Complice la luna e uno scenario da favola ed ecco a voi il nuovo Teatro di Fantiano. Spalti completi fino a contenere oltre 2 mila persone, è stata una serata bella ed accattivante grazie anche ad uno spettacolo di grande valore artistico quello della "Sinfonia per la taranta" dalla direzione artistica di Ambrogio Sparagna e del bravissimo coreografo e regista Micha Van Hoecke e i suoi splendidi danzatori dell'Ensemble.
Non c'è dubbio la serata si è svolta in uno scenario da favola dotato da uno sfondo più che naturale delle cave e la luna collocata al punto giusto, come se fosse parte di una scenografia pensata da un grande scenografo.
Invece la natura è stata protagonista assoluta, anche se l'impianto creato dall'uomo ha utilizzato grandi quantità di cemento, però, bisogna riconoscere. sapientemente occultato con un impianto architettonico dal fascino discreto ma coinvolgente. Un proscenio dall'ampio spazio che ha dato la possibilità al coreografo e regista di espandere le coreografie in un gioco ampio e coinvolgente sotto le note di una taranta fuori dai canoni convenzionali.
Uno spettacolo da dieci e lode che ha entusiasmato un pubblico attento e rapito, non c'è che dire un'ottimo principiare di una struttura che ci si augura vada in mano esperte e professionali per essere proiettarla, come meriterebbe, alla ribalta nazionale.
Un plauso va all'assessore Ottavio Orlando che molto si è prodigato affinché questo progetto giungesse al traguardo.
Certo il tutto è ancora da perfezionare, ieri sera ha lasciato a desiderare molto la amplificazione, anche se la presentazione dell'attore Valerio Tambone, fatta senza amplificazione, ha dimostrato l'ottima acustica del teatro.
Quindi ancora molto da fare, viabilità e sicurezza da mettere a punto, ma nel complesso un 8 se lo meritano tutti coloro che hanno contributo alla buona riuscita del tutto.
Danzatore, coreografo, attore, regista Micha van Hoecke crede in un teatro totale, dove la danza si confonde con la musica, con il canto, con la recitazione per dare vita ad un’irripetibile opera d’arte. Nato a Bruxelles, il padre era un pittore belga, la madre una cantante russa e la zia materna, una ballerina.
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