Che ora è ?

lunedì 30 marzo 2009

“I SENZA VERGOGNA” PRO SERENA

Come diceva Faber in una nota poesia “donare un sorriso rende felice il cuore, arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona” e questo i componenti della compagnia de “I Senza Vergogna” lo sanno bene. In effetti quando il teatro diventa strumento di solidarietà ogni mezzo e ogni sforzo compiuto nel raggiungere l’obiettivo diviene motivo di orgoglio. E se poi il fine riguarda una splendida stella di nome Serena, che stenta a brillare come tutte le stelle del mondo perché affetta da una brutta malattia che si chiama Encefalopatia Epilettica, la fierezza sta proprio nel regalare a questa bimba la speranza di poter sorridere come tutti i bambini del mondo.

“I Senza Vergogna” partecipano, infatti, alla gara di solidarietà partita da qualche tempo a Grottaglie in favore di questa splendida bimba, per darle la possibilità di essere sottoposta ad una serie di cure negli Stati Uniti d’America.

Dopo gli spettacoli del 26 febbraio, “I Senza Vergogna” tornano a calcare il palcoscenico per raccogliere fondi da devolvere in favore di Serena. Questa volta, però, usciranno dalle mura cittadine per esibirsi al Teatro Comunale di Ceglie Messapica (BR) domenica prossima 29 marzo alle ore 18,00. Ancora una volta si registra il tutto esaurito, ancora una volta lo scopo ha richiamato tanta gente che sicuramente vede ne “I Senza Vergogna” sicuro tramite per fare beneficenza.

Non ci resta che ringraziare tutti coloro che sono intervenuti (e che interverranno in futuro) e dare appuntamento al prossimo, probabile, spettacolo che si terrà ad aprile presso il Cinema Teatro Italia di Francavilla Fontana (BR) sempre con lo scopo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza in favore della piccola Serena.

Per maggiori informazioni sulla Compagnia si può visitare
il Blog: www.compagniaisenzavergogna.splinder.com
Filomena Fornaro

domenica 29 marzo 2009

Da GIR mi è piaciuto questo commento scritto da un certo Renato

Ma smettila Santoro Luciano a dire BARBAGGIANATE. Cosa credi che con quattro parole "invita il Presidente della Provincia Gianni Florido e il Sindaco di Grottaglie Raffaele Bagnardi a fare tutto il possibile per riconvocare a breve un tavolo istituzionale che veda coinvolti azienda e sindacati". Non è così che si fa politica. Non è così che si spiegano le cose. Non è così che si invitano le persone a fare quello che tu non sai fare.
Quando ti renderai conto che non avrai necessità di nessuno, allora potrai ben dire che stai incominciando a fare politica, perchè solo allora gli altri politici ti ascolterenno e avranno capito che hanno di fronte un politico e non una persona che ha bisogno di altri.
Devi innanzitutto spiegare come veramente stanno le cose in casa Alenia e poi dire la tua. Devi muoverti da solo e non con l'aito degli altri. Ti do una mano: quando si affrontano certi problemi più grande di te ... devi prima conoscere bene la situazione e con questo ti invito a studiare bene il caso Alenia e del perchè arrivano da altre regioni. Non devi dire che noi possiamo fare quello che sanno fare gli altri. Qui non si parla di politica che dici e non dici, qui stiamo parlanodo di persone che sono preparate forse più di quelli che volete tutelare. Io non sono per il clientelismo ma sono per un lavoro di capacità e se uno non ha le capacità di farle, allora deve essere cosciente e dire a se stesso "è giusto che ci sia qualcun altro al posto mio". Comunque per capire il caso Alenia sarebbe giusto sapere dai grandi vertici "ALENIA" come stanno le cose e poi aprire un tavolo istituzionale. Diciamocela tutta se vogliamo, Alenia ha bisogno di gente valida, di gente che abbia una certa esperienza, di persone che hanno studiato in funzione di quel tipo di lavoro. Non so se tu caro Santoro ricordi i tre grottagliesi messi fuori dall'Alenia. Bene io me lo ricordo. Sono tre persone preparate che hanno lavorato per anni in quel settore e sicuramente sono persone che possono dire di non aver rivali. Cosa hai fatto per loro? Parole buttate al vento, parole da politico, ossia vedremo cosa possiamo fare ma intanyo non era il tuo .... quello che stava in ballo. Oggi ti affacci con queste osservazioni, forse dovute per la prossima canditatura alle provinciali? Fatti un esame di coscenza e poi parla.

