Lizzano, 29.10.2010
Oggetto: No ai rifiuti campani in terra ionica
Da fonti giornalistiche si è appresa la notizia che la Protezione Civile ha chiesto di poter conferire alcuni rifiuti della Regione Campania nel nostro territorio, nello specifico nelle discariche EcoLevante, Italcave e Vergine.
Di fronte a questa possibilità
Dato che:
-Lo stato Italiano ha violato le direttive europee in materia di smaltimento dei rifiuti e le autorità competenti “hanno messo in pericolo la salute umana e recato pregiudizio all'ambiente”.
-Secondo la Sentenza C-297/08 della Corte di Giustizia Europea, la Repubblica Italiana, “non avendo adottato, per la regione Campania, tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare, non avendo creato una rete adeguata ed integrata di impianti di smaltimento, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza degli artt. 4 e 5 della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 5 aprile 2006, 2006/12/CE, relativa ai rifiuti”.
-In Italia si producono ogni anno circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani e lo smaltimento rappresenta invece l’unica risposta che la nostra classe politica riesce a dare. Una risposta che è indice del fallimento di una gestione dei rifiuti ancora orientata alle discariche dove viene ancora stoccato circa il 65% del totale, mentre circa il 10% viene incenerito con le enormi e pesanti conseguenze ambientali che queste soluzioni comportano.
-La presenza di rifiuti radioattivi in Campania non è nuova, nel febbraio 2010 sono stati scoperti carichi di rifiuti urbani destinati alla discarica di Chiaiano (NA) (fonte...)
- Il Cite (Consorzio Interprovinciale Trasporti Ecoambientali) ha vinto la gara d’appalto per 8 milioni di euro promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Protezione Civile per lo smaltimento nelle discariche del tarantino dei rifiuti campani del 2007 e 2008;
-Il nostro territorio è già pesantemente compromesso e martoriato dalla presenza di discariche non controllate che da trent’anni ricevono rifiuti di ogni genere ed in cui, ancora oggi, non vi è controllo sul rispetto delle prescrizioni della normativa in materia;
Si sollecitano i Sindaci perché:
-In quanto responsabili della salute dei cittadini che rappresentano, impediscano in via precauzionale, l’entrata dei rifiuti campani in territorio tarantino essendo assolutamente proibitiva l'ulteriore aggiunta di tali rifiuti a quelli preesistenti;
-Richiedano al Presidente della Regione di disporre che l’ARPA e le ASL, nel cui territorio ricadono le discariche destinatarie dei rifiuti in oggetto, svolgano controlli adeguati sui terreni e le falde;
-Richiedano alle autorità competenti controlli approfonditi sulle modalità tecniche di conferimento e stoccaggio delle discariche funzionanti e l'immediata bonifica di quelle incontrollate.
A nome dei Comitati Altamarea, Comitato Ambiente Fragagnano, AttivaLizzano, Associazione Malati Infiammatori Cronici, CarosiNOdiscariche, CoriTa, Comitato di Quartiere, Greenpeace, MeetUp 100 Masserie, Sud in Movimento, Taranto Ciclabile, Taranto Libera, Vigiliamo per la Discarica, Anta Onlus Sava.
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