L’8 MARZO A COSENZA CON PIERFRANCO BRUNI PER
RACCONTARE IL FASCINO DELLE DONNE TRA EROS, BELLEZZA, ESISTENZE E LETTERATURA CON
UNA LEZIONE MAGISTRALE: "AMATA MIA.
AMANTE MIO"
Pierfranco Bruni: “La letteratura è sempre un canto di
passione nel destino di amori, di personaggi, di bellezze, di solitudini, di
tragedie, di vite. Il Novecento letterario si racconta anche attraverso gli
amori, l’amore gli amanti”.
L’Otto marzo tra la magia dell’amore, la
letteratura, gli amori nella bellezza e nelle tragedie. Un Canto d’amore per una
Lectio Magistralis che verrà sviluppata da Pierfranco Bruni, scrittore di
romanzi, libri di poesia e saggi, in una lettura che pone come punto centrale
tre elementi: la donna, l’amore, la bellezza dal tema “Amata mia. Amante mio”.
La manifestazione si svolgerà a Cosenza, per la Casa editrice Pellegrini e il Liceo “E. Fermi”,
venerdì 8 marzo alle ore 11.00 nell’Aula Magna del Liceo. I lavori saranno
coordinati da Antonietta Cozza.
“Ma è un percorso articolato e
affascinante perché è incentrato su due chiavi interpretative che richiamano
l’eros e l’amore tra devozione e fedeltà – infedeltà. Il tutto ricamato da una
figura centrale che è Lou Salomé che è la vera ispiratrice del Nietszche
alchemico”. Commenta così Pierfranco Bruni.
Gli amori tra la vita e la recita. Nel suo viaggio Pierfranco Bruni
racconterà i destini e gli amori di Claretta Petacci, (alla quale ha dedicato
recentemente il suo ultimo romanzo edito da Pellegrini dal titolo “Passione e
morte”) Eleonora Duse, (sulla quale ha dedicato pagine oniriche raccogliendo il
suo vissuto con D’Annunzio) Sibilla Aleramo, Costance Dowling, (sulla quale ha
parlato abbondantemente attraverso i suoi scritti dedicati a Cesare Pavese)
Luisa Ferida, Maria Cumani, Matilde Serao, Grazia Deledda, Mary Haskell, Anais
Nin.
Donne e amore. La bellezza, l'estetica,
la dolcezza, la passione, la tragedia, la persuasione, la pazzia, la profezia,
il sogno, l'attesa, il gioco, il destino, la delicatezza, sensualità. Sono punti
che Bruni intreccia nel suo raccontare, in un gioco sciamanico e alchemico, le
storie. Infatti scaverà nei contrasti e negli incontri reali e metaforici di
donne e amore o donne amanti o donne amore nell'incastro della musica della
vita. Nella vita di queste donne l'amore è un segno indelebile in un intreccio
particolare tra le storie di Claretta e Benito Mussolimi, Eleonora e Gabriele
d'Annunzio, Sibilla e Vincenzo Cardarelli. Costance e Cesare Pavese, Luisa e
Osvaldo Valenti, Maria e Salvatore Quasimodo, Matilde e Eduardo Scarfoglio,
Grazia e Stanis Manca, Mary e Kahlil Gibran, Anais e Henry
Miller.
Un filo tra amore e letteratura. Una
proposta in cui l'amore è dentro la vita e si racconta tra i destini e la
letteratura. Ma Bruni proietterà, attraversa il suo racconto, un immaginario che
ha come elemento il desiderio dell’onirico e la
realtà.
Il filo conduttore, in fondo, è la
letteratura e la storia di queste donne. Si parlerà della letteratura del
Novecento attraverso la passione, l’eros e l’amore. “E’ un modo particolare,
cesella Pierfranco Bruni, di analizzare il Novecento letterario tra i linguaggi
e i destini di personaggi che hanno caratterizzato un secolo ancora da capire
completamente”. Si tratta, infatti, di un intrecciare personaggi che hanno
segnato tracciati di un’epoca.
Pierfranco Bruni si soffermerà, inoltre,
sull'importanza di due donne che sono sogno, devozione e infedeltà raccogliendo
il suo viaggio in alcuni passaggi. Gozzano: "Non amo che le rose/che non colsi.
Non amo che le rose che potevano essere e non sono state..." (da "Cocotte"). Lou
Andreas Salomé: "Chi ama si sente potente e all'altezza del mondo intero, come
se lo avesse conquistato" (da "Saggi sull'amore").
Nessun commento:
Posta un commento
blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis