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venerdì 20 marzo 2009

Non facciamoci prendere dal panico, appello di Grazia Parisi


Per favore non facciamoci trasportare da ciò che dice la tv, a Grottaglie la situazione è sicura e molto tranquilla. Le bestie pericolose sono altrove e spesso hanno sembianze umane.


La presenza degli animali sul territorio urbano è prevista e regolamentata dalla Legge, nello specifico in Puglia dalla L.R. 12/95 e L.R. 26/06.

Quindi una situazione prevista dalla Legge non può e non può essere, espressione di inciviltà.

I cani presenti sul territorio urbano, “CANI DI QUARTIERE”, sono microchippati, sterilizzati, vaccinati, controllati periodicamente dalla ASL in collaborazione con l’A.N.P.A. sezione di Grottaglie.

Allo scopo di verificare questo lavoro si invita il sig. Caprino, senza spunto polemico alcuno, e quanti ne avessero la legittima curiosità, al canile municipale dove potranno anche visionare documentazione relativa a questi animali e soprattutto verificare di persona l’organizzazione del lavoro sul territorio.

Noi dell’ANPA siamo qui, anche e soprattutto, per “servire e soddisfare” i cittadini.

In ogni caso i CANI DI QUARTIERE non sono né affamati, né tantomeno ringhiosi o abbandonati a sé stessi, ma nutriti e assistiti da VOLONTARI che svolgono, lontano dalle luci di ogni ribalta e da ogni applauso, un lavoro capillare e costante seppure ingrato, difficile e non apprezzato seppure utile.

Per quanto riguarda le strade imbrattate da escrementi si guardino, piuttosto, i cittadini con i cani al guinzaglio; ed è un problema questo risolvibile con un po’ di educazione e civiltà da parte della gente e interventi da parte delle istituzioni.

I CANI DI QUARTIERE sono sottoposti a controlli periodici relativi alla possibile pericolosità e i cani presenti sul territorio NON sono pericolosi e se abbaiano, lo fanno perché è il loro linguaggio.

Mi rendo conto che gli ultimi gravissimi avvenimenti, mi riferisco ai fatti di Modica in Sicilia, possano aver acceso gli animi. E non poteva che essere così.

A parte il dolore e lo sbigottimento che proviamo tutti per fatti che non dovrebbero accadere mai, cerchiamo di capire, insieme, di chi sono le responsabilità, perché fatti come quelli di Modica non accadano mai più.

I giornalisti, mi dispiace dirlo, sono responsabili di un messaggio sbagliato perché i cani aggressori non sono cani randagi ma affidati a persona, evidentemente inadatta, che oltre ad affamarli e tenerli in stato di degrado, ha indotto in loro istinti quali la difesa del territorio e l’aggressività se non altro ancora.

Mi rendo conto che questo discorso non cambia la realtà, purtroppo, ed io stessa sono intransigente rispetto a qualsiasi comportamento delittuoso sia degli umani che degli animali ma è giusto precisare che DIETRO UN COMPORTAMENTO SBAGLIATO DEGLI ANIMALI C’E’ SEMPRE UN ERRORE DEGLI UMANI.

E’ pratica diffusa, nel Meridione, affidare animali a persone inadatte nel migliore dei casi, nel peggiore con precedenti penali piuttosto che ad imprenditori improvvisati alla bisogna o che mirano all’utile d’impresa, con gare d’appalto che io, personalmente, definisco infami.

Per non parlare della libera vendita, senza controllo di animali di razza “impegnativa” a persone che li detengono in maniera irresponsabile e sbagliata.

In quanto al video prodotto dal sig. Caprino per il magazine GrottaglieinRete , che riprende i CANI DI QUARTIERE, la verità è negli occhi di chi guarda. Sempre.

Senza polemica, mi creda, quello che a lei sembra incivile a me sembra bucolico e poetico, ad un altro darà altra impressione e poi ancora.

Grottaglie è città d’Arte, è vero, ma fuori si parla bene della nostra cittadina ANCHE per la civiltà con cui trattiamo i nostri animali.

Spesso sento ripetere in convegni sul RANDAGISMO : “ Grottaglie è veramente un altro mondo” e, personalmente, ne sono felice.

La Provincia di Taranto conta 29 comuni, quasi tutti inadempienti alla 281/91 e alla 12/95.