Convocati due Consigli comunali, il primo domani

giovedì 26 marzo 2009

Una comunità in festa per Francesco Santoro ordinato Sacerdote




È il classico bravo ragazzo, figlio di gente umile e dignitosa, passato attraverso la sofferenza familiare che poi grazie alla vicinanza di grandi maestri di vita è sfociata in una grande e profonda vocazione religiosa.
Don Francesco ieri sera in un discorso semplice e pieno d'amore per tutti coloro che per 24 anni gli sono stati vicino ha conquistato l'intera platea che la chiesa del Carmine non è riuscita a contenere, tanto che è stato necessario allestire un maxi schermo nel salone della catechesi, dove altrettanti fedeli hanno assistito alla Consacrazione di questo giovane grottagliese.
In prima fila i suoi genitori, che per l'occasione si sono riuniti e la sua giovanissima sorella, per la sua famiglia ha avuto parole di grande affetto e non sono mancati gli accenni alla sofferenza di un giovane figlio di fronte alla crisi coniugale dei suoi genitori e di come la vita di parrocchia prima e il seminario di Molfetta poi siano stati balsamo per la sua anima e forieri della sua bella vocazione.
In prima fila ad assistere alla solenne cerimonia c'erano i disabili suoi amici e suo punto debole, per i quali è disposto a scalare le montagne per portare loro beneficio.
Auguri Don Francesco, con i tuoi 24 anni e la tua bella e grande vocazione hai portato grande luce in un momento dove tutto è negativo e sconfortante.
Lilli Ch. D'Amicis

mercoledì 25 marzo 2009

Sempre più animali abbandonati dai loro bestiali padroni

Un fenomeno in crescita, che non accenna a regredire. Ogni anno in tutta Italia vengono abbandonati centinaia di migliaia di animali domestici. L'animale viene considerato alla stregua di un oggetto o di un giocattolo di cui ci si può disfare in qualunque momento.

L'abbandono è fonte di numerosi problemi. L'animale lasciato solo non è abituato a procacciarsi il cibo e spesso muore di fame e di sete. Alcuni animali, abbandonati perché vecchi o già malati, non hanno alcuna possibilità di riuscire a sopravvivere. A questo si aggiunge il trauma psicologico dell'essere stati abbandonati. Gli animali lasciati ai bordi di una strada possono causare incidenti automobilistici.
Quelli abbandonati in zone boschive o isolate, entrano in competizione con la fauna già presente.
Un altro problema è quello relativo alla diffusione di malattie infettive, col rischio di epidemie per l'uomo e la fauna selvatica.

La Legge n° 281 del 1991 stabilisce che né i cani detenuti nei canili, né quelli randagi possano più essere soppressi né ceduti a laboratori di vivisezione. Inoltre prevede l'istituzione dell'anagrafe canina che tramite un tatuaggio indolore collega ogni cane al proprietario. Con questa legge si decreta, per la prima volta in Italia, che l'abbandono di un animale costituisce un reato punibile con sanzioni penali. Il drammatico caso di Scicli,come scrive Valeria Rossi, dove un branco di cani randagi denutriti e inselvatichiti ha ucciso un bambino, riporta in auge il tema del randagismo e quello della presunta "pericolosità" dei cani.
In questi giorni si è sentito dire di tutto e di più: abbattiamoli tutti, diamo mandato ai cacciatori perché sparino a tutti i randagi...e chi più ne ha (di bestialità), più ne metta.
D´altronde si sono sentite dire le stesse cose sui rumeni accusati di aver stuprato la quattordicenne di Roma... salvo scoprire, poi, che non erano stati loro. Ma queste son sottigliezze, no?
Come ormai dovrebbero sapere anche i polli, il "cane killer" per nascita, per DNA, per razza non esiste.
Abbiamo avuto ordinanze idiote che mettevano al bando intere razze... e poi si scopre che se ne metti assieme in numero sufficiente, anche i bastardini di meno di dieci chili possono uccidere.
E´ quantomeno improbabile che in questo caso "tutto" il branco abbia aggredito il bambino o la turista: l´hanno fatto sicuramente alcuni di quei cani che adesso sono stati tutti catturati e sono a rischio di soppressione.
Domanda: perché?
Questi cani hanno agito spinti dalla fame. Questi cani hanno inseguito e sbranato quel povero bambino che, lasciato (colpevolmente, dispiace dirlo) libero di gironzolare da solo in una zona in cui tutti sapevano che si aggirava questo branco, vedendosi arrivare contro un sacco di cani ha fatto esattamente quello che fa una preda: è scappato via, presumibilmente urlando.
Ora, chiariamo una cosa: il cane è un cane, non un uomo.
Un cane NON SA che cos´è un bambino, a meno che gli uomini che si prendono cura di lui non glielo spieghino, ovvero non lo educhino a conoscere e a rispettare i bambini.
Questi poveri bastardini inselvatichiti hanno mai avuto una famiglia capace di educarli e di socializzarli? Ovviamente no.
Hanno mai avuto un umano che si prendesse cura di loro? No. Hanno avuto, semmai, un bastardo a due zampe che si è intascato soldi dal Comune per poi lasciare i cani al loro destino.
Il cane è un cane: un animale predatore, che caccia per mangiare.
E´ diventato "il miglior amico dell´uomo" quando l´uomo ha cominciato a nutrirlo in cambio dei suoi servigi: ma se l´uomo non lo nutre, se l´uomo non si prende cura di lui, se l´uomo lo abbandona, il cane torna ad essere quello che è nel suo DNA. Un carnivoro predatore.
E´ colpa sua? Direi proprio di no. Lui è fatto così, è la sua natura, non può farci nulla. Per di più il cane non ha un senso morale: non sa che uccidere "è una brutta cosa".
Non lo fa mai per gioco o per divertimento, come l´uomo: ma lo fa per sopravvivere, se nessuno pensa a sfamarlo in modo diverso. Gli unici che usano violenza senza motivo, lo ribadisco ancora una volta, sono gli umani.
SE il mondo umano fosse fatto di persone intelligenti e responsabili, che educano i propri cani (e già che ci siamo, anche i propri figli), che non abbandonano i cani, che non fanno cucciolate tanto per passare il tempo e così via, i cani killer non esisterebbero.
Ora è troppo comodo dire "ammazziamo il branco", mentre lasciamo liberi e giocondi i veri responsabili.
E´ una cosa indegna di un Paese civile.
I responsabili (quelli veri) devono pagare TUTTI: dal tizio che ha preso i soldi e c´è andato al bar, al sindaco che ha affidato i cani a un tale soggetto, senza preoccuparsi di cosa faceva e di come lo faceva.
I potenziali "futuri" responsabili di altre tragedie come questa vanno individuati all´istante e obbligati a far fronte agli obblighi di legge. Se non hanno i soldi li chiedano al governo: se il governo non glieli dà, della prossima vittima sarà colpevole anche lui.
Perché è chiaro che CI SARA´ una prossima vittima, se non si fa qualcosa subito. Non si può sempre e solo contare sul fatto che il cane, sotto sotto, sia un buono che attacca solo in casi proprio disperatissimi... perché è vero che lo è (a differenza dell´uomo), ma è anche vero che i casi disperatissimi stanno diventando sempre più numerosi.
Per fame, paura e disperazione credo che potrei uccidere anch´io. Figuriamoci un cane.
E allora,continua Valeria Rossi, prima che tutto torni a tacere e prima che si stenda il solito velo pietoso su una piaga sociale che esiste da decenni, facciamo qualcosa.
Ma facciamo la cosa giusta: che non è ammazzare le vittime, non è la legge del taglione, non è il sangue che chiama sangue. E´ agire con lucidità punendo i VERI colpevoli ed impedendo che domani ce ne siano altri.
Quanto a quelle povere bestie... se avranno cibo, acqua e coccole diventeranno cani come tutti gli altri.
E cioè i migliori amici di quel bastardo di uomo che non sa essere un vero amico di nessuno.
Spesso neppure di se stesso.


