La sentenza è stata contestata dalla Giunta municipale, tra gli altri, sulla base di due principali motivi.
• Il sig. Michele Santoro, che ha agito in qualità di cittadino e non di Consigliere comunale, alterando la verità e travisando i fatti, ha sostenuto di essere stato direttamente danneggiato da provvedimenti, a suo dire, discriminanti, cioè favorevoli a certuno e dannosi per lui. Quando invece, il sig. Michele Santoro, contrariamente a quanto argomentato e recepito dal TAR (purtroppo senza nessuna puntuale verifica), non abita in una zona della Città riconosciuta come urbanisticamente degradata e non ha inoltrato domanda di partecipazione al Bando PIRP. Quindi non poteva essere incluso nel Piano e ottenere i previsti contributi alla ristrutturazione di immobili in proprietà, né tanto meno poteva subire qualsivoglia derivante nocumento.
• Così, partendo da tali non veritieri assunti, il sig. Michele Santoro ha invocato pure un inesistente conflitto di interesse a carico del Sindaco, ignorando che, una volta effettuata la separata e indipendente istruttoria da parte degli Uffici competenti, il Consiglio comunale ha approvato il PIRP “in blocco”, come provvedimento di ordine generale, senza alcuna particolare valutazione delle istanze, che, nella fattispecie, durante la seduta della civica Assemblea, non sono state né singolarmente illustrate né singolarmente esaminate.
Sugli ulteriori aspetti di natura prettamente tecnico-giuridica, relativi all’azione attivata dal sig. Michele Santoro, si esprimerà lo stesso Consiglio di Stato.
Queste le dichiarazioni del Sindaco, Raffaele Bagnardi.
“Mi sono di proposito estraniato dalla questione e volentieri mi sono sottratto alle innumerevoli provocazioni mediatiche, perché i cittadini e la magistratura possano liberamente giudicare nel merito, senza faziosi clamori né strumentali ingerenze”. “E’ comunque evidente che il sig. Michele Santoro è animato piuttosto da sentimenti di rivalsa personale e non di interesse sociale e, nel caso, per dirla chiaramente, si è inventato la guerra per fare l’eroe”. “Sicuramente il ricorso del Comune di Grottaglie al Consiglio di Stato ripristinerà la verità dei fatti e ci restituirà la giustizia amministrativa, sicché nessuno deve temere le paventate esclusioni dai finanziamenti o tanto meno deve credere ai pettegolezzi che profetizzano l’apertura di drammatici incombenti scenari”. “Certo sarebbe stato più saggio non arrivare a simili eccessi e risolvere queste semplici, forse banali, divergenze di vedute in modo più immediato”. “Ma quando la politica diventa partigianeria e si incattivisce, barricandosi dietro gli schieramenti e dimostrando acrimonia individuale, allora nessuna ragione conta e prevale solo il rancore”. “E di ciò si è fatto negativo e isolato protagonista il Consigliere comunale Santoro, che per consumare una sua malcelata vendetta elettorale non ha esitato a colpire una intera collettività”.
Adesso va a finier che sono più "autorevoli" le sciocchezze che dice la giunta comunale di Grottaglie per difendere l'indifendibile e sfacciato conflitto di interessi del Sindaco, piuttosto che ciò che è scritto in una sentenza emess in nome del popolo italiano! Ma va!
RispondiEliminaE poi, ma vi rendete conto che questo Sindaco non ha nemmeno il pudore di scusrasi con la cittadinanza per aver votao a favore di una delibea con la quale si disponeva anche di dare denaro pubblico a fondo erduto a favore della sorella?!
Beh anonimo non sempre la Giustizia va a braccetto con la logica e il buon senso e accade, cosi', che una sentenza anzichè dare ragione al danneggiato dia ragione a chi il danno lo ha, invece, causato. La storia è piena di errori giudiziari. Ma questo lo dico in senso lato, in senso generale e assolutamente a prescindere dal caso specifico.
