Cultura e Poesia tra Grottaglie e Napoli nell’Italia barocca. Convegno Nazionale di Studi nel IV Centenario della nascita del poeta Giuseppe Battista.
Giornata intera di giovedì 14 ottobre 2010. Liceo “G. Moscati”, Aula Magna “Monteleone”, via S. Elia – Grottaglie. “Ritornerò vivace a miglior tempo”. Questo motto campeggia sulla “impresa” che Giuseppe Battista (Grottaglie 11 febbraio 1610 – Napoli 9 marzo 1675) presentò per la sua cooptazione nell’importante “Accademia dei Gelati” di Bologna. La storia gli ha dato ragione!
A distanza di tanti anni egli torna sulla scena ed entrano nel vivo a Grottaglie le manifestazioni per il Quarto Centenario della sua nascita. Tra queste si segnala il Convegno Scientifico Nazionale, da tempo annunciato, promosso dall’Amministrazione Comunale, assessorato alla Cultura, con il contributo scientifico e organizzativo della Sezione Tarantina della Società di Storia Patria, e con l’attiva collaborazione del Liceo “G. Moscati” di Grottaglie. La giornata del 14 ottobre p. v. offrirà una straordinaria occasione per riscoprire questa interessante figura di uomo e di intellettuale del Sud che, con la sua opera poetica e letteraria, ha lasciato un segno non trascurabile nel dibattito culturale di un secolo così discusso e non sempre adeguatamente compreso. Nella sessione antimeridiana e in quella pomeridiana del Convegno “Cultura e Poesia tra Grottaglie e Napoli bell’Italia barocca” si susseguiranno importanti relazioni scientifiche che costituiranno il migliore attestato per il dovuto riconoscimento del valore della figura e dell’opera di Giuseppe Battista. Alle 9.30, nell’Aula magna del liceo (sede di via S. Elia), dopo l’avvio ufficiale con il saluto delle Autorità (introdurrrà il Dirigente Scolastico del “Moscati” Guglielmo Matichecchia e seguiranno gli interventi del Sindaco dott, Raffaele Bagnardi, dell’Assessore alla Cultura prof.ssa Marisa Patruno e del Presidente della Società di Storia Patria per la Puglia prof. Cosimo D’Angela il quale presiederà i lavori della sessione antimeridiana), relazioneranno illustri studiosi del Battista, della storia e della cultura barocca. La prima relazione, di inquadramento generale ai tempi e ai luoghi in cui visse e operò il letterato grottagliese, sarà tenuta dal prof. Mario Spedicato dell’Università del Salento (Terra d'Otranto nella crisi del Seicento. Centro e periferia nel secolo del Barocco); il Presidente della Sezione Tarantina delle Società di Storia Patria, preside Giovangualberto Carducci, tratterà gli aspetti biografici (Giuseppe Battista: biografie e biografi); al preside Rosario Quaranta, segretario della Sezione Tarantina della Società di Storia Patria, toccherà lumeggiare il complesso rapporto del poeta con la sua terra d’origine (Attrazione e diniego per il “suol natio”: Battista e Grottaglie); il prof. Dino Levante dell’Università del Salento, darà conto della cospicua produzione bibliografica dell’Autore e sull’Autore (Per incontrare Giuseppe Battista: percorso bibliografico); il dott. Silvano Trevisani, redattore capo Cultura del “Corriere del Giorno” di Taranto, proporrà un capitolo classico della polemica letteraria dei secoli scorsi in cui Battista si è storicamente inserito indicando Grottaglie come luogo natale del padre della letteratura latina (Il fascino di una vexata quaestio: “Della patria di Quinto Ennio”). La prima tornata del convegno si chiuderà con una comunicazione della dott.ssa Annamaria Quaranta che presenterà gli esiti della sua ricerca per la tesi di laurea in bibliografia e iblioteconomia sul nipote e curatore delle opere postume di iuseppe Battista (La libreria del medico-letterato Simone Antonio Battista, 1653-1713) La sessione pomeridiana, con inizio alle ore 17.00, presieduta dal prof. Pietro Sisto dell’Università di Bari, prevede importanti momenti di riflessione e di studio con specifiche relazioni sull’opera poetica e letteraria del Grottagliese. Il prof. Marco Leone dell’Università del Salento, nel suo intervento punterà a mettere in rilievo il ruolo di “caposcuola”, assunto dal Battista nell’ambito del panorama lirico meridionale della seconda metà del Seicento, attraverso l’analisi delle Poesie meliche, progressivamente tese nelle varie edizioni a una reinterpretazione della lezione mariniana (e, dunque, a un suo sostanziale superamento) in chiave gnomico-didascalica e in stretto collegamento con la tradizione greco-latina (Giuseppe Battista e la crisi del marinismo); all’opera delle “Giornate Accademiche” e alla sua importanza nel pensiero estetico e filosofico del Battista è dedicata la relazione di Pio Rasulo, prof. emerito dell’Università del Salento; il preside Alberto Altamura, consigliere della Sezione Tarantina della Società di Storia Patria, si soffermerà su un’opera narrativa poco nota ma di sicuro interesse (Tra hybris e némesis: “L’Assalone” di Giuseppe Battista); il preside Paolo De Stefano della Sezione Tarantina della Società di Storia Patria, terrà l’ultima relazione, incentrata sulle “Lettere”, che rientrano nel filone epistolare seicentesco e costituiscono un “deposito” di cultura greca-latina (soprattutto poetica e mitologica), pervase da un caldo e sincero sentimento di amicizia, di aggiornata cultura e, nella parte etica, di valori ancora attuali (Passione e fede nelle “Lettere” di Giuseppe Battista). L’impegnativa manifestazione culturale si concluderà col ricordo del massimo studioso della figura e dell’opera di Giuseppe Battista, e cioè il compianto prof. Gino Rizzo dell’Università di Lecce, che ha lasciato sul letterato grottagliese una esemplare monografia tuttora fondamentale e criticamente insuperata (Giuseppe Battista. Opere. A cura di Gino Rizzo, Galatina 1991). Il ricordo è affidato alla preziosa testimonianza scritta di Mario Marti, professore emerito dell’Università del Salento, che è stato maestro dello stesso Rizzo (Testimonianza per Gino Rizzo e il suo volume sul grottagliese Battista). Contestualmente verrà proietatto il servizio televisivo realizzato da “Videolevante” il 10 giugno 1991, per la presentazione del volume sopra ricordato, con la partecipazione dello stesso Rizzo, di Orazio Bianco e di Rosario Quaranta. Al ricordato prof. Sisto toccherà, infine, offrire le conclusioni dell’intensa giornata dedicata a un protagonista della cultura letteraria del Seicento italiano, riproposto nel variegato programma i cui atti verranno raccolti e pubblicati a cura della Sezione Tarantina della Società di storia Patria. Questi verranno presentati a conclusione dell’anno battistiano, l’11 febbraio dell’anno venturo, in un’altra importante manifestazione culturale promossa sempre dall’Amministrazione Comunale grottagliese d’intesa con la Sezione tarantina della Società di Storia Patria e con il Liceo “Moscati”. Intanto, è bene sottolineare che il convegno del 14 ottobre prossimo si propone di far conoscere e riproporre anche ai giovani di oggi la figura e il messaggio di un autore che con le sue opere poetiche, con gli scritti di critica e con le “Lettere” si è inserito in maniera significativa nella complessa vicenda del Barocco letterario, specchio di una società che alle miserie e oppressioni contrapponeva sfarzi e ostentate grandezze; alle tristi umiliazioni e alle crisi sociali ed economiche rispondeva con una straordinaria fioritura delle arti (pittura, architettura, musica) e delle scienze. Giuseppe Battista, nonostante la fama, i contatti e l’amicizia con i personaggi e con i letterati più famosi del suo tempo, preferì vivere nell’umiltà e nella virtù, lontano dal clamore e dalla confusione, pago solo del necessario e di una vita animata dallo studio e dalla cultura; un personaggio, quindi, esemplare non solo sotto l’aspetto letterario ma anche umano ed etico. Anche per questo, nel corso del Convegno, gli studenti del Liceo “G. Moscati”, guidati dalle docenti Daniela Annicchiarico, Giuseppina Colitta, Loredana Lucchese, Immacolata Mariella, Palma Izzinosa e M. Consiglia Vestita, interverranno con letture e drammatizzazioni ispirate alla figura e alle opere del grande letterato salentino.
