Una malattia nascosta, presente anche in persone "insospettabili", apparentemente serene, proprio come lo stimato medico di Taranto che ha ucciso i due figli e la moglie in un raptus di follia e disperazione. La depressione, che fortunatamente solo in rarissimi casi porta a esiti violenti come quello di oggi, colpisce un italiano su dieci nel corso della vita, e il 7,3 per cento delle persone ha sofferto di disturbi mentali nell'ultimo anno. Sono i dati forniti dal progetto europeo Esemed, secondo cui una persona su cinque soffre nella vita di almeno un disturbo mentale. La prevalenza nella vita dei disturbi d'ansia e dei disturbi depressivi sono risultate essere entrambe dell'11%. Essere separati, divorziati, vedovi, ma anche disoccupati e casalinghe, o avere una disabilita' fisica sono i maggiori fattori di rischio. I disturbi più comuni, stando al rapporto, sono la depressione maggiore e le fobie specifiche: un soggetto su dieci ha sofferto nel corso della propria vita di depressione maggiore, il 6% degli di fobia. E più volte il paziente soffre di piu' disturbi contemporaneamente: circa il 40% di coloro che hanno sofferto di un disturbo depressivo nell'ultimo anno ha sofferto anche di un disturbo d'ansia. Con esiti estremi, fino al suicidio: la semplice "ideazione di suicidio" riguarda il 3% della popolazione, il piano di suicidio (qualcosa di più concreto) lo 0,7%, il tentativo vero e proprio lo 0,5%. E se l'Italia complessivamente presenta meno depressi rispetto a quasi tutti gli altri paesi europei, il vero problema e' nel trattamento: i dati dello studio Esemed rivelano che la percentuale di coloro che si sono rivolti almeno una volta al servizio sanitario per un problema psicologico e' molto bassa: circa il 3% dell'intero campione studiato. Se il medico di Taranto, omicida e suicida, avesse avuto un adeguato trattamento, forse la tragedia si sarebbe evitata: eppure per risolvere del tutto un problema mentale nel nostro paese ci vogliono qualcosa come 28 anni in caso di un qualsiasi disturbo d'ansia, e 2 anni in caso di depressione maggiore; solo il 17% dei soggetti affetti da un qualsiasi disturbo d'ansia e solo il 29% di quelli affetti da depressione maggiore riceve un trattamento per il proprio disturbo nello stesso anno in cui insorge. In Italia, secondo la ricerca europea, esiste quindi un problema di sottoutilizzo dei servizi sanitari ed in particolare dei servizi per la salute mentale da parte di coloro che soffrono di disturbi mentali comuni. E i depressi sono sempre più soli: il 33,3% dichiara di aver parlato con un medico o altro operatore sanitario, il 26,8% con familiari o amici e il 39,9% con nessuno.
(AGI)
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