Pierfranco
Bruni presenta il suo nuovo
romanzo su Claretta e Mussolini, “Passione e morte. Claretta e Ben”,
nella Sala
della Biblioteca Comunale
di Maruggio -
Taranto
In
occasione del Centenario della
nascita di Claretta Petacci (1912 – 1945), uccisa accanto a Benito
Mussolini, e
a 90 anni dalla Marcia su Roma, Pierfranco Bruni presenta il suo ultimo
romanzo
“Passione e morte. Claretta e Ben” (Pellegrini editore), nella sala
della
Biblioteca Comunale di Maruggio (Taranto), il prossimo 28 ottobre, alle
ore
18,30.
Lo
scrittore dialogherà, sia sul romanzo
che sul contesto storico nel quale Claretta visse, con lo storico Tonino
Filomena e l’Assessore alla P.I. del Comune di Maruggio Mariangela
Chiego. La
manifestazione gode del patrocinio del Comune di Maruggio e del Centro
Culturale
“Berto Ricci”.
Un
romanzo che ottiene sempre più
successo e apre modelli di dialettica sia sul piano letterario che su
quello
storico, tanto che, recentemente, Rai Uno ha dedicato una intera puntata
de
“L’Appuntamento” di Gigi Marzullo con studiosi come Gabriela La Porta, Mirella Serri
e Grazia
Attili.
Ma
cosa è questonuovo libro di
Pierfranco Bruni che tanto fa discutere?
È
un romanzo che racconta la passione,
l’amore, la tragedia, la morte di Claretta Petacci, l’amante di Benito
Mussolini. La donna con la quale condivise gli ultimi angoscianti e
terribili
giorni e le ore della fine del Fascismo di Salò. Il rapporto tra la
passione di
Claretta e Benito, la tragedia dei 600 giorni di Salò e Piazzale Loreto
è,
comunque, strettamente dentro le pagine di Bruni con una percorso che ha
delle
valenze fortemente narrative e poetiche.
Il
romanzo porta sulla scena la figura
di Claretta ma viene ad essere filtrata attraverso un racconto che si
dipana tra
la storia, la meditazione e l’immaginario. Già nel 1996 Pierfranco Bruni
aveva
pubblicato un breve racconto dedicato a Claretta Petacci dal titolo:
“Claretta e
Ben. Il mio amore è conte”, ma in “Passione e morte” si ricontestualizza
il
tutto e si ricostruiscono scenari e particolari completamente nuovo a
cominciare
dal suo dialogo con il padre, dal suo viaggio a Giulino di Mezz’egra e
delle
lettere immaginarie.
Lo
scrittore è come se si lasciasse
trascinare dal racconto del padre che ha vissuto la stagione del
fascismo ed è
stato partecipe degli anni in cui il fascismo trionfò nel consenso di
un’Italia
che è diventata antifascista soltanto dopo il 25 luglio del 1943.
Ma
non si tratta di un libro di storia.
È un romanzo articolato all’interno di un diario che propone
interpretazioni e
letture. Il romanzo si apre con l’incontro tra lo scrittore, il padre e
la madre
che dialogano; segue un capitolo che è soprattutto una passeggiata tra i
luoghi
dove Mussolini e Claretta vennero uccisi, ovvero di Giulino di Mezzegra.
Il
cuore del romanzo, comunque, si
incentra sul rapporto, appunto, tra Claretta e Benito. Le ultime pagine
hanno
una marcata liricità. Infatti è nei capitoli finali che campeggiano le
lettere
immaginarie scritte da Claretta a Benito e viceversa, le quali si aprono
ad una
discussione a tutto tondo tra la vita e l’amore.
Un
romanzo che in poche settimane ha
fatto molto discutere e ha ottenuto uno straordinario successo,
giungendo alla
seconda edizione, con un interesse critico che ha scavato tra le pagine
vite che
raccontano gloria, tragedie, conformismi e morte.
Tra
il “riflessivo”, la “ricostruzione”,
il “diarismo” Pierfranco Bruni ha tratteggiato la realtà e
l’immaginario.
L’amore, la trasgressione e la tragedia tra Claretta e Benito non sono
dei
pretesti, ma il romanzo focalizza l’attenzione proprio sulla loro
passione. Una
passione che è dentro la storia che ha trasformato il volto di un
Paese.
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