prof. Elio Francescone,

associazione A.N.P.A. Grottaglie

martedì 24 marzo 2009

APERTAMENTE 24 marzo 2009

La politica grottagliese e non solo, perde pezzi.

Nel giro di 20 giorni in città si sono registrati due disimpegni dalla politica attiva, abbastanza rilevanti che fanno molto riflettere.
Sicuramente le dimissioni di Vinci sono state una sorpresa ma non troppo, anche se poca importanza è stata data alla cosa, ma sicuramente si è trattato di un espediente per dare l'impressione che nessuno è indispensabile tutti necessari, mi pare che si dica così.
A mio parere i fatti non stanno così, e il fatto che Vinci si sia allontanato dalla politica attiva è un segnale di non poco conto, la stessa cosa vale anche per le dimissioni del commissario cittadino dell'Udc, l'arch. Caretta che se pur non conta su un passato come quello di Vinci, è stato una persona che in politica ha saputo fare lavorando con serietà ed impegno, ma ha un difetto che in politica non paga: l'ONESTÀ!
Alla luce di queste due defezioni e guardando a ciò che rimane sul mercato dei vecchi e navigati, c'è da farsi prendere dallo sconforto, i nomi che girano sulle candidature alle prossime provinciali è da far venir di vomito anche ai più forti di stomaco.
Certo Vinci non si può dire che sia stata un faro nella politica locale, ma nei dieci anni di governo della città, seppur tra discariche e piazze orribili, ha dimostrato di saper tenere la barra dritta e tirare la barca verso obiettivi ben chiari, anche a costo di cambiare gli assessori come i calzini.
Ma come dicevano i latini "cui prodest?" a chi ha giovato la sua politica audace e senza scrupoli, di certo non alla città dal punto di vista ambientale e nemmeno dal punto di vista finanziario.
Di quello che ha fruttato finanziariamente la discarica in questi anni, non si ha contezza ben precisa, di certo si sa che non ne hanno beneficiato tutti e 32mila grottagliesi, ma solo una parte di quell' elettorato che votava compatto chi era ed è ancora al governo della città, per il resto della popolazione solo puzze, sprechi e tasse a go go.
Ora questo incantesimo si è spezzato, qualcuno si è messo di traverso e il fiume di denaro si è inaridito, cominciano ad apparire le prime crepe, per esempio una Casa di riposo fiore all'occhiello della nostra comunità, oggi ormai alla deriva, dopo le elezioni, se ne decreterà la chiusura per mancanza di fondi, con buona pace di quegli amministratori che con tanta cura hanno ricoverato i propri cari e con la disperazione di chi resterà di nuovo senza quel miserabile lavoro, difeso con le unghie e con i denti e assicurato da chi, prossimo candidato, sua bontà! sta per rifargli lo scherzetto.
Quindi perché Vinci ha abbandonato tutto, dopo che con tanta enfasi aveva lanciato quella associazione a cui partecipavano anche direttori di Banca? Secondo me perché gli è stata chiusa la linea di credito aperta 20 anni fa, perché non è più gallina dalle uova d'oro e perché bisognava dare spazio ai mestieranti della politica che senza di essa non mangiano. Il tutto quindi all'insegna di "Tengo famiglia!"
Per l'arch. Caretta il discorso è diverso, troppo degna persona per governare un partito come l'Udc che fa la politica dei due forni, come d'altronde accade anche a Roma, votano a seconda della convenienza delle proprie tasche e dei propri interessi, impippandosene dei bisogni della collettività e dei propri elettori, e questo una persona onesta e preparata come l'amico Franco non lo può condividere e lascia, per onorare un lavoro ed una professione che lui ha e che non è asservita e dipendente dal banchetto del Palazzo.
Buon lavoro e a tempi migliori Caretta!!!

lunedì 23 marzo 2009

IL 28 e 29 SI VISITA: IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO DI PAOLA E IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI MUTATA

Un Cammino nel Barocco di Grottaglie è il tema scelto dal Fondo Ambiente Italiano FAI delegazione di Taranto e provincia diretto dal dott. Eduardo De Sortis, per inserire la città d’Arte e della ceramica all’interno della GIORNATA FAI DI PRIMAVERA a sostegno dell’arte e della natura promossa in tutta Italia il 28 e 29 marzo prossimo in 210 città e con 580 beni aperti visitabili. Rappresenterà il patrimonio artistico – ambientale ed il barocco della città delle ceramiche il Convento di San Francesco di Paola ed il Santuario della Madonna della Mutata, che hanno contribuito come è noto al riconoscimento di città d’arte della città di Grottaglie, due entità architettoniche che al loro interno, in particolare il convento dei Minimi è ospitato in un importante complesso monumentale, costituito da una chiesa che è tra le più interessanti e meglio conservate del territorio con le sue monumentali cappelle, da un grandioso convento, notevole per gli aspetti storici ed architettonici, e da un chiostro da considerarsi tra i più belli della regione in cui si ammirano gli aspetti architettonici, pittorici e culturali ,lunette di Bernardino Greco da Copertino del 1723 raffiguranti i miracoli del santo e corredate da didascalie letterarie e dagli stemmi delle famiglie grottagliesi; ed ancora si conservano opere di pittura, scultura, di pregevole interesse storico ed artistico costituenti un cospicuo patrimonio d’arte quale Museo dell’arte e della religiosità Minima¬;. Di particolare interesse sono le significative testimonianze costituite da molti ambienti ipogei sottostanti in buona parte al complesso conventuale, e cioè le varie grotte, nonché le cisterne del complesso sistema di approvvigionamento idrico e gli antichi frantoi. Dichiara il Capo Delegazione FAI di Taranto e Provincia dott. Eduardo De Sortis “ finalmente dopo quindici anni siamo riusciti ad inserire il territorio della provincia di Taranto nel circuito nazionale del FAI che così egregiamente ed efficacemente valorizza il patrimonio artistico - ambientale italiano. Ne siamo orgogliosi ed uno dei nostri obiettivi è quello di far conoscere ed apprezzare il più possibile i tesori della nostra meravigliosa terra delle ceramiche”.

Calendario evento:

GIORNATA FAI DI PRIMAVERA a sostegno dell’arte e della natura
Un Cammino nel Barocco di Grottaglie Punto informazioni FAI-Grottaglie c/o Castello Episcopio Largo Maria Immacolata - 0995620222

L’evento si svolgerà il 28 e 29 Marzo 2009 nel Convento di San Francesco di Paola via XXV Luglio 94 e nel Santuario della Madonna della Mutata via provinciale per Martina Franca Km 7

Per tutti i beni apertura

sabato 28, ore 9,00-13,00/14,00-17,00

domenica 29, ore 9,00-13/15,00-18,00

sabato 28, ore 9,00-12,00: ingresso per le scuole.

domenica 22 marzo 2009

FRANCESCO CARETTA, COMMISSARIO SEZIONALE DELL'UDC DI GROTTAGLIE RASSEGNA LE DIMISSIONI

Da Grottaglie in rete

Si comunica che in data 19 marzo u.s., il commissario sezionale del Partito, arch. Francesco Caretta, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico per motivazioni personali.
Il difficile e impegnativo momento politico che si approssima era ormai inconciliabile con gli impegni professionali dello stesso.
Si allega copia della lettera inviata al Commissario Provinciale del Partito.

Comunicato stampa

Preg.mo
Commissario Provinciale
U.D.C.
Dott. Antonio Scalera

Caro Antonio,

è con profondo rammarico che ti scrivo questa lettera ma, per la profonda coscienza politica e fedeltà al partito che mi caratterizza, devo, purtroppo, rassegnarti le mie dimissioni da Commissario sezionale di Grottaglie.

Le motivazioni sono di carattere strettamente personali, e riferibili al maggiore impegno che il mio lavoro mi richiede (incarico ricevuto nella Direzione Nazionale della mia Associazione) il quale non è più conciliabile con la militanza politica attiva.

Soprattutto in un momento così impegnativo come quello delle prossime scadenze elettorali, che ci chiede la massima concentrazione e incisività per far si che il Partito colga i meritati successi.

Certamente resto, personalmente, a Tua completa disposizione per ogni azione di supporto che riterrai opportuna, ma ritienimi libero da ogni impegno dirigenziale di partito.

Ti comunico, inoltre, che ho già responsabilmente interessato il ns. Capogruppo e il Consigliere comunale per le future incombenze e i rapporti con la Dirigenza Provinciale.

Un abbraccio.

Francesco Arch. Caretta

Grottaglie, 19 marzo 2009

sabato 21 marzo 2009

Non date soldi a chi bussa alla vostra porta

ATTENZIONE! c'è gente infame e imbrogliona che sta bussando alle porte dei grottagliesi e non solo, per raccogliere fondi per le due campagne di solidarietà: Boccuzzi in primo luogo e sicuramente ci proveranno anche per la piccola Quaranta.
Non aprite e non date soldi, la raccolta sta avvenendo tramite conti correnti bancari. Cacciateli in malo modo, sono dei lestofanti!!!

Fine settimana all'insegna dell'arte, della buona cucina e della bella musica

venerdì 20 marzo 2009

Non facciamoci prendere dal panico, appello di Grazia Parisi


Per favore non facciamoci trasportare da ciò che dice la tv, a Grottaglie la situazione è sicura e molto tranquilla. Le bestie pericolose sono altrove e spesso hanno sembianze umane.


La presenza degli animali sul territorio urbano è prevista e regolamentata dalla Legge, nello specifico in Puglia dalla L.R. 12/95 e L.R. 26/06.

Quindi una situazione prevista dalla Legge non può e non può essere, espressione di inciviltà.

I cani presenti sul territorio urbano, “CANI DI QUARTIERE”, sono microchippati, sterilizzati, vaccinati, controllati periodicamente dalla ASL in collaborazione con l’A.N.P.A. sezione di Grottaglie.

Allo scopo di verificare questo lavoro si invita il sig. Caprino, senza spunto polemico alcuno, e quanti ne avessero la legittima curiosità, al canile municipale dove potranno anche visionare documentazione relativa a questi animali e soprattutto verificare di persona l’organizzazione del lavoro sul territorio.

Noi dell’ANPA siamo qui, anche e soprattutto, per “servire e soddisfare” i cittadini.

In ogni caso i CANI DI QUARTIERE non sono né affamati, né tantomeno ringhiosi o abbandonati a sé stessi, ma nutriti e assistiti da VOLONTARI che svolgono, lontano dalle luci di ogni ribalta e da ogni applauso, un lavoro capillare e costante seppure ingrato, difficile e non apprezzato seppure utile.

Per quanto riguarda le strade imbrattate da escrementi si guardino, piuttosto, i cittadini con i cani al guinzaglio; ed è un problema questo risolvibile con un po’ di educazione e civiltà da parte della gente e interventi da parte delle istituzioni.

I CANI DI QUARTIERE sono sottoposti a controlli periodici relativi alla possibile pericolosità e i cani presenti sul territorio NON sono pericolosi e se abbaiano, lo fanno perché è il loro linguaggio.

Mi rendo conto che gli ultimi gravissimi avvenimenti, mi riferisco ai fatti di Modica in Sicilia, possano aver acceso gli animi. E non poteva che essere così.

A parte il dolore e lo sbigottimento che proviamo tutti per fatti che non dovrebbero accadere mai, cerchiamo di capire, insieme, di chi sono le responsabilità, perché fatti come quelli di Modica non accadano mai più.

I giornalisti, mi dispiace dirlo, sono responsabili di un messaggio sbagliato perché i cani aggressori non sono cani randagi ma affidati a persona, evidentemente inadatta, che oltre ad affamarli e tenerli in stato di degrado, ha indotto in loro istinti quali la difesa del territorio e l’aggressività se non altro ancora.

Mi rendo conto che questo discorso non cambia la realtà, purtroppo, ed io stessa sono intransigente rispetto a qualsiasi comportamento delittuoso sia degli umani che degli animali ma è giusto precisare che DIETRO UN COMPORTAMENTO SBAGLIATO DEGLI ANIMALI C’E’ SEMPRE UN ERRORE DEGLI UMANI.

E’ pratica diffusa, nel Meridione, affidare animali a persone inadatte nel migliore dei casi, nel peggiore con precedenti penali piuttosto che ad imprenditori improvvisati alla bisogna o che mirano all’utile d’impresa, con gare d’appalto che io, personalmente, definisco infami.

