione al lavoro. Andava giustamente orgoglioso di aver coniato il nuovo vocabolo "Robotica" , oltre ad averne previsto le applicazioni , destinato ad avere un impatto sensazionale sui nostri tempi. Pur essendo molto interessato alla religione da un punto di vista filosofico e letterario, si è sempre dichiarato non credente ed "umanista". Era sua convinzione che il destino dell'uomo sia  nelle proprie mani; pur rispettando ogni credenza ha avversato qualsiasi superstizione, bigottismo o parascienza, erigendosi spesso a  paladino del pensiero razionale e scientifico. Padre di due figli, successivamente ha sposato in seconde nozze  la psichiatra Janet Jeppson, che lo accudito e sostenuto in silenzio contribuendo  a fare di lui  nella seconda parte della sua vita l'Asimov che conosciamo ed amiamo.
Isaac Asimov muore a Manhattan il 6 aprile 1992.  Il primo amore di Isaac Asimov , ed il genere che gli ha dato maggiore popolarità è la fantascienza. Le prime letture di fantascienza le fa appunto sulle riviste come "Amazing Stories" trovate nel negozio paterno, che lo spingeranno ben presto a cimentarsi lui stesso nella scrittura di alcuni  racconti brevi il primo dei quali ad essere pubblicato è  "Naufragio su Vesta" del 1939. Viene scoperto dal grande editore John Campbell a cui va il merito di aver lanciato la maggior parte dei talenti della S.F. dell'epoca. Si trova a vivere la "Golden Age" , l'età dell'oro della Fantascienza anni 40, ma subito se ne discosta con il suo stile personale inconfondibile, nel quale , i dettagli tecnici vengono trascurati per dare spazio alla storia, ai personaggi ed all'intreccio delle vicende. I suoi racconti sono affreschi di grande respiro, sono mosaici i cui pezzi si ricompongono solo nel finale o molti libri dopo, e questo gli ha resi immortali: niente omini verdi, ma solo esseri umani che si trovano ad attraversare il vortice delle vicende della storia futura. Per questo nessuno dei suoi racconti ha trovato una trasposizione cinematografica (1), egli stesso ha sempre rifiutato  di scrivere sceneggiature  dei suoi romanzi. Sarebbe stato troppo riduttivo e avrebbe distrutto la magica atmosfera dello svolgersi della vicenda attraverso episodi di appassionante complessità. Non per niente tra i suoi capolavori  sono anche da annoverare  diverse novelle del genere giallo. Non Meno importante è stata l'attività di Asimov come divulgatore scientifico. Centinaia sono le sue pubblicazioni riguardanti la Fisica, la Chimica la Matematica  la Biologia fino ad arrivare alla Storia, alla letteratura e perfino alla Bibbia. Non meno note sono  alcune sue raccolte di poesie satiriche (limericks). Ma veniamo alla fantascienza; Asimov ha scritto le suo opere principali in cicli i cui libri non sono stati scritti in ordine cronologico, ma sempre aggiungendo un nuovo tassello alla complessa vicenda della storia futura dell'umanità e purtroppo egli ci è mancato quando ancora era ben lontano dal completare questo disegno. La storia che racconta Asimov parte pressappoco dai giorni nostri fino ad arrivare ad un periodo che è a circa a 50.000 anni nel futuro. In essa si raccontano le vicende dell' umanità a partire dal periodo della robotizzazione e informatizzazione della società (fino circa al 2300 A.D.), ed il contributo che questa darà al passo successivo: la colonizzazione del sistema solare prima,  il volo verso le stelle poi, la lenta e difficile espansione della vita umana  nello spazio fino alla fondazione di un Impero Galattico. Le vicende di questo, il suo crollo e  la successiva rinascita ad opera delle Fondazioni, sempre sotto la guida dei numi tutelari dell' umanità, le I.A. (intelligenze artificiali, i Robot). Le sue opere di fantascienza vengono comunemente raggruppate in "cicli", ognuno dei quali  comprende un certo periodo "storico". E' da notarsi come in realtà non tutte le date ed i periodi coincidano nei vari romanzi, che comunque sono scritti per essere letti singolarmente. Asimov stesso non teneva ad una precisione assoluta, privilegiando la qualità dell'episodio a scapito talvolta della coerenza "storica". E comunque è da sottolinearsi il fatto che la maggior parte dei romanzi dei vari cicli fantascientifici sono stati scritti dall'autore dopo una pausa di circa trenta anni, e che dunque anche il suo stile più "tardo" risente di una certa evoluzione dei gusti dell'autore. I puristi della prima ora disdegnano le opere di questo "ritorno" alla fantascienza, altri le esaltano,  ma tutto comunque è lasciato al giudizio dei lettori. 
Le sue opere hanno impressionato ed incoraggiato la generazione che poi è stata protagonista della corsa allo spazio, così come tutta la fantascienza successiva, basti pensare alla trilogia  cinematografica di Guerre Stellari, essa potrebbe trovare una collocazione temporale tra i primi due libri della Fondazione. Isaac Asimov si dichiarava felice di aver vissuto abbastanza da veder diventare realtà molte delle cose da lui immaginate decenni prima. Per questo la sua Fantascienza è così importante, mai troppo fantasiosa e basata quasi sempre su concrete basi o speculazioni scientifiche, ci ha dato il senso della realtà a cui dobbiamo tendere, senza illusioni ma con la consapevolezza che il destino è nelle nostre mani, sta solo a noi trasformarlo in una realtà da sogno ... o nel peggiore degli incubi.              

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ammazzato nel novembre del 1975

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