Ormai non v'è ombra di dubbio 72 discariche nella provincia di Taranto sono un prezzo troppo alto da pagare, lasciando da parte, per un attimo, cosa sta anche contribuendo, in termine di emergenza ambientale, il comparto industriale e della trasformazione dei prodotti energetici.
È ora di essere in tantissimi a dire basta, Grottaglie ha già dato con i due lotti della Ecolevante, il terzo lotto è fuori in tutti i sensi, al di la di tutto quello che potrebbero essere, come ce lo auguriamo, le questioni sul tappeto come la conduttura dell'acquedotto, santuario, casa disabili e insediamenti abitativi.
Basta! non siamo la terra di conquista, se rifiuti dobbiamo accettare devo essere i nostri, esclusivamente i nostri, non si può pensare di fare imprenditoria e creazioni di posti lavoro altrove e a noi la "monnezza", NO! non ci stiamo, dobbiamo dire basta in tutti i modi.
Vogliono intimidirci con querele e sanzioni, non andranno lontano, perché tutto questo è poggiato sul falso e la menzogna creata ad arte per distrarre l'opinione pubblica dal vero problema, che è l'emergenza ambientale, non possiamo permettere che la nostra provincia, per un piatto di lenticchie, diventi una seconda Campania dove ci si ammala di tumore con una frequenza da far tremare i polsi.
Anche a costo di bilanci in rosso nei palazzi di città, attività culturali ridotte a zero, squadre di calcio bandite, dobbiamo avere noi cittadini e chi ci amministra il coraggio di dire NO! perché DEVE essere fatto salvo il diritto alla salute che passa necessariamente da un ambiente sano e controllato, noi vogliamo prospettive di vita sana per i nostri figli.
Quindi signor Settanni o chi per lei, ci dispiace di interrompere i suoi megalomani progetti imprenditoriali concentrati nel nostro territorio, ma noi siamo gente che sa rinunciare ai benefici superflui, in quanto siamo stati educati in linea con questo motto:
"Picca pane e picca pater noster"; traduco, poco pane e poco padre nostro.
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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis