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martedì 19 aprile 2011

San Raffaele habemus interrogazione scritta dal consigliere regionale Maniglio

foto Corriere del Giorno: Verzè, Vendola e Pelillo
di Nino Sangerardi 
Habemus interrogazione urgente a risposta scritta. 
Oggetto: il mega ospedale da costruire a Taranto. Firmata da Antonio Maniglio (PD), vicepresidente del Consiglio regionale e inviata al presidente Onofrio Introna  (Sel) il quale chiederà lumi e notizie al Governatore Nichi Vendola (Sel) ideatore e sottoscrittore, con don Luigi Maria Verzè, del contratto per realizzare il nosocomio tarantino. L'atto politico di Maniglio è interessante per due motivi.

a) è la prima e unica interrogazione consiliare sul San Raffaele del Mediterraneo, a fronte dell'Accordo siglato il 30 novembre 2009 presso la sala Giunta (fabbricata nell'Era di Benito Mussolini e del Ministro dei Lavori Pubblici, podestà Araldo di Crollalanza, si trova a Bari Lungomare Nazario Sauro) da Regione Puglia, Fondazione San Raffaele Centro Monte Tabor di Milano,Comune di Taranto e ASL Ta;
b) trattasi di un esponente della maggioranza politica che da circa 6 anni gestisce la Regione, il cui partito ha nominato l'assessore regionale al Bilancio nella persona di Michele Pelillo avvocato di Taranto, entusiasta e convinto sostenitore dell'operazione San Raffaele del Mediterraneo: comunque, la posa della prima pietra del nuovo ospedale è stata rinviata perben due volte.
Il consigliere Maniglio che cosa chiede a Vendola e Introna? Vediamo. Premesso che " ... il San Raffaele di Don Verzè versa in una grave situazione debitoria, che i debiti verso i fornitori, in base ai dati riportati dalla stampa, ammontano a oltre 500 milioni di euro e che per trovare un accordo con gli stessi sarà necessario fare un accordo in Tribunale; considerato che la Regione Puglia ha destinato 310 milioni di euro alla Fondazione San Raffaele, che l'intervento per il solo ospedale è di 210 milioni di euro e che il 49% è a carico della Fondazione San Raffaele, interroga il presidente della Giunta regionale per sapere: se non ritiene opportuno acquisire direttamete ogni notizia riguardante la situazione della Fondazione San Raffaele, se la stessa Fondazione è nelle condizioni di mantenere gli impegni assunti con la Regione, se i 60 milioni di euro anticipati dalla Regione sono stati effettivamente erogati al San Raffaele e se gli stessi sono stati già impegnati".
I presidenti Introna e Vendola, soprattutto quest'ultimo così loquace nelle interviste-affabulazioni televisive senza vere domande,squarceranno il silenzio assordante che da molti mesi avvolge il sogno politico e sanitario chiamato San Raffaele del Mediterraneo? Sul punto si vocifera che finanche tra le maestranze operanti nell'obitorio dell'ospedale Giuseppe Moscati della Città dei Due Mari prevalgono idee di sano scetticismo jonico.

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