Grottaglie è uno dei pochi comuni, nove se non erro, che hanno ottemperato alla Legge e se ci sono cani “vaganti” è perché vengono SCARICATI in quantità sul nostro territorio vanificando le centinaia di sterilizzazioni effettuate ad oggi dalla ASL e dall’ANPA.

Al momento la nostra attenzione è concentrata sugli animali “vaganti” nelle periferie e nelle campagne, più che sui CANI DI QUARTIERE PERFETTAMENTE INTEGRATI E CONTROLLATI.

Il cane grande e bianco di cui qualcuno, a seguito del video del sig. Caprino, parlava in termini non propriamente amichevoli definendolo “ringhioso” è la MASCOTTE dei giovani che frequentano il Viale e non risulta abbia mai creato problemi. Anzi, se vogliamo dirla tutta, i problemi furono creati a lui anni fa da un gruppo di ragazzini che, approfittando della sua docilità, gli fecero esplodere un petardo nell’orecchio che lo ha menomato per sempre come è evidente anche dalla foto.

Al canile municipale dove invito, ancora una volta, il sig. Caprino e quanti ne abbiano desiderio legittimo, non è mai stato negato un ricovero necessario a meno che non fosse proprio inutile.

Si ricorda, inoltre, che la struttura è sottoposta a vincoli circa il numero degli animali da ospitare che le leggi e gli organi di Polizia Giudiziaria impongono.

GRAZIA PARISI

ANPA sezione di Grottaglie

3 commenti:

  1. Gentile signora Parisi,
    per la teoria del cigno nero, l'oservazione di mille cigni bianchi non implica "ipso facto", la inesistenza di un cigno nero.
    Se si avesse la bontà di leggere con attenzione quanto da me, forse poco chiaramente, scritto, forse si sarebbe meglio compreso il mio pensiero.
    Ribadisco, il Biancone di cui si discute, che incrocio più volte al giorno, un paio di volte, sulle centinaia in cui lo ho incontrato, si è dimostrato nei miei confronti molto meno amichevole delle altre volte.
    Cosa vuole che le dica... avrò sbagliato dopobarba e la cosa lo ha profondamente irritato.
    Rispetto il lavoro dei volontari (lo sono anche io, nel mio piccolo) e ho il vostro calendario a casa (è per questo che conosco il nome di Biancone e dei suoi "compari") ma, bontà divina, non si può negare che a fianco a situazioni idilliache ci siano anche episodi di pericolo.
    Non lo dico solo io, lo dicono anche altri, e finchè questo verrà visto come una accusa a chi come voi e come me si impegna e non come un problema da risolvere il problema - duole dirlo - rimarrà irrisolto.

    Per chi ha pazienza, a maggior chiarimento, riporto qui, chiedendo scusa per la logorrea e ringraziando per la ospitalità, quanto scritto sul forum di GIR.

    La sequela di commenti dei lettori pare testimoniare una mia incapacità a scrivere, o quella di leggere di qualcuno.

    Pare necessario almeno tentare di chiarire alcuni punti.

    Il servizio sui randagi era "in itinere" da tempo, alcune delle clip sono state girate più di due mesi fa, ed è poco più che una casualità che sia stato pubblicato in coincidenza con altri gravi fatti accaduti altrove.
    Chi ha buona memoria ricorderà che di randagi si è già parlato su questo forum.

    E' stato scritto chiaramente che il cane, in quanto animale, si comporta da animale. I giudizi etico-morali che distinguono animali "buoni" animali "cattivi" appartengono a persone cresciute a pane e walt disney (o Fedro, fate voi).
    Bambi non è più buono di Shere kaan e il panda non è più gentile di una blatta solo perchè ha gli occhi abbottati.
    Sono animali e si comportano da animali; se ci inteneriamo per il faccino di un cucciolo di cane dovremmo avere lo stesso rispetto per il millepiedi o per il ratto.