Per non parlare della libera vendita, senza controllo di animali di razza “impegnativa” a persone che li detengono in maniera irresponsabile e sbagliata.

In quanto al video prodotto dal sig. Caprino per il magazine GrottaglieinRete , che riprende i CANI DI QUARTIERE, la verità è negli occhi di chi guarda. Sempre.

Senza polemica, mi creda, quello che a lei sembra incivile a me sembra bucolico e poetico, ad un altro darà altra impressione e poi ancora.

Grottaglie è città d’Arte, è vero, ma fuori si parla bene della nostra cittadina ANCHE per la civiltà con cui trattiamo i nostri animali.

Spesso sento ripetere in convegni sul RANDAGISMO : “ Grottaglie è veramente un altro mondo” e, personalmente, ne sono felice.

La Provincia di Taranto conta 29 comuni, quasi tutti inadempienti alla 281/91 e alla 12/95.

Grottaglie è uno dei pochi comuni, nove se non erro, che hanno ottemperato alla Legge e se ci sono cani “vaganti” è perché vengono SCARICATI in quantità sul nostro territorio vanificando le centinaia di sterilizzazioni effettuate ad oggi dalla ASL e dall’ANPA.

Al momento la nostra attenzione è concentrata sugli animali “vaganti” nelle periferie e nelle campagne, più che sui CANI DI QUARTIERE PERFETTAMENTE INTEGRATI E CONTROLLATI.

Il cane grande e bianco di cui qualcuno, a seguito del video del sig. Caprino, parlava in termini non propriamente amichevoli definendolo “ringhioso” è la MASCOTTE dei giovani che frequentano il Viale e non risulta abbia mai creato problemi. Anzi, se vogliamo dirla tutta, i problemi furono creati a lui anni fa da un gruppo di ragazzini che, approfittando della sua docilità, gli fecero esplodere un petardo nell’orecchio che lo ha menomato per sempre come è evidente anche dalla foto.

Al canile municipale dove invito, ancora una volta, il sig. Caprino e quanti ne abbiano desiderio legittimo, non è mai stato negato un ricovero necessario a meno che non fosse proprio inutile.

Si ricorda, inoltre, che la struttura è sottoposta a vincoli circa il numero degli animali da ospitare che le leggi e gli organi di Polizia Giudiziaria impongono.

GRAZIA PARISI

ANPA sezione di Grottaglie

giovedì 19 marzo 2009

Il 3° Circolo didattico di Grottaglie fucina di mini campioni


Mercoledì 17 marzo 2009 si è svolta la rassegna provinciale di corsa campestre per la scuola primaria. In uno scenario naturale suggestivo quale quello della pineta dell’ex batteria Cattaneo di Leporano si sono incontrate 9 squadre, composte da alunni di 4^ e 5^ elementare della provincia jonica. Il sole e l’aria salutare che si respirava sono stati la cornice di una ben riuscita manifestazione che vede ogni anno la partecipazione di un notevole numero di bambini che calcano il terreno della pineta alla ricerca della tanta sospirata “gloria” che li renderà orgogliosi per tutta la vita.

Quest’anno è toccato ai bambini del 3° Circolo Didattico di Grottaglie salire sul podio più alto e alzare così il prestigioso trofeo che li avrebbe portati poco più tardi a fare il giro d’onore all’interno dei due plessi di Scuola Primaria del Circolo. Ottimi tutti i bambini partecipanti ma tre di loro sono riusciti a fare anche un gran figurone nell’individuale. Infatti oltre al primo posto a squadre la rappresentativa tornava a casa con ben tre medagliati. Infatti nel settore maschile si è distinto Giuseppe Sacco con un ottimo secondo posto e nel settore femminile si sono distinte Chiara Motolese con un buon terzo posto e Annamaria Motolese con un oro che vale doppio poiché il tempo registrato all’arrivo risultava essere inferiore a quello registrato dal primo classificato del settore maschile. Una promessa se si considera inoltre che la bambina in questione frequenta la quarta classe e quindi ha ancora tantissimo tempo per crescere anche tecnicamente.

I frutti raccolti a Leporano, dunque, sono ottimi e sono il risultato di un lavoro che ha visto la partecipazione di tutti gli alunni delle 4e e 5e classi del 3° Circolo Didattico di Grottaglie ad gara FIDAL organizzata dal Gruppo Atletica Grottaglie presso lo spiazzo antistante la Polizia di Stato in data 14 marzo.

Lo sviluppo personale è sempre frutto di maturazione e di apprendimento, e lo sport può essere inteso come veicolo privilegiato per la crescita e la formazione della personalità del bambino. Attraverso il movimento e l’attività fisica il bambino viene educato al rispetto a alla accettazione delle regole, alla solidarietà, alla cooperazione e avviato allo sviluppo fisico e psicologico migliorando l’autostima. Tutto questo il terzo Circolo lo mette in pratica organizzando e partecipando ogni anno a manifestazioni sportive che vedono come protagonisti i propri piccoli atleti.

