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giovedì 1 settembre 2011
Premio Nazionale di Poesia Dionisyacos 2011: ecco i vincitori
Scenario inedito ma altrettanto suggestivo quello scelto per l’edizione 2011 dal noto Premio Nazionale di Poesia Dionisyacos. Lasciato da parte l’atrio del castello D’Ayala-Valva, in corso di ristrutturazione, la commissione ha trovato “rifugio” presso lo spazio adiacente la Chiesa Madre, molto saggiamente recuperato dal neoparroco don Lucangelo De Cantis. E così, ai piedi del lato sinistro della plurisecolare struttura religiosa (quella più antica ed ancora conservata, per intenderci), si è tenuta forse una delle più semplici ma veramente belle manifestazioni poetiche, con la presenza di moltissimi autori partecipanti, alcuni dei quali provenienti anche da molto lontano.
Prima di procedere alla nomina e premiazione dei vincitori, è stato molto opportunamente ricordato che da alcuni anni a questa parte, il concorso poetico vede anche la cointitolazione al compianto prof. Antonio Ciunque, figura di alta statura morale e professionale (autore di numerosi testi di ricerca storica su Carosino), scomparso prematuramente nel luglio del 2005. Quindi, la cerimonia con la declamazione dei quindici finalisti e, quindi, dei vincenti. Un compito certo arduo per la giuria, che ha dovuto districarsi tra ben 61 componimenti ammessi a valutazione, provenienti praticamente da tutte le parti d’Italia.
Alla fine, tra la tradizionale “rosa” dei 15 concorrenti, l’ha spuntata Vanes Ferlini con la sua “Una goccia appena”, un connubio etico-estetico capace di sollecitare le fantasie esperenziali dell’autore. A seguire Loriana Capecchi con “In un sorso di vino memorie”, dalla cui poetica affiorano trasposizioni oniriche che si traducono in forme archetipe d’estatica bellezza. Posto d’onore, infine, per Tommaso Rubbino che si classifica terzo con “Il sortilegio”, nella quale il vino diventa pretesto per un ritorno intimistico dal sapore generazionale.
Nel corso della manifestazione, com’è tradizione, sono stati conferiti anche i premi speciali, che sono andati a Michela Diviccaro per la “Letteratura” e a Gaetano Russo per le “Arti Visive”. Un premio speciale per la “ Cultura Enogastronomica” è stato inoltre conferito agli istituti alberghieri di Leporano e di Crispiano, nonché al marchio “Libera Terra” (che gestisce beni confiscati alla criminalità).
Ha concluso la serata una vera e propria “chicca letteraria” tenuta dal prof. Franco Fella il quale, da far suo, si è divertito ad ammaliare tutto il pubblico presente, con una superba relazione su “I paradigmi culturali del Vino: < valenza dionisiaca > vs “valenza apollinea >. L’alto gradimento di tutta la manifestazione è stato più volte sottolineato da scroscianti applausi, che hanno sicuramente contribuito a ripagare l’enorme sforzo organizzativo compiuto dall’Assessore alla Cultura di Carosino Paco Vinci coadiuvato, nell’occasione, dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Cristina Leone.
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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero". Pierpaolo Pasolini scrittore ammazzato nel novembre del 1975
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