    Se avessi voluto fare del sensazionalismo a tutto spiano, avrei fatto incazzare i cani "fuori onda" e poi li avrei ripresi mentre abbaiavano o mi inseguivano; ho invece, nei limiti del possibile e del caso, ripreso alcuni momenti "tipo", soprattutto nei miei tragitti abituali (non li sono andati a cercare, insomma).
    Nella maggior parte dei casi i cani erano placidi e tranquilli - come quasi sempre sono, altre volte lo erano un po' meno, come a volte sono. Ed è sempre così, ed accetto qualunque sfida a dimostrare il contrario.
    Ho cercato - nei limiti del possibile - di riportare dei casi significativi, non era mia intenzione inseguire lo scoop, ho solo acceso la macchina da presa quando, quattro volte al giorno per lavoro, passo dal viale o nel centro di Grottaglie.

    Anche quando il cane è placido e tranquillo, non necessariamente è tutto OK: c'è chi ha comunque paura, c'è chi teme per la sua incolumità se deve passargli vicino, fare bancomat al Banco di Napoli o portare i bambini alle giostre di Piazza principe di Piemonte. Tante volte Biancone & C. passeggiano sul viale o transitano agli incroci incuranti dei semafori, creando qualche piccolo problema.

    Vogliamo lapidare chi ha paura (magari per traumi suoi, magari per inconsce ripulse, chissà) per questo? Vogliamo dire agli anziani ed ai disabili che passeggiano sul viale che il randagio ha i loro stessi, uguali e pari diritti di occupare una panchina, passeggiare sui marciapiedi o sostare dove più gli pare? A me pare più corretto pensare che ci sia una "scala di diritti" e non un "o tutto o niente", e che - come si suol dire "ubi maior minor cessat".

    Il suddetto Biancone (non è che ce l'ho con lui, ma è quello che incontro più spesso, almeno due volte al giorno), è sempre placido e tranquillo, eppure una notte son dovuto salire sul muretto del distributore Q8 di via Madonna di Pompei e cacciarlo minacciandolo con un ombrello, perchè - per motivi a me ignoti - si era avvicinato con altri sodali con atteggiamento MOLTO aggressivo.

    Ciò detto, gli unici randagi non sono solo i cani di quartiere, ce ne sono tanti, spesso in periferia, abbandonati da uomini irresponsabili e criminali, e questo - con tutta la benevolenza verso gli animali - è e rimane un problema di sicurezza ed igiene.
    Parlate con chi vive in zona 167 o passa dal cimitero o a Paparazio, osservate quanti sacchetti di immondizia (incivilmente lasciati fuori dai cassonetti da pigri imbecilli bipedi) vengono squarciati da questi animali alla ricerca di cibo, spargendo ovviamente il contenuto intorno, chiedete a chi debba passare per strade deserte di notte e si trova circondato da sei o sette di questi animali senza riuscire a mantenere la calma tranquillità che gli esperti consigliano.

    Ripeto e ribadisco, la mia non è una crociata contro i cani nè contro chi li accudisce e li cura sacrificando tempo ed energie, la mia - la nostra - intenzione era quella di evidenziare un problema e sollecitare soluzioni a chi ha i mezzi ed il dovere di trovarle ed attuarle.

    Spero di essere stato chiaro, di meglio non so fare.

    RispondiElimina
  2. Re: La vexata quaestio dei cani randagi
    di spillo » 36 minuti fa

    Mi sto organizzando io con un paio di persone per togliere di mezzo sti cani maledetti.Visto che nessuno prende provvedimenti come il COMUNE che dopo averlo segnalato se ne strafotte.E allora visto e considerato prendiamo provvedimento noi CITTADINI.
    GRAZIE

    Questa la reazione di un partecipante al forum di Grottaglie in Rete "lu iazzu".
    http://www.grottaglieinrete.com/forum/viewtopic.php?f=2&t=51&start=0&sid=4b1e4b04158e0f288ec363d15c4d8595

    Ora signori o fate uscire fuori questo spillo che sarà denunciato alle autorità oppure sarete denunciati voi di Grottaglie in Rete per istigazione alla violenza. E non dite che non sapete chi possa essere costui perchè sul forum gli utenti sono registrati.

    COME VEDI CARO CARLO IL TUO VIDEO HA SCATENATO UNA PSICOSI COLLETTIVA E LE FRAGILI MENTI DI QUESTI CEREBROLESI NON HANNO RETTO. QUANDO SI HA UN MEZZO DI COMUNICAZIONE TRA LE MANI NON CI SI PUO' PERMETTERE IL LUSSO DI ANDARE A CASACCIO.
    ADESSO QUALCUNO SE NE ASSUMA LA RESPONSABILITA'.

