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lunedì 15 febbraio 2010

Presentato stamattina, da Di Pietro, a Bari il candidato dell'Idv, è un magistrato


"Qualcuno dirà troppi magistrati. Meglio qualche magistrato in più e qualche delinquente in meno nelle istituzioni".
Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro ha spiegato così la scelta di candidare Lorenzo Nicastro, magistrato della Procura di Bari, alle prossime regionali nella lista dell'Idv in Puglia. "Abbiamo chiesto ad uno dei magistrati di punta della Procura di Bari , Lorenzo Nicastro, di passare alla fase della gestione dell'amministrazione, alla fase dell'azione politica diretta perche' ne ha avuto riscontro delle anomalie quando ha svolto l'attività di magistrato - ha spiegato Di Pietro - c'è un momento in cui, quando il Paese va rotoli, ci deve essere una squadra che si assuma la responsabilita' di riparare i guasti e di riprendere in mano le redini della buona amministrazione". Sulla gestione della passata legislatura Di Pietro pur stigmatizzando il comporamento di alcuni si è detto convinto che "Vendola è stato raggirato" garantendo il massimo sostegno e attenzione nella prossima amministrazione regionale.
Nel contempo ha ribadito la linea dell'Idv. "Non facciamo un passo indietro sul modo di fare opposizione nei confronti del governo Berlusconi non rinunceremo in alcun modo alla piazza, al dialogo diretto con i cittadini, al confronto con la rete ed alla programmazione di manifestazioni che possano portare i cittadini a rendersi conto del grave danno che al Paese, all'economia, alla giustizia sociale sta portando avanti questo governo - ha insistito - c'è un solo modo per cambiare la politica del nostro Paese , non cambiare i partiti ma cambiare la classe dirigente di tutti i partiti e non perche' sia tutta da buttare via ma perché c'è classe dirigente da mantenere e classe dirigente da mandare a casa. In Puglia una legislatura di centro sinistra è stata resa opaca da comportamenti poco corretti e poco trasparentima - ha ammesso - ma non è una buona ragione per affidare il governo a chi ha dimostrato che della non trasparenza negli affari e propri e nella gestione della cosa pubblica ne ha fatto un'azione costante, al governo delle destre che toglie ai poveri e da ai furbi, dove regna sovrano l'affarismo,il familismo, il nepotismo".
Alla presentazione di Lorenzo Nicastro è intervenuto anche l'europarlamentare Luigi De Magistris che si è detto convinto che "forse proprio dal Sud può ripartire un grande laboratorio politico che dia un contributo per cambiare il nostro Paese". "il mio armamentario - ha spiegato a sua volta Nicastro - è quello di chi ha fatto il magistrato per 23 anni dopo essere stato avvocato per altri sei anni, è l'armamentario di chi sa che bisogna lavorare con le regole, sulle regole e per le regole. Io l'ho detto al presidente Di Pietro - ha aggiunto - se i cittadini intenderanno premiarmi con il loro voto, non so cosa fare, lo stabilirò con loro giorno per giorno, ma sin d'ora posso promettere che so perfettamente quello che non debbo fare".
Di Pietro ha quindi risposto in merito al differente comportamento che l'Idv ha assunto in Calabria e in Puglia rispetto al Pd ed al centrosinistra. "C'è un'enorme differenza tra il modo di governare di Vendola e quello di Loiero in Calabria - ha affermato - Loiero gestisce, Vendola e' stato raggirato, c'è una bella differenza. Vendola vogliamo aiutarlo a governare meglio e per questo abbiamo decis dio affiancarlo non solo come partito ma con i pugliesi migliori che possiamo mettere a disposizione" garantendo che comunque non ci saranno altri magistrati in lista. "I magistrati non è che si candidano in quanto magistrati - ha sottolineato ancora Di Pietro - si candidano perché sono persone che hanno acquisito una professionalità, hanno capito come funzionano le cose e possono affrontarle con maggiore competenza; un magistrato che ha individuato le varie anomalie su cui si annida il malaffare nella politica può portare il suo contributo perché comportamenti, metodi e anche leggi siano differenti rispetto a quelli attuali". Del resto come ha sottolineato De Magistris "anche nel Pdl ci sono un sacco di magistrati".(AGI)

9 commenti:

  1. Magistrati e politica. Mah.

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  2. Povera Italia, caduta così in basso, ostaggio dei magistrati di parte che stanno preparando la seconda tangentopoli a furia di "sentenze".
    Speriamo che presto vengano fuori le "marachelle" del nostro eroe ammazzasentenze e dei suoi degni accoliti.

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  3. E se si stesse preparando un colpo di Stato?
    così la politica con la P maiuscola la si manderebbe in soffitta definitivamente.
    CHE ORRORE!!!

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  4. Di Pietro ormai accetta di tutti.
    Dal condannato e plurinquisito De Luca al Magistrato Nicastro.
    Ed ha pure la faccia di ca... di dire " meglio un magistrato in più che qualche delinquente in meno". Nel suo lessico per delinquente si intende un qualsiasi cittadino condannato.
    Ebbene, anche Leoluca Orlando Cascio, portavove di IDV (non l'ultimo arrivato) è stato condannato, con sentenza definitiva.
    Ma è proprio convinto che in Italia siano tanti i co.... ni disposti a seguirlo???

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  5. Di Pietro-pensiero: " Vendola e' stato raggirato". Quindi Vendola è un inetto.
    Votate Vendola!!!
    Questa è scienza, cari i mei grottagliesi.
    Nemmeno un voto a quel personaggio!!!

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  6. Mi piace seguire i vostri interventi miei cari anonimi del 16/02 e 17/02.

    Finalmente qualcuno si è svegliato.
    Un pensiero a VOI. Continuate, mi mancano le parti nascoste di questa politica che va sempre più a rovinarsi.
    Renato

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  7. Della serie " ma come vi permettete cari colleghi?".
    Da Repubblica :

    Anche questo è di Pietro.
    Indagano il figlio e lui pronto a correre davanti agli ex (?) colleghi.
    NEMMENO UN VOTO

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  8. Questo è il testo riprodotto da Repubblica.
    " NAPOLI - Più di tre ore davanti ai pm che indagano sugli appalti a Napoli e che hanno iscritto nel registro degli indagati il figlio Cristiano. Antonio Di Pietro si è recato nel pomeriggio nella sede della procura al Centro Direzionale per chiarire alcuni punti su cui si è particolarmente concentrata l'attenzione dei magistrati: in primo luogo la questione della fuga di notizie che ha caratterizzato la prima fase delle indagini e, indirettamente, la vicenda emersa dalle intercettazioni telefoniche dei rapporti tra il figlio Cristiano, consigliere provinciale dell'Idv di Campobasso, e l'ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise Mario Mautone.
    In serata trapela la notizia che Cristiano Di Pietro è stato iscritto nel registro degli indagati della procura partenopea, anche se le fonti giudiziarie hanno precisato che si è trattato di un "atto dovuto"."

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  9. Un giudizio politico su Di Pietro ?
    lo affiderei ad Ecolevante!!!

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