prof. ROSARIO QUARANTA
Finalmente, dopo gli anni d'oro del "Premio Giuseppe Battista" ( sospeso per difficoltà economiche), a Grottaglie si torna a parlare del grande Poeta conterraneo con finalità esclusivamente letterarie e non per autocelebrazione e autopromozione di qualche sedicente scrittore che giunge persino a coinvolgere Alfredo Mantovano che di meriti ne ha tanti ma che con Giuseppe Battista c'entra come il ... cavolo a merenda.
RispondiEliminaC.L.
Se ho capito bene il sedicente scrittore fa parte del sedicente quartetto che sparge la "cultura bignamesca" a destra e a manca,ricevendo adeguata diffusione anche dai limitati media locali.
RispondiEliminaAnche la Cultura, quella con la C maiuscola,c'entra come il ... cavolo a merenda con il predetto quartetto di improvvisatori,tanto che il nostro Ariosto, che di Cultura vera se ne intendeva, scriveva "che non si puo' cavar sangue dai cavoli".
E io ho sempre aggiunto,piu' modestamente dell'Ariosto, che ognuno deve svolgere la sua professione ove fa piu' bella figura, dato che in quel campo ha competenze e studi.
Nulla si inventa, ma tutto e' conseguenza di cio' che si possiede.
A cosa serve la Cultura? Serve anche a dare giudizi, a ragion veduta e senza tema di sbagliare perche' con cognizione di causa, su coloro che interverranno e D'Angela,Marti e Spedicato sono studiosi di alto spessore intellettuale, al di sopra di"ogni sospetto".
Mi piacerebbe chiedere al quartetto dispensatore di cultura, di parlare, all'impronta e senza aver letto qualche riassuntino , della ybris e della nemesis, tracciando tutta l'investigazione filosofica e filologica che c'e' dietro a tali vocaboli e problematiche.
O, magari, sempre all'impronta, sulla "κοινῇ" ?
A complemento dell'informazione, ricordo che Omero,nell'Odissea, fa pronunciare a Nemesi una frase bellisssima e profonda: δέ μοι εξ ανθρώπων έσσεται ἄνευ παιδείαs (E io ne avrò biasimo dagli uomini senza cultura)
Cultura,Cultura, quante nefandezze in tuo nome!
La pace sia con voi.
... E con il tuo spirito.
RispondiEliminaNon puoi confondere, caro e colto commentatore, i quattro da te definiti "dispensatori di cultura" e farne tutto un fascio.
Sono quattro ma non sono un quartetto.
Uno dei quattro, e mi riferisco - senza nasconderci dietro al dito - al dott. Roberto Burano, di professione fa altro.
E lo fa piuttosto bene.
Ciò non gli impedisce di dedicare il suo tempo libero alla cura dei suoi interessi culturali.
Anche se, talvolta, in pessima compagnia.
Così come non puoi biasimare tutti coloro che, pur non essendo agronomi, coltivano bellissimi gerani sul proprio balcone.
Lo fanno per proprio diletto ed allietano l'altrui vista.
Buon lavoro a Te.
C.L.
Essi sono un quartetto perche' concertano all'unisono e non certo,credo, "per proprio diletto e per allietare l'altrui vista"!
RispondiEliminaNon ho mai discusso la persona da lei indicata nella sua professionalita' di biologo, fedele al vecchio adagio per cui giudico e critico cio' di cui sono competente.
Ma abbiamo gia' avuto un tale scambio di opinione,gentile C.L. per cui, essendo io un cultore di N.Paganini, in omaggio alla sua genialita',mi adeguo volentieri alla celebre sua frase.
Ricambio il buon lavoro.
E' chiaro che ciascuno resta della sua opinione.
RispondiEliminaSalute a Lei, caro anomimo.
P.S. Mi piacerebbe conoscere almeno le sue iniziali, per confermare o meno una mia intuizione.