    Intanto il sig. spillo sappia che chi causa la morte di un animale o lo maltratta rischia la detenzione fino a tre anni e una multa pecuniaria fino a 15.000 euro. E nel caso malaugurato che si dovessero verificare episodi di intolleranza verso gli animali del territorio sarà nostra cura che il sig. spillo e chi lo ha istigato questi tre anni se li faccia tutti e paghi fino all'ultimo centesimo.

    un'ultima cosa:
    VERGOGNATEVI!

    RispondiElimina
  3. Naturalmente concordo in toto con la sig.ra Parisi e con lu.lauru e dico anche che io ed altri saremo sempre in prima linea per appoggiare qualsiasi azione, civile e penale, verso questi sconsiderati e demenziali personaggi. Il fatto stesso di scrivere queste cose(mi riferisco al tale spillo) lo denota come privo di sensibilita' di dignita' e di umanita'.

    Poi mi rivolgo al sig.Caprino: lei mi ha deluso, caro signore, profondamente deluso.Mi e' consentito dire cosi? Siccome alcune volte abbiamo avuto uno scambio di opinioni scritte, mi ero fatta una idea positiva di lei, sia per come scrive sia per il contenuto di cio' che scrive.
    Ma ora, leggendo gli ultimi suoi interventi, devo dire che la delusione e' profonda, e anche limpidamente profonda come acqua di fonte.Recedo,quindi.

    La potrei sommergere,sig.Caprino, di discorsi o argomentazioni a favore degli animali, parole che riflettono sia concezioni filosofiche, sia sociali, sia comportamentali. Non lo faccio per un solo motivo: se non ci e' arrivato da solo a capirlo, allora non vale la pena che lo faccia io, data anche la sua eta' e la posizione che occupa, anche se in un modestissimo blog paesano.
    Nemmeno il suo cognome zoologico depone,poi, in suo favore.

    Terminero' con due sole domande per lei, sig.Caprino, augurandomi che le leggera' e poi si dara', magari davanti ad uno specchio , le risposte idonee:

    a)si e' mai chiesto in base a quale oscuro disegno della Provvidenza, lei e' stato creato umano e Biancone animale? Lei(come umano per definizione) si ritiene migliore di quel cane o dei cani in generale, in termini assoluti? Migliore ,piu' intelligente, piu' sensibile,piu' buono? Usi la sua intelligenza per mettersi al posto del cane e vedra' come la sua visione del mondo cambiera' all'istante.Ci provi, se ne e' capace;

    b) Congratulazioni per l'"ubi maior".E' questa la sua visione della societa'? Una societa' in cui il piu' grande vince il piu' piccolo,il piu' forte il piu' debole?La legge della jungla? E che direbbe se un occasionale Polifemo la prendesse tra le mani e la stritolasse: ubi maior?
    Congratulazioni ancora,mi rallegro.
    L'"ubi maior" dei nostri antenati non si riferiva a qualcosa di materiale
    ma investiva la sfera morale e immateriale.Legga,gentile signore, legga e si acculturi!

    Siamo proprio agli antipodi, sig.Caprino: la mia,invece, e' una societa' di uguali, di tutti gli esseri viventi, in cui ci sia rispetto totale reciproco e in cui tutti convivano serenamente. Le do una notizia che lei certamente non sapra': nel 1933, in Germania quei signori sensibile ed altruisti che erano i nazisti cominciarono cosi, con lo sterminio di tanti cani randagi che offendevano il decoro e le coscienze dei puliti cittadini teutonici e le loro linde citta'.

    Invece di prendercela con i piu' deboli della catena(leggasi cani),sig.Caprino, prendiamocela con coloro che tanto pomposamente si definiscono umani per qualita' e che sono la causa di tale quadro e di tale situazione.
    Il problema non sono i cani ma coloro che fanno nascere tale fenomeno.

    Quel film " il pianeta delle scimmie non le ha insegnato nulla?" Io spero che in un futuro, lontano o vicino, si realizzi quella situazione:la natura ha molto piu' buon senso di noi UMANI.


    NB Guardando quella foto sopra di Biancone, provo pieta' per quell'essere vivente e vergogna per me come essere umano.

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Pierpaolo Pasolini
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ammazzato nel novembre del 1975

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