Taranto e i poeti del
Novecento. Un libro della studiosa Marilena
Cavallo
pubblicato nelle prossime
settimane e presentato alla Fiera del Libro di
Roma. Da Carrieri a Cosimo
Fornaro, da Spagnoletti sino a Pasquale Pinto Da Tebano a De
Giorgio
“Sulle
rive della Magna Grecia. Poeti
del Novecento nella Taranto Mediterranea” è il titolo di del libro di
Marilena
Cavallo (docente e saggista) in uscita, nelle prossime settimane nelle
edizioni
Pellegrini, per il sessantesimo anniversario della Casa editrice. In
una conferenza stampa nella sede della Casa editrice è stato dato
l'annuncio del prestigioso studio che verrà presentato alla Fiera del
Libro di
Roma.
Il
saggio focalizza l’attenzione sui
temi delle radici, sulle matrici mediterranee e sul senso di nostalgia
che si
avverte nei processi letterari attraversati dai poeti che sono parte
integrante
di una chiave di lettura tra mito e tempo.
I poeti analizzati sono Cesare Giulio Viola,
Michele Pierri, Raffaele
Carrieri, Giacinto Spagnoletti, Cosimo Fornaro, Nerio Tebano, Pasquale
Pinto,
Emanuele De Giorgio. Uno studio articolato che tocca, tra l’altro, anche
aspetti
originali e innovativi in una interpretazione tra luogo e letteratura,
tra
poesia e visione onirica.
Importante resta la parte dedicata a Cosimo
Fornaro. Fornaro viene
analizzato attraverso uno scavo riguardante i suoi legami culturali con
Dante ma
anche con tutta la poesia italiana ed europea del Novecento in una
temperie in
cui il rapporto decadentismo ed ermetismo risultano elementi centrali
anche nei
processi critici.
A Fornaio sono dedicati ben quattro capitoli che
affrontano l’estetica
della poetica e i suoi raccordi con i poeti sino al suo confronto con
Pascoli.
Significativo il capitolo su Spagnoletti nel quale si rivela la sua
straordinaria “curiosità” critica e nel far pubblicare le ultime poesie
di
Cesare Pavese.
Lo
studio della Cavallo comprende
anche un capitolo su Emanuele De Giorgio perché in esso le metafore
della parola
rappresentano un inciso chiarificatore del suo immaginario pittorico e
artistico.
Su
De Giorgio, Marilena Cavallo osserva:
“De Giorgio è artista mediterraneo. “Domenica in Albis” è il
mediterraneo
recitato nelle gozzaniane memorie dei crepuscoli raccolti in un pugno di
parole.
E il recupero della tradizione coinvolge quei volti e quegli occhi che
sono il
tempo del paese, dell’essere paese, dell’essere trasportati dai luoghi
vissuti e
abitati, attraversati e nascosti in una Grottaglie che ha le radici nei
solchi
del Mediterraneo”.
Il saggio verrà presentato alla Fiera del Libro
di Roma nel prossimo mese
di dicembre grazie ad un dibattito intorno alla poesia mediterranea e al
ruolo
che i poeti tarantini hanno svolto, nella poesia italiana del Novecento,
nella
chiarificazione dei simboli e dei miti.
Lo studio è parte integrante di un progetto
complessivo sulla letteratura
del Mediterraneo, i luoghi, le parole, il linguaggio che ha già visto la
pubblicazione di un testo su “La poesia, la piazza e i poeti” e un
saggio che
riscuote successo e consenso dedicato a Pascoli.
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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis