Che ora è ?

martedì 30 luglio 2013

Il Principe di Niccolò Machiavelli rivisitato da Micol Bruni

di *Micol BRUNI
In occasione del Cinquecentenario de Il Principe di Niccolò Machiavelli la Newton Compton ha pubblicato una elegante e ricca edizione con un importante apparato  bibliografico con una Introduzione di Nino Borsellino. Un testo ben articolato che offre una chiave di lettura interessante. Alcune considerazioni in merito. Ha scritto Nino Borsellino nella Introduzione: “Il Principe si può leggere come un’autobiografia sublimata” (Introduzione a Il Principe, Newton Compton Editori, Roma 2013, p. 5).
Un concetto molto audace che pone Mchiavelli al centro di un’ampia discussione, i cui parametri storici sono chiaramente focalizzati in una temperie qual è il Rinascimento, ma la visione complessiva è abbastanza articolata, tanto da inserirsi in un processo culturale ampio che va dalla grecizzazione al mondo romano sino a riflessioni che toccano il tardo Medioevo. Su questo argomentare ci siamo soffermati anhe nel libro Machiavelli. Un secolo di mezzo (da me curato), editore Pellegrini che verrà presentato ufficialmente a settembre prossimo.

lunedì 29 luglio 2013

Il Mediterraneo: chiavistello di processi politici, religiosi ed etnici


di Pierfranco Bruni
In una geografia di civiltà intrecciate i modelli culturali di appartenenza svolgono un ruolo necessario nella definizione di quelle eredità storiche che interpretano memoria e radici di un popolo. Lo snodo di una tale lettura non ha soltanto una rilevanza religiosa (basata sulle fedi e sui riti), ma è espressione di una centralità etnica in uno sviluppo tra presenze minoritarie ed affermazioni politiche.

giovedì 25 luglio 2013

TERRAZZA NARDINA nel Quartiere delle Ceramiche


25 luglio 1943: 70 anni dalla notte del Gran Consiglio del Fascismo e l’arresto di Benito Mussolini

di Pierfranco Bruni

 A 70 anni dalla notte del Gran Consiglio del Fascismo (25 – 26 luglio 1943) e all’arresto di Benito Mussolini, da parte del re, molte pagine sono da rileggere e molti elementi sono da ricontestualizzare all’interno di quel processo storico che ha portato alla caduta di un Regime, all’armistizio e alla “guerra civile” e, due anni dopo, al massacro di Piazzale Loreto. Il conflitto mondiale in Italia si conclude con Piazzale Loreto.

Dino Grandi, Galeazzo Ciano e Giuseppe Bottai.

venerdì 19 luglio 2013

Quando la storia e’anche cronaca: quel “magico” 26 luglio1943



Riporto, con anticipo sulla ricorrenza storica, la bellissima (a mio parere)  cronaca di quel giorno, scritta da Dario Oitana che  è da anni una firma della rivista cattolica progressista "Il Foglio" (nulla a che spartire,fortunatamente, col sig.Giuliano Ferrara), che si stampa dal 1970 a Torino: «Sua Maestà il Re e Imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato presentate da Sua Eccellenza il Cavaliere Benito Mussolini; ed ha nominato Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato Sua Eccellenza il Cavaliere Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio». Questo laconico comunicato, trasmesso dalla radio la sera del 25 luglio1943, ha cambiato non solo la Storia d’Italia, ma tutto il sistema di idee e di emozioni della grande maggioranza degli italiani. Ancora nelle ultime due settimane precedenti, i giornali ripetevano le solite roboanti parole d’ordine: «Vinceremo, costi quel che costi», «Torino tutta in linea», «Torino sabauda e fascista grida il suo deciso proposito di riscossa e di vittoria», «Ardenti manifestazioni al Re e al Duce», «Torino fortifica nell’odio verso il turpe nemico l’ansia e la volontà di vittoria».

mercoledì 17 luglio 2013

La salvezza come filo conduttore della Divina commedia di Dante nella relazione di Franco Nembrini


A conclusione della "Lectura Dantis" organizzata in maniera pregevole dal Liceo Moscati, sotto l'attenta regia del Dirigente Guglielmo Matichecchia e con la collaborazione di tutto il corpo docente e di tutti i discenti,  il 3 maggio di quest'anno il Professor Franco Nembrini ha ammaliato l'auditorio con la sua relazione. L'articolo che vi sto proponendo è stato scritto da un'allieva del Liceo , Annalisa Galeone, che si è maturata da poco e a cui faccio pervenire i miei complimenti per il bel risultato che ha conseguito.

venerdì 12 luglio 2013

La terra del rimorso o il rimorso della terra!



