"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
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I link che non annoiano
LIBERTÀ DI PENSIERO
"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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EINSTEIN DICEVA SPESSO
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
si. che non hanno internet
RispondiEliminaPotevano inviarla a Livù.
RispondiEliminao perché tu sei un riferimento tangibile, con nome cognome ed indirizzo di casa.
RispondiEliminaQuando avevi un giornale c'era anche l'indirizzo della redazione che era aperta fisicamente a tutti.
La redazione di Zoom era aperta anche ai farisei che molto spesso oggi si nascondono dietro l'anonimato sputando veleno in quanto in preda a crisi livoriche di invidia.
RispondiEliminaNon sono un giornalista, sono un'operatore sanitario che lavora e conosce queste realtà, ed ahimè, purtroppo, una percentuale di "parenti" hanno un modus operandi simile a quello descritto da livu', scaricano materialmente, affettivamente, economicamente i loro cari, per fortuna sono la minoranza, ma esistono.....
RispondiEliminaAllora vengo chiamato in causa. Prontamente e legittimamente rispondo. Quando ho visto questo post e la lettera consegnata anonimamente nella buca di Lilli D'Amicis, mi sono completamente sganasciato dalle risate. Queste trovate alla Alfred Hitchcock per tener su viva la polemica = Livù non è giornalismo mentre quelli sì che erano tempi, mi fanno morire dal ridere in questo paese che ormai nulla ha da invidiare a Springfield e ai suoi amati Simpson (vedi storia del Gallo nel quartiere delle ceramiche). Livù non è una setta e nemmeno un giornale morto e sepolto come Zoom, nonostante le celebrazioni che in confronto quelle del '68 impallidiscono. Livù ha una sua e-mail: redazione@livumagazine.com e numeri di telefono. La signora anonima avrebbe sicuramente avuto spazio sul prossimo numero tra i feedback. Per rispondere al pezzo in questione poi...tutto quello che ho scritto è nato dalla conversazione con gli anziani quella sera e nessuno, ne quantomeno me generalizza su tutti e i relativi parenti. Ognuno ha la sua storia. La "signora" avrebbe avuto tutto lo spazio che merita anche senza questa messa in scena e marchingegno giallo. Siamo abituati sempre a metterci in discussione sia sul web che faccia a faccia. Sbagliamo anche noi a volte, ma lasciatemi sfogare come canta Pappalardo: queste genialate non l'avrei mai pensate. Eh si il giornalismo è ben altra cosa. Saluti.
RispondiEliminaAncora..!
RispondiEliminaMa è mai possibile che non si riesca a fare dei ragionamenti senza malignità e veleni.
Ma secondo voi mi dovrei prendere tutto il fastidio di scrivermi una lettera.
Ma fatemi il piacere!
Francesco ti credevo più intelligente ma vedo che ti fai trascinare in queste stupide polemiche del giornale migliore e quello peggiore, rasserenati anche per me zoom è una questione chiusa, non è assolutamente in competizione con nessuno, e chiedo scusa se sono un riferimento per qualcuno, la prossima volta, quando mi arriva qualcosa, ve la giro direttamente, così non vi rinzelate e non fate sangue marcio.
Nessuno vuole scalfire la vostra ascesa, RASSERENATEVI ripeto, avete i mezzi per andare avanti.
Buon lavoro
ps: grazie per avermi paragonato ad Alfred Hitchcock sono lusingata.
Lo dici tu. Aspetta a parlare e preparati a morderti la lingua gentilissimo anonimo/a
RispondiEliminasono l'operatore sanitario che ha postato il commento, mi aspettavo che qualche parente replicasse al mio commento, invece nulla, anche perchè tutti hanno capito come è andata la storia....
RispondiEliminami meraviglio di lei deali che pubblica una lettera anonima???!!!!
Gentile operatore sanitario, purtroppo in questo blog, come un po' in molti altri blogs non si riesce ad aprire un dibattito serio, tutti contro tutti e amen.
RispondiEliminaCiò che tu hai rilevato è vero e forse da addetto ai lavori ne hai più diretta esperienza, ma ti posso dire che purtroppo ci sono casi di anziani che richiedono il ricovero nelle case protette perché in famiglia ci sono enormi difficoltà.
Io i miei vecchi non li chiuderei mai in un ospizio, ma lo dico ora che stanno invecchiando senza problemi sanitari seri, non so domani cosa potrebbe accadere se impossibilitati ad assisterli.
Ora dico no in assoluto e li voglio qui vicino a me con la loro saggezza, la loro dolcezza e con il loro affetto.
Ma non mi sento di biasimare chi invece sceglie la via dell'ospizio.
HA RAGIONE, IL FATTO CHE ANCHE QUANDO NON NECESSITA UN'ASSISTENZA SANITARIA CONTINUATIVA VENGONO PARCHEGGIATI. LASCIAMOLI A CASA NELLA LORO STORIA, NEL PROPRIO VISSUTO EMOTIVO,, AFFETTIVO, DIAMOGLI LA DIGNITA' E L'IMPORTANZA CHE CIVILTA' ANTICHE ATTRIBUIVANO LORO... GLI ANZIANI MUIONO DI SOLITUTINE....
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