Che ora è ?

domenica 8 marzo 2009

APERTAMENTE

OTTO marzo giornata della Donna e non festa, come il consumismo sfrenato ed ormai alle corde, ha voluto per anni farla passare e purtroppo riuscendoci.
Dovrebbe essere una giornata per riflettere sulla nostra condizione di donne e di persone con una buona attenzione sui rapporti con l'altro sesso. Originale l'iniziativa romana che ha interessato le nostre poche parlamentari che nella giornata odierna inviteranno i colleghi maschi a cena per confrontarsi su come il rapporto uomo donna sia cambiato negli anni e se le rivendicazioni femminili abbiano avuto un senso o hanno negli anni, contribuito ad indebolire il lato maschio dell'uomo che tanto fascino generava e ancora genera in molte donne. Ovviamente, questa delle parlamentari è vera e propria provocazione perché non se ne può più di vedere nelle serate dell'otto marzo mandrie di donne scalmanate e non, invadere ristoranti per dimostrare la loro emancipazione, senza contare quegli stuoli di donne tutte accalcate ansiose di assistere ad offensivi spettacoli di streap tease maschile, tutto in nome di una parità con l'altro sesso che non avverrà mai, se non attraverso strategie intelligenti di condivisione di intenti e di ruoli.
Insomma questa giornata dovrebbe essere vissuta in modo diverso e più consapevole, magari anche festeggiando con una cenetta fra amici e non di genere.
Ma veniamo al nostro territorio e a quello che negli ultimi giorni ci ha portato il dibattito politico e l'inizitiva politica che più interessa la nostra città.
Ieri su tutti i giornali locali ha primeggiato la notizia che il già Sindaco di Grottaglie e fino a ieri assessore alla P.I. della Provincia di Taranto, Giuseppe Vinci si è dimesso, con una lettera, velata di sottile delusione, agli organi competenti, ha comunicato il suo disimpegno dalla politica.
Vinci non dimentichiamo che è un ottimo psicologo, e quando è stato Sindaco ha usato molto le sue doti professionali per tenere a bada una coalizione capricciosa che lui prontamente rinnovava, con questo sistema ha governato due legislature, nel bene e nel male, tanto che durante il mandato Bagnardi molti che all'epoca lo hanno aspramente criticato, sono arrivati a rimpiangerlo.
Conoscendo Vinci non è uomo che si ripone, anzi secondo me, lo rivedremo ritornare alla carica più forte di prima, l'unica incognita è capire con quale casacca. Io un'idea ce l'ho! ma è presto per enunciarla.
Infine un piccolo inciso va sulla mia possibile candidatura alle provinciali, alle truppe cammellate dell'insulto che stanno per scatenarsi, ovviamente in modo anonimo, dico solo che io non sarò mai una trombata, perché la politica per me è passione ed anche una piccola missione, non è una ricerca di impiego per fare soldi, anzi nel mio caso ce li metto, la mia è una candidatuira di servizio che se mi porterà ad essere eletta, saprò fare la differenza, se non lo sarò continuerò a lavorare nel mio partito in cui mi riconosco, per farlo crescere nella mia città e credo che ci stiamo riuscendo.
Il presidente Di Pietro non viene a caso nella nostra città, è una grossa apertura di credito nei confronti di chi sta lavorando con passione ed intelligenza. Se i Grottagliesi lo capiranno sarà un successo, altrimenti dovremo impegnarci ancora di più, le potenzialità ci sono tutte, sono molto significative e molti resteranno basiti.

3 commenti:

  1. te la canti e te la suoni cosi sei soddisfatta.
    ma chi credi di convincere?se non ti eleggono sarai una portaborsa trombata ora sei solo portaborsa.
    vai a vendere le copie del libro di di pietro

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  2. Ed ecco a voi il primo Cammello della serie, in tutta la sua frustrazione!!!

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  3. 8 marzo viva l'uomo...


    Rosa Luxemburg ci lasciò l’8 marzo in memoria di 129 operaie newyorkesi che morirono nel rogo della fabbrica presso la quale lavoravano, appiccato dal padrone per ritorsione allo sciopero da loro indetto, per protestare contro le disumane condizioni di lavoro.

    L’evoluzione e le fabbriche di cioccolatini, unita alla scarsa memoria delle donne cooptate dalla smania di frivolezza, ha trasformato questa giornata in un tourbillon di scemenze e falsi libertarismi. Se solo penso che ci sono donne che rivendicano la propria libertà imponendo ai mariti l’uscita solitaria dell’8 marzo per andare a vedere ragazzotti in perizoma, dico la verità, mio viene la malinconia.

    E peggio mi sento davanti alle simboliche attestazioni solidaristiche degli uomini, capaci di vederti donna solo l’8 marzo e figa per tutto il resto dell’anno.

    Ammetto d’essere condizionata dalla mia idiosincrasia verso qualunque tipo di “giornata”, ma quelle pilotate dal mercato, mi urtano ancora di più. I cuori a San Valentino, le mimose l’8 Marzo, le uova a Pasqua, i panettoni a Natale … Per non parlare di halloween che siccome non ci bastava il carnevale, abbiamo dovuto importare pure quella dall’America.

    Viva gli uomini che sono umani per tutto l’anno, che ti regalano un fiore rubato in una siepe in un giorno anonimo, che ti preparano un caffè, che comprendono dal viso la stanchezza che porta la tua mente e la fatica del tuo fisico. Viva quell’uomo che ti guarda e una volta, solo una volta ti dice: “tu non ci pensare, io risolverò il problema.” Viva quel padrone che non ti tratta da schiava ma da lavoratrice, che se sei incinta ti fa andare in maternità e non ti licenzia, che se tuo figlio ha la febbre vuole che tu prenda un giorno per stare con lui. Viva l’uomo che si accorge che sei donna anche senza dover infilare una mano dentro le tue mutande.

    Viva l’uomo che non scorda mai che tu sei una persona.

    Rita Pani

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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