Appuntamento, dunque, alle prossime manifestazioni che si terranno ad aprile e maggio e che vedranno impegnati i nostri alunni, sempre di quarta e quinta classe, in vari sports quali ad esempio: il basket, il calcio, la pallavolo, l’orienteering e l’atletica leggera su pista. Quest’ultima manifestazione, che sarà organizzata proprio dal nostro Circolo, si terrà presso lo Stadio D’Amuri di Grottaglie in data 6 maggio e vedrà coinvolte ben 20 squadre provenienti dalla provincia jonica. Concluderemo l’anno sportivo a fine maggio con la mega manifestazione del “Gioca Sport” giunta, ormai, alla decima edizione e che coinvolgerà i circa 800 alunni del nostro Circolo Didattico.

mercoledì 18 marzo 2009

Il Caso di Serena approda a Canale 5

Di Serena, la bimba a cui la grande solidarietà dei Grottagliesi e non solo sta regalando sorrisi concreti per poterla curare negli Stati Uniti, si parlerà a Mattino 5, giovedì 19 marzo alle ore 9.30. Una regia mobile che stazionerà a Grottaglie curerà la diretta dalla casa di Serena, dove il papà Massimo e la mamma Anita racconteranno il calvario di Serena alla conduttrice Barbara D'Urso.
La piccola Serena ha due anni e fin dalla nascita soffre di gravi attacchi epitelettici, di cui non se ne comprende l'origine e la causa. I suoi genitori sono stremati e dopo aver girovgato per i migliori ospedali d'Italia senza alcun risultato, una speranza si è aperta per la loro piccola, portarla negli Stati Uniti, per cercare di curarla e per farlo occorrono 300mila euro di cui la famiglia non dispone e per questo si è aperta una sorprendente catena di solidarietà, i primi i concittadini grottagliesi e poi il resto della provincia tarantina che non sta facendo mancare il proprio apporto.

lunedì 16 marzo 2009

A l'associazione Lu Lauro non interessa più la Torrente del vento

TORRENTE DEL VENTO:
Laboratorio urbano culturale “E.MOTIVA.MENTE” Percorso locale di orientamento, inclusione e democrazia sociale.
L'Associazione Culturale LU LAURU rende noto che non farà richiesta di accreditamento (i cui termini scadono il 18 marzo p.v.) nell'Albo previsto dal Comune di Grottaglie e finalizzato per consentire alla ditta concessionaria di individuare i soggetti con cui gestire, a sua discrezione, singole attività.
Resta confermato, per quello che è sentito fortemente come un dovere civico verso le
aspettative e le speranze della Città, l'impegno già assunto con Protocollo del 29 dicembre 2008, ovvero la partecipazione attiva (naturalmente gratuita) dell'Associazione Culturale LU LAURU alla Rete Locale delle Associazioni (con previste funzioni di organo di garanzia, assieme agli assessorati competenti, per quanto riguarda le linee di indirizzo gestionale del laboratorio urbano BOLLENTI SPIRITI).

La decisione nasce dalla esigenza, forte, di dissociarsi da quelle che, a nostro avviso, sono da considerarsi dinamiche poco chiare e poco trasparenti che hanno portato, in "calcio d'angolo", alla ESCLUSIONE delle Associazioni del Terzo Settore, tutte, dal bando di gara per la individuazione del soggetto gestore, contravvenendo alle linee guida di "Bollenti Spiriti" della Regione Puglia (che altre città, come la vicina Taranto hanno invece seguito) e contravvenendo agli stessi principi del progetto.

Non si può parlare, infatti, di "Inclusione e Democrazia sociale" così come da titolo del progetto, mentre si perpetra un atto così palese e discriminante nei confronti di qualcuno, chiunque esso sia.

Grottaglie 16 marzo 2008
Associazione Culturale LU LAURU

domenica 15 marzo 2009

"La Deriva" a Grottaglie


Venerdì 20 marzo, con inizio alle ore 17.30, Sergio Rizzo, coautore con Gian Antonio Stella del saggio "La casta", successo editoriale della Rizzoli, sarà nell´aula magna del liceo Moscati di Grottaglie (via Sant´Elia, s.n.) per presentare "La deriva - perché l´Italia rischia il naufragio", la più recente opera scritta sempre con Stella.
L´incontro, il cui manifesto è in allegato, è aperto alla gradita partecipazione dei genitori e della cittadinanza.
Guglielmo Matichecchia

Da quando non fa più le uova d'oro ... lo hanno scaricato.

Questa intervista è stata pubblicata su Nuovo Dialogo ancora in edicola, a firma di Anna Rita Palmisani

Il Pd? Una ammasso sclerotico

Qualche giorno fa, con una lettera indirizzata ai componenti del Pd, l’assessore alla Cultura della Provincia di Taranto, Giuseppe Vinci, ha lasciato il suo partito. Una lettera nella quale si legge la delusione nei confronti di un partito che ha dimostrato di essere del tutto differente da ciò che si era proposto di rappresentare e l’amarezza di chi, dopo 35 anni di militanza, si sente costretto a lasciare la propria “casa politica” e “allontanarsi da tanti militanti con cui si sono fatte battaglie importanti, e a cui voglio bene”.