RispondiEliminaIn quanto al caso specifico per me, che seguo queste cose "da fuori", ovvero attenendomi a cio' che leggo che è l'unica mia fonte di informazione per quanto riguarda questa vicenda, mi pare di capire si dica che il consigliere Michele Santoro abbia agito non già per tutelare un interesse sociale della collettività intera ma per rivalersi di un "rifiuto" ad una sua personale richiesta.
Resta da vedere se ha fatto ricorso al TAR a titolo personale o in qualità di consigliere comunale e/o a nome della coalizione che rappresenta. Perchè nel primo caso credo che il Santoro come qualunque cittadino che, a torto o a ragione, si senta leso in un suo diritto avesse la facoltà di presentare ricorso. Diversa la questione se ha usato la coalizione e/o la sua carica di consigliere per difendere un suo interesse privato. Questo, perdonatemi, ma non l'ho ancora capito quindi se qualcuno volesse rendermi edotta gliene sarei grata.
In quanto agli eventuali conflitti di interesse del sindaco o di qualunque altro amministratore io mi chiedo... Non sarà stato certo il voto del sindaco a far la differenza no? E non credo neppure che il sindaco sia talmente sprovveduto da non aver pensato ad una simile eventualità, considerato anche che, qualche anno fa, accadde un caso analogo con tanto di titoloni sui giornali, questa volta protagonista un assessore che non si era allontanato dall'aula al momento di votare.
Quello che però io, da cittadina ignorante di queste dinamiche, mi chiedo è questo....PERCHE' APPELLARSI ALLA FORMA QUANDO CIO' CHE ANDREBBE RIVEDUTA è LA SOSTANZA?
Per giustizia sociale e per etica e per garantire la trasparenza di ogni atto amministrativo chi ha vincoli di parentela e/o di amicizia che vada oltre la conoscenza casuale con un ammministratore, sia esso sindaco vicesindaco consigliere o assessore o che ricopra qualunque altra carica istituzionale, non dovrebbe beneficiare di alcunchè finchè il suo amico/parente ricopre una carica pubblica.
Ma questa è logica e buon senso e come si diceva in apertura di post, quasi mai la logica e il buon senso vanno a braccetto con la Giustizia.
Infatti...fateci caso.... quando per logica e buon senso sei certo di aver ragione... quello è il momento buono che tutti ti danno torto :-)
Come Anna, conosco le cose solo per quello che ho letto, il che non è base sufficiente per esprimere un giudizio ponderato.
RispondiEliminaE come Anna esprimo le stesse perplessità.
Vale comunque dire che l'atto "incriminato" non era relativo solo ad un eventuale beneficio della sorella del sindaco ma abbracciava una ampia zona del paese in cui, tra tante altre, ricadeva l'immobile della suddetta.
uno di forza italia che si rivolge alla giustizia contro i conflitti di interesse.
RispondiEliminama in quale paese balordo viviamo?
Su tutto il resto, come dice carlo, conoscendo la vicenda solo da cio' che ho letto, non ho basi sufficienti per esprimere un giudizio ponderato, ma di una cosa sono certa.
RispondiEliminaIL PROBLEMA DI BASE NON E' LA FORMA MA LA SOSTANZA. E RIBADISCO QUANTO SOPRA DETTO NEL PRECEDENTE POST.
Per giustizia sociale e per etica e per garantire la trasparenza di ogni atto amministrativo chi ha vincoli di parentela e/o di amicizia che vada oltre la conoscenza casuale con un ammministratore, sia esso sindaco vicesindaco consigliere o assessore o che ricopra qualunque altra carica istituzionale, non dovrebbe beneficiare di alcunchè finchè il suo amico/parente ricopre una carica pubblica.
amico parente e anche se stesso.
RispondiEliminacosa aspettano a commissariare il comune di grottaglie?
RispondiEliminaquesti amministratori si distinguono per malpractise del bene pubblico, dei cittadini, e non aggiungerei altro.
