Il GUP ammette la costituzione di parte civile di associazioni, del Comune di San Marzano di San Giuseppe e di cittadini elettori, questi ultimi sulla base di un’azione popolare proposta in sostituzione della Provincia di Taranto e del Comune di Grottaglie rimasti inerti
Il Giudice dell’udienza preliminare dott.ssa Ingenito ha ammesso la costituzione di parte civile proposta da molti cittadini elettori che hanno agito in sostituzione del Comune di Grottaglie e della Provincia di Taranto, i cui attuali rappresentanti istituzionali sono rimasti inerti nel procedimento penale in corso nei confronti dell’amministratore delegato della Ecolevante spa e dell’ex dirigente del Servizio ecologia e ambiente della Provincia di Taranto, imputati di abuso d’ufficio e altri reati in relazione alle autorizzazioni rilasciate per la costruzione del III lotto della discarica di proprietà e gestita da Ecolevante s.p.a.
Il Giudice dell’Udienza Preliminare ha altresì ammesso la costituzione di parte civile del Comune di San Marzano di San Giuseppe, in persona del Sindaco p.t. dott. Giuseppe Borsci, e di molte altre associazioni nel medesimo procedimento. Si tratta di: Vigiliamo per la discarica, Sud in movimento, Pro loco Marciana, Anpana e Lida.
Il Giudice dott.ssa Ingenito, richiamando una pronuncia del Consiglio di Stato, ha evidenziato, in relazione all’azione popolare proposta dai cittadini elettori, che “la sostituzione dell’attore popolare al comune costituisce una grave limitazione all’autonomia dell’ente”.
Il comitato Vigiliamo per la discarica evidenzia che, a quanto gli risulta, è la prima volta che nel circondario del Tribunale di Taranto viene esercitata e riconosciuta un’azione popolare da parte ci cittadini elettori.
Per quel che riguarda il Comune di San Marzano, la dott.ssa Ingenito, nell’ammetterne la costituzione di parte civile, ha rilevato che “nell’atto di costituzione sono diffusamente esposte le ragioni che giustificano la domanda di intervento del suddetto ente civico in qualità di danneggiato dai reati in contestazione”.
Il Comitato Vigiliamo per la discarica sottolinea inoltre la motivazione con la quale il GUP dott.ssa Ingenito ha ammesso la costituzione di parte civile delle associazioni. Si legge infatti nell’ordinanza: “Le suddette associazioni, sebbene non riconosciute ai sensi dell’art.13 della legge n.349/1886, sono radicate nel territorio in cui sono avvenuti i fatti in contestazione e hanno offerto prova della continuità e rilevanza dell’azione svolta a difesa del territorio. Come è noto gli enti esponenziali di interessi collettivi possono essere danneggiati (in senso proprio) da attività lesive degli interessi di cui sono portatori; le associazioni ambientaliste sono dunque per orientamento giurisprudenziale dominante, legittimate in via autonoma e principale all’azione di risarcimento per danno ambientale, quando siano statutariamente portatrici di interessi ambientali territorialmente determinati, concretamente lesi da un’attività illecita. Nel caso di specie, infatti, è pacifico che le associazioni sopra indicate sono portatrici per loro statuto degli interessi collettivi alla tutela ambientale del luogo, e come tali sono legittimate a costituirsi parte civile per il danno ambientale, in base all’assunto accusatorio, provocato dalla illecita realizzazione della discarica”.
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