Se è come penso, lei è una persona che da lungo tempo stimo ed apprezzo.
C.L.
Gentile Lilli, poiche' ho una grande stima di te come professionista che controlla ed accerta le notizie, ti chiedo di risolvere un mio dubbio che mi angoscia altamente.
RispondiEliminaE' scritto e si e' detto:"Già nel 2003 è stato avviato un prestigioso lavoro con la realizzazione di un testo che ha visto la partecipazione di autori (scrittori e saggisti) come Pierfranco Bruni, Pio Rasulo, Francesco Grisi, Micol Bruni, Daria D’Aquisto dal titolo: “Giuseppe Battista e l’inquietudine Barocca”, al quale ha dato prosieguo un documentario andato successivamente in onda su RAI UNO completamente dedicato a Giuseppe Battista.
Domanda: ma se Grisi e' morto nel 1999, come fa a partecipare?
E' stato scritto e si e' detto:Il conferimento del Premio al Sottosegretario Alfredo Mantovano è il segno tangibile di come è possibile parlare di promozione culturale guardando con attenzione alle Istituzioni. E in un momento particolare come questo l'impegno di Mantovano resta un punto di riferimento anche per la cultura”.
Domanda: quale e' stato l'impegno di mantovano?
Non si capisce. Si leggono solo parole vuote, senza senso,demagogiche per ingraziarsi la politica?
"La metafisica dell'anima"......boommmmmmmm
Cultura,cultura, quante nefandezze in tuo nome.
Sono stato piu' breve perche' sono stato attanagliato da due emozioni che mi hanno impedito di continuare;devo ridere o devo piangere?
RispondiEliminaIn attesa di scegliere cosa fare,mi leggo un buon libro in maniera completa:sedicente quartetto, fallo anche tu,ogni tanto, riceverai indulgenze nell'altra vita!
Pace e bene ovvero pax et bonum
Io scrivo spesso che sono una modesta giornalista, faccio questo mestiere con coscienza ed onestà, ma non picco di essere un intellettuale conosco i miei limiti, ma in questa mia conoscenza devo ammettere: è vero Grisi è morto nel 1999.Però mi è sfuggito quando Bruni ha dichiarato di aver fatto un lavoro con lo stesso Grisi nel 2002. Quindi se ha fatto questo errore grossolano lo scrittore Bruni provveda a correggere l'errore, non sta bene per un dirigente del Ministero della cultura fare questi errori.
RispondiElimina... Più che la modesta penna potè la ben allenata lingua ...
RispondiEliminaScrittore? E' tanto scrittore quanto io sono architetto.
RispondiEliminaNon vi e' nessuno, ribadisco nessuno, del sedicente quartetto che sia un intellettuale.
A meno che non intendesi per intellettuale persona che riassume e declama senza "capire".
(Per poter ben comprendere questa battuta, e' necessario conoscere l'etimologia del verbo capire:domandatela ai membri del quartetto,non credo proprio che la conoscano).
Mio amato Omero,poeta di tutti i poeti,immortale cantore degli eroi e delle ninfe, chi l'avrebbe detto mai che i tuoi versi sarebbero stati d'attualita'straziante in questo periodo dell'umanita' e in particolare della serva Italia:
δέ μοι εξ ανθρώπων έσσεται ἄνευ παιδείαs.
E tu,Majakovskij, ergiti dalla cintola in su: i culi di bottiglia son diventati cristalli e abbacinano con la loro falsa luce i poveri fessi del popolo bue.
Culture di tutto il mondo: unitevi.
La pace sia sempre con voi.
N B : Vi lascio, devo andare dal macellaio sotto casa mia: e' molto bravo nel tagliare e io sto facendo un corso intensivo ed accellerato,ovvero un corso bignamesco, per poi diventare chirurgo.
... La prego, eviti di scrivere in greco.
RispondiEliminaNon credo che l'intellettuale abbia fatto studi classici...
Sarebbe interessante chiedere ai membri del sedicente quartetto se si sentono intellettuali.
RispondiEliminaLilli perche' non organizzi un incontro?
Anche questa e' cultura,anche questa e' politica,anche questa e' socialita'.