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venerdì 28 settembre 2012

Una giornata straordinaria a Parigi



Ci sono diversi modi di fare il turista e  visitare una città e tutti questi modi sono onorevoli e rispecchiano la nostra personalità e il nostro modo di essere ed agire. Immaginate un po’ che a Parigi, (“la villelumiere”), dopo essersi recato  al Louvre, a Versailles, alla torre Eiffel, a tutti i luoghi noti, tra tutti gli strani e strampalati  tipi di turisti c’è anche quello che va, persino, a visitare un…cimitero, quello di Pere –Lachaise, situato nel XX arrondissement.E' difficile vederlo come un semplice cimitero. Anche l'atteggiamento dei  suoi visitatori, quasi due milioni ogni anno, è più quella di chi va  in un posto dove si incontreranno vecchi amici che si erano persi di vista e che ricordano loro qualcuno o qualcosa.
Del resto, come non considerare vecchi amici gli artisti  e i personaggi che hanno accompagnato la vita di milioni di uomini e donne, anche se pochissimi hanno avuto la possibilità di incontrarli di persona: Chopin, Balzac, Oscar Wilde, Jim Morrison, Marcel Proust, Sarah Bernhardt ,Yves Montand, Edith Piaf, Maria Callas ,Amedeo Modigliani, ecc. Una visita al Père-Lachaise è molto interessante e può davvero valere la pena passeggiare fra tombe e sepolcri dall'immenso valore artistico, oltre che storico, molti dei quali veramente caratteristici, in particolare quelli in stile neogotico; non si contano, inoltre, le bizzarrie architettoniche che caratterizzano alcune tombe, con decorazioni modellate a forma di colonna, di stele, di anfore ecc., quasi preziosi elementi di contatto tra il terreno e l'aldilà.
Una visita romantica e mistica che, certamente, aiuta a riflettere e questo e’ gia’ molto, visti i tempi che corrono!
E, dopo aver visto  le tante tombe dei tanti personaggi, mi  fermo estasiato, forse un po’ commosso, forse un po’ intimorito davanti a quella dei due amanti la cui storia amorosa è diventata il “cammino alla conversione”:Abelardo ed Eloisa. Ed allora giunge in mio  soccorso la magicità del Medioevo, dei suoi guerrieri,dei suoi Papi,dei suoi imperatori,del suo “popolo minuto e grasso”, dei suoi castelli e dei suoi santi. E la Storia documentale non basta se non viene complementarizzata dalla fantasia e dall’irrazionalita’. Un grande amore,sullo sfondo del XII secolo, raccontato dagli stessi protagonisti, tra un affermato e maturo maestro di filosofia ed una delle donne più  colte e belle della sua età, legati dal destino della buona e cattiva sorte, tra il cielo e la terra, tra la carne e lo spirito:
“Sospiro per ciò che non ho potuto avere, invece di dolermi per ciò che ho commesso-scrive Abelardo - Ciò che facemmo, i luoghi e i momenti in cui lo facemmo, tutto questo è così infisso nel mio animo, insieme alla tua immagine, che ancora adesso mi comporto come se fossi con te. Nemmeno dormendo questi ricordi mi danno tregua. A volte un movimento del mio corpo, o una parola inaspettata, che non riesco a trattenere, rivelano i pensieri del mio animo”. 

Pietro Abelardo, famosissimo, incontrò la diciassettenne allieva  Eloisa e ne divenne il tutore, quando già era alla soglia dei quarant'anni. Tra i due si originò una passione avvolgente e imprevedibile. A detta dello stesso Abelardo, fu la lettura di testi amorosi, svolta insieme, che contribuì a instaurare il clima che facilitò l'avvicinamento. Così come nel caso di Paolo e Francesca, che ritrovatosi a leggere di amori mitologici sentirono a un certo punto la passione che germogliava nei loro cuori.”Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante…”
L'amore fu imprevedibile, e inarrestabile. La sorte,l’ineluttabile fato,  li voleva però distanti e separati.
Si sposarono in segreto, in quanto il matrimonio avrebbe costituito un grande intralcio alla carriera di Abelardo.
La loro unione doveva restare segreta, ma lo zio di Eloisa, a cui è stata data la giovane in affidamento, tradisce il segreto. Si riversano tutti i parenti della ragazza contro Abelardo. Nell'impossibilità di separarli definitivamente, ordiscono un piano tremendo, che ponga un definitivo ostacolo al loro ricongiungimento.
Corrompono un servo dell'uomo, e mentre questi dorme, accedono alla sua camera per compiere un misfatto che passerà alla storia. Ossia, lo castrano.
Ma Eloisa ed Abelardo sono destinati a stare insieme, e così resteranno per il resto dei loro giorni, sebbene in una forma diversa da quella del comune rapporto tra amanti. Solidificata la loro passione, vivono l'uno accanto all'altra come due teneri amanti, lei nella veste di suora e lui di uomo di lettere. La cultura rende tutto piu’ intrigante e sensuale:
«Col pretesto delle lezioni ci abbandonammo completamente all'amore, lo studio delle lettere ci offriva quegli angoli segreti che la passione predilige. Aperti i libri, le parole si affannavano di più intorno ad argomenti d'amore che di studio, erano più numerosi i baci che le frasi; la mano correva più spesso al seno che ai libri... il nostro desiderio non trascurò nessun aspetto dell'amore, ogni volta che la nostra passione poté inventare qualcosa di insolito, subito lo provammo, e quanto più eravamo inesperti in questi piaceri tanto più ardentemente ci dedicavamo a essi senza stancarci».Ed Eloisa di rimando:«Al mio signore, anzi padre, al mio sposo anzi fratello, la sua serva o piuttosto figlia, la sua sposa o meglio sorella... ti ho amato di un amore sconfinato... mi è sempre stato più dolce il nome di amica e quello di amante o prostituta, il mio cuore non era con me ma con te».

“Solo tu hai il potere di rendermi triste o donarmi gioia e conforto.
Il mio amore ha raggiunto tali vette di follia
che rubò a se stesso ciò che più agognava…
Ad un tuo cenno, subito cambiai il mio abito e i miei pensieri,
per dimostrarti che sei tu l'unico padrone
del mio corpo e della mia volontà.”

“Tutti si precipitavano a vederti quando apparivi in pubblico
e le donne ti seguivano con gli occhi voltando indietro il capo
quando ti incrociavano per la via [...]
Quale regina, quale donna potente
non invidiava le mie gioie e il mio letto?
Avevi due cose in particolare che ti rendevano subito caro:
la grazia della tua poesia e il fascino delle tue canzoni,
talenti davvero rari per un filosofo quale tu eri [...]
Eri giovane, bello, intelligente”

“In una parola, cerchiamo l’amore nell’amore”

Oggi, nella quiete del cimitero parigino , i due amanti riposano insieme per l’eternita’ e contro il tempo che fugge. Una leggenda racconta che, quando nel 1164 il corpo di Eloisa fu calato nella tomba accanto a quello dell’amato sposo morto vent’anni prima, lui aprisse le braccia per accogliere e cingere quel corpo tanto atteso “Ed aspettarti per un abbraccio definitivo ed eterno fino al giorno del giudizio divino”. L’ombra e la dolcezza di un albero amico proteggono il loro sepolcro,con un manto di foglie e sembrano raccontarmi  le note dolorose e intense della più grande storia d’amore del Medioevo, una storia che ha i toni drammatici e foschi di una tragedia shakespeariana, ma allo stesso tempo la dolcezza lirica (sentimento) e la commozione che solo un amore incondizionato e assoluto può sprigionare.Una storia d’amore da conoscere, da rispettare e da conservare, come esempio  e come simbolo della forza cui ogni uomo e ogni donna può tendere quando pervasi da quel sentimento  che invade a tal punto l’anima da dimenticare se stessi e le proprie necessità pur di poter continuare a condividere almeno spiritualmente la passione amorosa.
E dopo questa immersione nelle immortali e perenni acque dell’amore,della passione e della Storia, quasi purificato dalla visione celestiale dei due volti di marmo immobili e sorridenti di fronte alle mortali miserie umane,  riprendo il mio cammino alla ricerca di chissa’ cosa ed esco dal Cimitero. 
Fuori, mi sembra di aver sognato!

NB:   E pensare che c’e ancora chi si ostina a considerare il Medioevo come un eta’ buia!







1 commento:

  1. Quando si scrive così bene bisogna fare solo i complimenti.Se un giorno andrò a Parigi mi ha convinto a visitare questo cimitero.
    Grazie.

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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ammazzato nel novembre del 1975

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