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lunedì 2 settembre 2013

L'ipocrisia ha sempre dell'imbecillità e la miseria umana resta merdume

di KITA AMSHU

“Mi viene riferito che io sarei un ‘tipo’ pericoloso, non affidabile,   violento, odioso e coloro che praticano la mia vicinanza dovrebbero   starsi attenti perché con me rischiano di compromettersi. C’è una   voce che ha megafonato che io sarei stato abbandonato da tutti. Anche   le persone più vicine a me, con il tempo, si sono do...vuti ricredere   e da me si sono allontanate per ritornare sulla strada   dell’avvertenza. Come sempre io non offro la mandibola a questo   sussurro perché in questi sussurri c’è il miserabile che si nasconde,   l’invidioso, l’irascibile e l’imbecille, ovvero il mediocre che non   ha fatto altro che coltivare miserie. Ma il problema non sta in   questo. 

Il vero problema sta nel fatto che ci sono stati ‘personaggi’   che si sono prestati, si sono lasciati corrompere, si sono lasciati   realmente compromettere. Nella vita nulla si manda a dire. Se si   hanno i coglioni si affrontano le persone che vengono considerate  pericolose, violente, odiose… L’ipocrisia non è un trucco di un gioco  a carte. A carte si gioca e si truccano le carte ma bisogna essere  dei geni. Chi è ipocrita e taglia la verità con la falsità e baratta  il proprio comportamento con la mancanza di coerenza, restando in un   negozio di scarpe per l’uso e l’abuso, rimane alla pari di chi sa  solo sussurrare le parole del male. 
Ma io sono al di là del bene e  del male. Perché sono altro. C’è un punto in tutto questo: nessuno mi   ha mai abbandonato. Sono stato io un minuto prima ad allontanarli.  Così faccio sempre anche se oggi coltivo le rose del mio giardino e  la volontaria solitudine come mi ha insegnato l’uomo che parlava con  le tartarughe. Meglio abbandonare un minuto prima chi ti tradirà che  lasciarsi tradire un giorno dopo. Non vale il detto guai ai vinti. Ma  guai agli ipocriti, ai miseri, agli imbecilli e a tutti quelli che  con l’ipocrisia pensano di tirare a campare. O si vive con la testa  alta, con la lealtà, la dignità, l’orgoglio del sorriso o si è delle  nullità. Io non ho mai camminato con delle nullità. Nel momento in   cui la loro nullità è diventata merdume ho creato una barriera. Forse  questo fa male e infastidisce gli imbecilli, il merdume e gli  ipocriti. 
La vita è fatta da chi ha la capacità di comprendere e fare delle scelte forti e da chi è convinto di remare due o tre barche  contemporaneamente. Ma c’è sempre un limite a tutto. Io marinaio di  vecchio corso non mi lascio toccare dai marosi e dal vento anche   trovandomi in onde di altura: conosco, osservo e vado per il mio mare  e so, con i Silenzi Illuminanti, che posso superare anche le tempeste  senza falsificare le onde”.



1 commento:

  1. Concordo pienamente cara Lilli, sottoscrivo parola per parola. Non mi pare che sia necessario aggiungere commenti, c'è solo da sperare che i destinatari possano ricevere e .... capire quel che leggono

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Pierpaolo Pasolini
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ammazzato nel novembre del 1975

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