"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
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martedì 20 settembre 2011
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I link che non annoiano
LIBERTÀ DI PENSIERO
"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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EINSTEIN DICEVA SPESSO
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
Non c'è affato da stupirsi. Sono ignoranti. La sorpresa sarebbe stata se l'avessero fatto.
RispondiEliminaCome si fa a dipingere una facciata di un luogo pubblico senza che il Comune sia d'accordo? (stadio comualae) come si fa a dipingere facciate nel centro storico che è tutelato dalla sovrintendenza, senza autorizzazione...o posso io dalla mattina alla sera colorare come voglio la mia casa? non è così!!!! negarlo è ipocrisia alla grottagliese.
RispondiEliminaFRANK
Li ha definiti la stessa minestra del "un manipolo di facciedieri affacciati l'uno nelle tasche dell'altro, tutti a farsi i cazzi loro". Ora, se questa è vero che alcuni personaggi della scorsa amministrazione spiccavano per ignoranza e presunzione - prima tra tutte l'ex assessora alla cultura -, se è vero che erano indifferenti a ciò che arrivava dal basso etc..etc..(sui facciendieri ci andrei più cauto...) mi pare che Milano non abbia nessuna intenzione di relazionarsi con le istituzioni e qui lo dice molto chiaramente. Perchè le istituzioni devono interfacciarsi con lui?
RispondiEliminaA.Bologna
Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi...
RispondiEliminaAlbert Einstein
Perché "le isituzioni" devono affacciarsi con lui? E' una domanda interessante. Ed è interessante perché rivela la concezione distorta delle "istituzioni" che ha chi l'ha rivolta. Le "istituzioni" non sono una cosa a disposizione personale di chi ne riveste le funzioni relative. In questa prospettiva, le "istituzioni" che ad esempio svogono le funzioni in tema di cultura e turismo a Grottaglie (ma non solo), non possono e non devono ignorare un evento di rilevanza culturale internazionale come il "Fame festival". E questo agendo da "istituzione", appunto, e non attraverso le lenti della ridicola e caricaturale rappresentazione fattane da A. Bologna. Le "istituzioni", dunque, al netto del carico di ridicola personalizzazione di chi ne svolge le funioni.
RispondiEliminaE' inoltre necessario sfrondare alcuni comuni e distorti significati e connotazioni delle "istituzioni", che le relegano a qualcosa di vecchio, museale, ingessato, statico, per comprendere e valorizzare, invece, i significati e le connotazioni di azione, competenza, dinamicità, attenzione per l'interesse pubblico, ormai negletti e ignorati.
"Perché le isituzioni devono interfacciarsi a lui"? Che ignoranza bestiale!
Concordo totalmente con l'anonimo precedente... e se la legge delle "istituzioni" è uguale per tutti...perchè mai interfacciarsi proprio a lui? Ignoranza atavica e viscerale!!!
RispondiEliminaCordialmente e anonimamente accorto.
Ignoranza atavica e viscerale? E' vero. L'ignoranza a volte affiora, inevitabilmente. Ma io le chiedo: nelle sue viscere e' già distillato il perfetto italiano? O lei ha una corazza impermeabile all'ignoranza? Mi permetta di farle osservare, inoltre, che l'espressione e' riportata prima correttamente. I suoi punti esclamativi, mi permetta ancora, sono eccessivi!
RispondiEliminaCon molta cordialità
La perfezione non esiste. E poi, chi vuol esser probo sia... non ho mica ammazzato qualcuno! Mi si perdoni l'eccesso...
RispondiEliminaAltrettanto cordialmente