Che ora è ?

mercoledì 16 marzo 2016

Il mondo su tre mele...



 Tre mele hanno cambiato il mondo: la mela di Eva, la mela di Newton e quella di Steve Jobs.Ora, se per la prima è una questione biblica e la seconda,forse, solo un aneddoto quasi leggendario, la terza mela, la nostra Apple, ha mutato il mondo proprio sotto i nostri occhi e di questo noi siamo testimoni oculari anche se, forse, non ce ne rendiamo pienamente conto.Troppo noto il racconto del peccato originale perche’ posso dilungarmi:l’uomo ad un certo punto, anziché partecipare alla musica del gran concerto sinfonico del creato se ne è staccato, diventando un osservatore esterno. Non una banale disobbedienza, quindi, ma peccato originario compiuto su suggerimento del serpente-demonio, per imparare a distinguere il bene dal male non più secondo i comandamenti divini e così,  diventare simili a Dio.Dio sommo bene permette si’ al diavolo di accostarsi all’umanità ma sa che gli eletti non cederanno ...
A tal proposito qualcuno ha scritto:” La mela era il frutto del sapere e il sapere soddisfa l'ego. Mangiarla e, cioè sapere, voleva dire perdere l'innocenza. Adamo ed Eva prima vivevano come bambini, in un paradiso di meraviglie. Il sapere uccide lo stupore, il mistero, il divino, la poesia, l'amore.La storia della mela la vive ogni bambino che perde la sua innocenza grazie al sapere”(sara’ forse cosi? Chissa’).   Curiosita’: la parola latina “malum” significa sia male che mela.
Nell’anno del Signore 1642  muore Galileo Galilei e nasce Isaac Newton. E’ una data storica per la scienza: se il primo è il fondatore della scienza moderna, il secondo può esserne considerato il re per l’importanza delle sue leggi, che ne costituiscono l’ossatura. La leggenda dice che ebbe l’illuminazione vedendo cadere una mela dall’albero: “Cos’è” si chiede, “che fa cadere la mela verso il basso invece che verso l’alto?”. Newton ci studia sopra e capisce che quello stesso tipo di forza fa muovere i pianeti intorno al sole.L’orbita di Saturno segue quindi le stesse leggi che regolano la caduta di un mela! Ecco dove sta la grandezza di Newton: con la teoria della gravitazione  aveva formulato delle leggi universali, valide cioè per la terra così come per il cosmo. Si tratterà della più grande rivoluzione da quando la scienza era stata fondata: la fisica terrestre di Galileo era stata unificata con quella celeste di Keplero. Adesso tutto l’universo, dalla mela fino a Saturno, poteva essere studiato grazie ai pochi, semplici principi espressi nelle sue leggi.Continuo a parlare di “leggenda”, anche se alcuni recenti documenti trovati in Inghiltera sembrano convalidare la realta’ dell’episodio descritto. Ancora oggi in tutto il mondo milioni di studenti -noi compresi al nostro tempo- studiano le leggi del gigante della scienza, identiche a come egli stesso le formulò, in perfetta solitudine, più di tre secoli fa, in una sperduta fattoria della campagna inglese.Abbiamo visto , abbiamo toccato, abbiamo usufruito delle tecnologie informatiche forse più avanzate messe a nostra disposizione ed ora quando pensiamo al lettore mp3, pensiamo all’Ipod; il cellulare dev’essere touch screen, deve avere le applicazioni più assurde e una grafica spettacolare; abbiamo il Machintosh, considerato il Nirvana da chiunque si occupi seriamente di grafica, un sistema operativo per cui non esistono virus, troppo complesso per programmarne uno e sperare. Steve Jobs era soltanto un uomo, con i suoi pregi e difetti, come tutti; un uomo che è stato amato ma forse anche odiato da tante persone. 

Gli uomini muoiono, le idee restano e continuano a cambiare il mondo.Pensiamo a quante novità ha apportato Jobs nelle nostre vite, pensiamo all’ambitissimo Ipad che ci contendiamo e che personalmente non ho ancora capito cosa possa fare più di un semplice portatile. Non c’è niente di sensazionale in lui, è limitativo, non puoi fare niente di più di quello che faresti con un computer, ma è relativamente piccolo e leggero, è appena nato, l’importante è averlo! Cos’ha di più l’Iphone 5 dell’edizione precedente? Sostanzialmente nulla di rilevante se lo si usasse solo per telefonare o al limite mandare messaggi. La questione è che il mondo Apple ha aperto le porte ad una visione diversa dei mezzi di comunicazione e della tecnologia. Non basta la normalità e neanche l’eccellenza, a quanto pare bisogna stupire sempre con effetti speciali.Questo  è Steve Jobs, una persona che ha superato le barriere ed è avanti anni luce per molti aspetti dal punto di vista commerciale. Noi però non possiamo giudicare l’uomo, né in bene né in male, perché non lo conosceremo mai: possiamo ammirare il suo lavoro, trovare geniali le sue idee e incrementare le rendite dei suoi eredi comprando solo articoli firmati Apple.La leggenda racconta di una società costruita da due giovani poco più che ventenni nel 1976 , con i soldi ricavati dalla vendita di un furgoncino Volkswagen. La storia di oggi descrive un colosso che vale 350 miliardi di dollari e che non è più solo un'azienda, ma quasi una 'religione' con milioni di 'devoti' oggi in lutto per la scomparsa di Steve Jobs. Il fondatore 'visionario', il guru, uno dei pochi miti di un settore - come quello dell'informatica - che brucia tutto a velocità impressionante. L'ultimo 'regalo' di Jobs al mondo si chiama iPad, arriva nel 2010 e apre - come appunto avevano fatto Macintosh, iPod, iPhone - un mercato assolutamente nuovo, nel quale gli altri sono costretti a inseguire. Nel frattempo il fondatore subisce un trapianto di fegato e poi è costretto a mettersi in congedo, e infine a dare le dimissioni. Oggi Apple è un colosso che potrebbe chiudere l'ultimo bilancio con vendite per oltre 80 miliardi, ha decine di migliaia di dipendenti ed è una 'filosofia' più che un marchio. Chissa’ perche’ ,infine, mi viene in mente un pensiero bellissimo di  Edward Burnett TYLOR  etnologo e antropologo inglese del XIX secolo, “incontrato” nella preparazione all’esame di Demologia all’Universita’:”il progresso del mondo e’ simile ad una vecchina che cammina su una strada piena di asperita’ e di ciottoli.Ella cade, si rialza, cade nuovamente…ma alla fine si rialza ed avanza seppur a fatica”.
N.B.Ci sono,naturalmente, altre”mele”, nella storia del mondo: quella che Paride dette a Venere,quella di Guglielmo Tell,quelle del giardino delle Esperidi,quella della casa discografica Apple Records dei Beatles ecc.Ma… questo e’ un altro discorso!



1 commento:

  1. Sono sempre la signora Piergianni,ckhe la legge sempre prof.Francescone lei dovrebbe essere il prossimo assessore alla cultura.dopo tante mezzecalzette ci vuole una persona di cultura come lei.Faccia sapere se si candiderà che la voto certo.Un saluto

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

Translate

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO
Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

Visualizzazioni ultima settimana

EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.