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lunedì 24 marzo 2008

L'INTERVENTO: Immunologia a Campi Salentina, perché la Regione è sorda?

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 21marzo 2008



di Ferruccio d'AMORE*

È dura e dettagliata l'ultima presa di posizione del Tribunale per i Diritti del Malato di Lecce nei confronti dell'amministrazione regionale sanitaria pugliese, indotta dalla mancata risposta che l'organizzazione nazionale per la difesa degli ammalati aveva richiesto circa l'adozione di un modello sanitario internazionale comportante l'introduzione ufficiale negli ospedali delle prestazioni di Immunologia Clinica, indicata da un agguerrito comitato popolare pugliese e lucano (la IMID Associalion) come branca realmente in grado di tradurre e applicare le più innovative scoperte medico-scientifiche nell'ambito delle pili comuni e progressive patologie infiammatorie croniche.
Tanto per fare alcun esempi: i tumori, la Celiachia, l'Autismo, la Sensibilità Chimica Multipla, le Infiammazioni Croniche Intestinali, il lupus, l'Alopecia, la Sclerosi Multipla, la Psoriasi.

L’interessamento del TDM di Lecce prende le mosse dalla precedente ribellione di un folto gruppo di pazienti cronici pugliesi, impegnati da anni in una protesta balzata nel 2007 agli onori delle cronache nazionali grazie all'intervento diretto di Beppe Grillo, favorevole alla inaugurazione di un reparto specializzato nell'Ospedale San Pio da Pietrelcina di Campi Salentina, considerato dagli utenti uno dei pochi d'Italia in cui si eseguono, pur nella assenza di una pianta organica regolare, di laboratori e dotazioni minime indispensabili agli specialisti per ben operare, prestazioni di immunologia clinica in regime di ricovero, consentendo di prestare diagnostiche e terapie che negli altri ospedali non si riescono o non si vogliono mettere in atto.

Ciò malgrado, verso l'Ospedale i Campi si registrano continue migrazioni di ammalati provenienti da tutta Italia e alla ricerca di un ricovero, con liste di attesa di mesi. Ma,a dispetto delle promesse scritte e rese più volte alla stampa e davanti alle telecamere, il riconoscimento del centro non arriva.

Nella missiva scritta il 5 marzo u.s., il coordinatore del TDM di Lecce Ferruccio d'Amore fa non a caso riferimento ad alcuni articoli apparsi sulla stampa medica nazionale e documentanti i risultati e le inaspettate possibilità offerte dalla immunoterapia {manipolazione biologica e non farmacologica chimica del Sistema Immunitario) quando questa viene utilizzata contro le forme più avanzale di cancro, oppure sulla reale e comune origine di alcune patologie infiammatorie come la Celiachia.

Il TDM chiede in proposito al Presidente Vendola, all'Assessore Tedesco, al Direttore dell'Ares Morlacco e al Direttore Generale Rollo, di pronunciarsi e spiegare i reali motivi della inesistente considerazione riservata alle competenze specifiche oggetto di reiterale e inevase richieste, oltre quelli che a tutt'oggi non hanno chiarito la mancata volontà di apertura di un reparto interamente destinato alla moderna branca. In assenza di una spiegazione ufficiale, scrive d'Amore, il Tribunale Diritti per l'Ammalalo si dichiara legittimato a ritenere che la disciplina dell'Immunologia Clinica non venga introdotta negli ospedali pugliesi perché "...altrimenti verrebbero intaccati gli interessi di pochi a discapito della salute di tutti i cittadini".

Il caso sollevato, a differenza di altre volle, non riguarda disservizi locali. Le accuse mosse alle autorità sanitarie stigmatizzano infatti l'ostracismo contro il cambio organizzativo e di competenze, avente il fine di non innovare, e procedere contro la comune patologia infiammatoria cronica, definita dal Time "Secret Killer" in virtù di una silente e invisibile degenerazione capace di condurre gradualmente alle più invalidanti o mortali insufficienze d'organo. Il dito è puntato contro la mancata riforma generale degli ospedali, indispensabile per offrire la speranza e la possibilità di una cura efficace e definitiva a milioni di ammalati cronici.

Nella istanza non si fa infine alcun riferimento alla negligenza dei singoli operatori tradizionali, piuttosto si conserva un carattere strategico e strutturale, che lascia affiorare la naturale inclinazione a collidere contro lo "status quo" delle baronie in medicina. Questione che nessuna autorità politica, sino ad ora, ha avuto mai il coraggio di contrastare..

*Tribunale del malato

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