Dr. Vinci, perché questa decisione?

“Dal mio punto di vista, nel Pd si è esaurita la capacità di fare quel che si era ripromesso di fare, ossia unire il meglio delle grandi tradizioni politiche italiane e dare una prospettiva all’Italia. E questo non solo per un difetto di analisi, ma per l’incapacità dei gruppi dirigenti di rinnovarsi e di essere fedeli all’ispirazione ideale che stava alla base del tentativo. La differenza tra il dire, il pensare e il fare negli attuali gruppi dirigenti si era fatta per me davvero insostenibile. Sono anche convinto che il mio sentimento sia assai diffuso tra le migliaia di militanti e di cittadini che vivono questo momento della vita politica dell’Italia e di Taranto in particolare”.

A livello nazionale, però, l’arrivo di Franceschini sembra aver rappresentato un cambiamento?

“Credo che Franceschini stia facendo delle cose buone, proponendo finalmente alcune posizioni concrete e chiare. Non credo però che nell’assetto attuale, l’ammasso sclerotico cui si sono ridotti i gruppi dirigenti accetterà un cambiamento reale, che per essere tale dovrebbe prevedere un loro netto ridimensionamento”.

Qualcuno del Pd le ha chiesto di ritornare sui suoi passi?

“Ho ricevuto manifestazioni d’affetto da parte di chi ha compreso la fatica che il mio gesto ha significato per me, a partire dal segretario del mio circolo, Massimo Serio. Ma non c’è stato alcun contatto da parte dei dirigenti provinciali del partito, a conferma della sostanziale reciproca estraneità”.

Cosa hanno significato per lei questi cinque anni di amministrazione provinciale?

“Dal punto di vista amministrativo sono contento di aver dato un contributo sui temi della scuola, dell’arte contemporanea e del teatro. Penso di poter dire che la presenza dell’Assessorato è stata registrata positivamente in questi settori. Assai meno felice di come in questi anni ha funzionato la macchina complessiva della Provincia, sulla quale non siamo riusciti a incidere più di tanto.

Dal punto di vista strettamente politico è stato invece un periodo di grandi battaglie e grandi sconfitte, che però è valsa la pena affrontare”.

Il centro sinistra a Taranto arriverà alle prossime amministrative quasi sicuramente diviso...

“La ferita delle elezioni comunali non è stata ancora rimarginata, perché troppo profonda, e perché piuttosto maldestri i chirurghi. Stefano è difficile da interpretare, sotto il profilo politico, e da parte del PD c’era l’idea sciocca di poterlo costringere a fare cose che non vuole fare, attraverso la costruzione di improbabili percorsi politici. Avremmo bisogno di più saggezza e di maggiore aderenza ai problemi reali, quelli con i quali si confrontano quotidianamente i cittadini. Avremmo bisogno di una politica più autentica e di politici più equilibrati.

E delle primarie cosa ne pensa?

“Per aversi vere primarie c’è la necessità di opzioni realmente diverse che si confrontano apertamente e lealmente. Nel contesto attuale, le primarie rischiano di essere un rito vuoto, di convalida delle scelte dell’apparato.

Come vivrà le prossime elezioni amministrative?

“Il mio ruolo sarà quello di osservatore attento e rispettoso di una cosa che è comunque importante”.

Sono tanti coloro che la pensano come lei. Ma quali sono le prospettive per il loro futuro?

“Si contano a milioni le persone in Italia che non si riconoscono in una destra fatta di egoismi, larvatamente razzista, e con i muscoli finti delle ronde. Come milioni sono quelli che non si ritrovano in quella che lo stesso Bertinotti – autocriticamente – ha definito la “casta di sinistra”, scollegata dai sentimenti reali della gente e protesa alla sua conservazione. Parliamo di persone sensibili, intelligenti e attive che attualmente non trovano una collocazione adeguata e si tengono lontane o si stanno ritirando dalla politica attiva. Sono convinto che queste persone troveranno un modo o una forma organizzativa più consona alle loro esigenze. Se non cambiano i partiti già esistenti, ne nasceranno altri. Ciò che definiamo “di sinistra” – cioè l’aspirazione alla giustizia sociale, l’uguaglianza delle opportunità per chiunque nasca, il valore del lavoro e della cultura, ad esempio – è liberamente presente in natura, cioè nell’uomo, più precisamente in milioni di uomini. Non è un’invenzione della politica. La buona politica “di sinistra” è quella che questi sentimenti cerca di interpretarli e di portarli nei luoghi del potere... e oggi quella politica si fatica a rintracciarla. Ma tornerà”.

Continuerà in qualche modo a fare politica?

“E’ nella mia natura, e non credo di poter e voler cambiare. Ma la politica si può fare in tanti modi, dentro e fuori un partito, dentro e fuori la professione. Per adesso va bene un po’ fuori dai partiti, poi si vedrà.




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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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