Salento, "terra del rimorso", "terra del cattivo passato che torna e opprime col suo rigurgito". Qui, nel 1959, un'equipe guidata da Ernesto De Martino conduce una ricerca etnografica per studiare il tarantismo, antico rito contadino caratterizzato dal simbolismo della taranta - il ragno che morde e avvelena - e dalla potenza estatica e terapeutica della musica e della danza. Con un'impostazione inedita rispetto a quella di tanta letteratura meridionalista di stampo folcloristico, De Martino dimostra come le pratiche rituali abbiano la funzione di scongiurare le ansie di un'esistenza segnata dalla povertà e dall'emarginazione. La “Terra del rimorso” è l’Italia meridionale, o più precisamente l’antico Regno di Napoli, delimitato dall’acqua santa dello stato pontificio da un lato, e da quella salata del Mar Mediterraneo dall’altro.

mercoledì 10 luglio 2013

A 70 anni dal Gran Consiglio del Fascismo dichiararsi fascisti è reato...


 ...e ammettere liberamente di essere comunisti è un vanto!
Guai al “sangue dei vinti” ma la storia va riscritta

di Pierfranco Bruni
  

A 70 anni dalla notte  del Gran Consiglio del Fascismo. A 70 dalla “caduta del Fascismo”. A 70 anni dall’arresto di Benito Mussolini.
25 luglio 1943 – 25 luglio 2013.
Una storia da rileggere. Una storia da riconsiderare. Una storia da riscrivere con i dovuti tradimenti, qualunquismi, riposizionamenti. Una delle riviste che resse il dibattito politico e culturale, in quegli anni, fu “Primato” diretta oltre che da Vecchietti da Giuseppe Bottai. Una rivista il cui primo numerò uscì il 1 marzo del 1943 e poi cessò di esistere proprio nei giorni che preparavano l’implosione del Fascimo. Vittorini copiò Bottai con “Il Politecnico” ma si scontrò con il Soviet Togliatti.

venerdì 5 luglio 2013

Quando l' Amore diventa Poesia



Insegnare o spiegare cosa sia l’amore …non è possibile… basti pensare che in secoli di storia si è tentato di darne una definizione univoca, ma mai con successo. Poeti, musicisti,pittori e scrittori si sono sfidati a colpi di aforismi d’amore e strofe per darne una definizione precisa, o semplicemente migliore. Eppure, nessuno ha dato la definizione dell’amore che sia “vincente”: per alcuni può essere una canzone di De Andre’,una poesia di Prevert, un quadro di Klimt,. Per altri è il film Via col vento o Titanic o una frase melensa trovata nei cioccolatini. Ognuno ha la propria definizione di amore e, forse, e’ anche giusto che sia cosi’.Anni fa invitai i miei alunni di una classe V a mettere per iscritto la loro “definizione dell’amore”: ebbene ognuno dei 21 ragazzi dette una”scrittura” diversa di questo sentimento.

mercoledì 3 luglio 2013

Ieri era, oggi è, domani sarà


   Mi è ritornata in mente in questi giorni, seguendo gli avvenimenti politici ed aspettando le consequenziali  scadenze economiche che ci  pioveranno addosso,  a mò di tegola, questa poesia pubblicata nel lontano 1991 da Giuseppe Vincenzo Cofano (Grottaglie 26 marzo 1921 - 5 novembre 1996) nel suo volume "Cientu puisii".Ve la ripropongo.

Onu fattu pròupria òusci questa leggi:

"Li tassi l'òunu à pajà li minchialiri!"

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ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

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Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.