Inserisco questo post che mi è giunto per e-mail, finché c'è stato il PRI io votavo sempre per questo partito e quindi condivido quanto segue.
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I partiti non fanno più politica! La si faceva nel '45, nel '48 e sin verso la fine degli anni Sessanta…. Oggi non è più così: i partiti hanno degenerato....I fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchina di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società, della gente; idee, ideali, programmi pochi o vaghi; sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contradditori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun apporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune…… I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal Governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la RaiTv, alcuni grandi giornali…. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se é utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi…. Molti italiani si accorgono benissimo del mercinomio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro é sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (ottenuti attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano di riceverne, o temono di non riceverne più.
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Queste sono parole di Berlinguer. Proviamo ad attualizzarle cercando di porle nella sfera politica di coloro che si dicono suoi eredi e ci accorgeremo quindi che c’è qualcosa che non quadra.
Personalmente mi auguro che Di Pietro continui a farsi partecipe delle volontà etiche e morali di La Malfa e di Berlinguer. Per fare questo dovrebbe limitare gli scontri personalistici, tenendo sempre più presente che l’attuale degrado della politica incide negativamente sul sociale e quindi sulla vita dei cittadini che sono il primo punto della moderna democrazia. Si ponga quindi quale sorta di medico che possa curare o lenire queste ferite, tenendo pur presente che sono quasi impossibili da guarire.
Ahhhhhhhh, votavi il PRI...ora capisco!
RispondiEliminaBravo! Cosa capisci?
RispondiEliminaHo detto votavo, non ho detto che ero iscritta.
Ognuno di noi ha avuto un credo politico quando la politica si nutriva di ideali.
Ho avuto l'onore e la fortuna di conoscere Spadolini e sentire dal vivo i suoi interventi per me è stato il massimo.
In particolare in una serata romana ho avuto l'onore di stringere anche la mano alla figlia di Benedetto Croce.
Erano gli anni '90