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martedì 24 gennaio 2012

Dieta Mediterranea, oggi pomeriggio visita alla cripta del Carmine di Grottaglie


A seguire il convegno del Gal Colline Joniche, la degustazione e lo spettacolo musical - Momento di riflessione mentre cambiano le abitudini alimentari e cresce la Green Economy

Il semplice gesto del cibarsi è, in realtà, una delle espressioni più genuine della storia dei popoli in cui tradizioni e materie prime si intrecciano con conoscenze tramandate di generazione in generazione e con la ritualità. Nella Dieta Mediterranea, alla quale questo pomeriggio è dedicato un importante evento del Gal Colline Joniche, tutti questi ingredienti ci sono. L’evento a sorpresa è la possibilità della visita guidata gratuita messa a disposizione dal Gal per conoscere meglio la cripta della chiesa del Carmine, alle ore 16 oppure a scelta alle ore 19. E’ nello stesso complesso che, a seguire si terrà il convegno nella sala nella sala teatro della chiesa del Carmine, con relatori Antonio Prota (presidente del Gal), Francesco Mastrogiacomo (responsabile regionale dell’Asse IV PSR della Regione Puglia), Antonio Ruggiero (vice presidente nazionale della Federazione Italiana Club UNESCO), Elisa Scarpa (dirigente medico di Medicina Interna dell’ospedale San Marco di Grottaglie) e Lucia Cavallo (referente del Consorzio di tutela dell’uva da tavola di Grottaglie). Le conclusioni del convegno grottagliese sono affidate a Paolo De Castro (presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo), all’on. Vincenzo Lavarra (presidente dell’Associazione Puglia Europa Med) ed a Dario Stefàno (assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia).
Il convegno si concluderà con un assaggio di prodotti tipici del territorio del Gal Colline Joniche all’interno del chiostro della chiesa del Carmine, a seguire nella chiesa Matrice l’esibizione del Canzoniere Popolare Grottagliese, prevista per le ore 20.30, anch’essa a partecipazione gratuita.
LA CHIESA DEL CARMINE E LA SUA CRIPTA
Questo luogo di culto è noto soprattutto per il presepe artistico in pietra, scolpito da Stefano da Putignano nel 1530.  Ma questo è solo uno dei gioielli che la chiesa del Carmine custodisce. Fu fondata nel 1505 dal reverendo don Romano de Romano su di un antica chiesa-cripta (che oggi pomeriggio potrà essere visitata con una guida), mentre il convento fu fondato 15 anni dopo. La facciata risale al XVII secolo. La porta centrale è sormontata da un affresco con l’immagine della Vergine del Carmelo sovrastata da due angeli reggi-corona, con ai lati le statue dei profeti Elia ed Eliseo. Affascinante il suo interno che si presenta a tre navate con 10 cappelle.

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