Mavi endete conto che questo Sindaco non si vergogna nemmeno di aver votato a favore di una delibera con la quale, tra le altre cose, i disponeva di finanziamenti ad persona, e tra queste persone, anche la di lui sorella, per una somma di € 28.600?! Ma secndo voi, abbiamo un Sindaco normale?! Uno che non ha questo pudore, secondo voi è normale?!
RispondiEliminae i consiglieri che hanno votato a favore?
RispondiEliminalilli, come ha votato italia dei valori?
ti rendi conto dello schifo? tu predichi bene e il tuo consigliere vota come tu li dici di votare che schifo e poi hai il coraggio di parlare
Ma per l'IDV di Grottagle, non è quantomeno eticamente e politicamente riprovevole (se non prorio penalmente rilevante) votare a favore di una delibera con la quale, tra le altre cose, si finanzia con denaro pubblico a fondo perduto opere edilizie per la propria sorella?!
RispondiEliminaMi raccomando ma questo blog, che sostiene l'IDV di farlo sapere a Di Pietro!
E poi, perché questo Blog non ha riportato la notizia dell'annullamento del PIRP da parte del TAR per il cnflitto di interessi del Sindaco e poi pubblica un articolo che sembra perorare la posizione del Sindaco?!
Ci si spetta una posizione almeno più neutrale da parte di chi sostiente prima di tutto e sopra ogni cosa il rispetto della legge!
Ho l'impressione che più di qualche frequentatore anonimo di questo blog abbia problemi di comprensione quando legge.
RispondiEliminaRaccomando un controllo della vista e magari anche neurologico, potrebbe trattarsi di dislessia.
Il Sindaco ha sbagliato ed è fuor di dubbio, ma anche Santoro non ha brillato di intelligenza politica.
Tra tutti e due non saprei dire chi ha più a cuore la città.
Sono convinta che sarebbe ora di cambiare tutta la classe politica grottagliese, sono pochi quelli che io salverei e il guaio è che in questi anni non si è lavorato per il ricambio.
RispondiEliminaOrmai assistiamo solo a lotte fine a se stesse, senza un progetto politico, tutti parlano a schiovere, tutti si intendono di cultura, di ambiente e quant'altro serva a dar fiato alla bocca.
Tutte ruote scricchiolanti di un carro sgangherato che va a fatica.
Spesso si tratta di gente che è andata in sfortuna e non munge più dalle tette del Palazzo e quindi ha da ridire su tutto, sbrodolando cultura copia ed incolla.
Eh no cari animosi anonimi qui se si vuole il bene della nostra Grottaglie bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare, senza stare a guardare che fa l'altro e quindi cercare di abbatterlo, chi ha polvere spari e dimostri di avere gli attributi, ma per carità senza buttare il bambino con l'acqua sporca. Salviamo qualcosa, diamine!!!
L'atteggiamento del Sindaco, di totale menefreghismo per il rispetto della legge e delel regole più ovvie ed elementari nell'esercizio delle funzioni amministrative - atteggiamento ulteriormente aggravato dal fatto che non ha nemmeno dichiarato di aver commesso un errore - è da vero e proprio bullismo istituzionale!
RispondiEliminaNon so se vi rendete conto ma ci troviamo dnanzi a un fatto di una gravità inaudita, un fatto davvero senza precedenti nella storia politica e amministrativa grottagliese. Che incredibile sfacciataggine!
e l'italia dei valori sa fare solo questo?e tu che sai fare se non proponi nulla? solo a criticare
RispondiEliminae i consiglieri che hanno votato a favore?
RispondiEliminalilli, come ha votato italia dei valori?
ti rendi conto dello schifo? tu predichi bene e il tuo consigliere vota come tu li dici di votare che schifo e poi hai il coraggio di parlare
Calma e gesso, a suo tempo i nodi verranno al pettine. Statene certi non si può tirare a lungo la corda.
RispondiEliminaLa sottoscritta si schiererà sempre per il bene della città e non sarà mai barricadera, questo toglietevelo dalla testa, l'era delle barricate è tramontata per sua inutilità.
l'Idv lavorerà per meriti e non per ideologia.