Un altro inaccettabile atto di arroganza autoritaria da parte di Vendola
Il comitato Vigiliamo per la discarica respinge con forza l’ordinanza del Commissario regionale straordinario sui rifiuti Vendola, in cui si stabilisce che il materiale biostabilizzato prodotto dall’impianto Sud Gas di Poggiardo venga conferito, per i prossimi trenta giorni, presso l’impianto di Grottaglie mentre la precedente ordinanza li destinava all’impianto di Autigno in provincia di Brindisi.
Questa ordinanza firmata da Vendola ieri, mercoledì 8 aprile, è un ennesimo atto di arroganza autoritaria nei confronti dei cittadini di Grottaglie e S.Marzano, che hanno la colpa di risedere a poche centinaia di metri dalla discarica Ecolevante, alla quale continuano ad essere destinati i rifiuti provenienti dall’impianto Sud Gas di Poggiardo.
A quanto pubblicato dal giornale on line “Il Paesnuovo.it” di mercoledì 8 aprile” “questa decisione è stata presa a seguito dei risultati delle analisi effettuate da Arpa Puglia sul materiale biostabililzzato di Poggiardo, che hanno dato esiti ancora insufficienti per una valutazione conclusiva”.
Quindi quanto non va bene per la discarica di Brindisi, va invece bene per la discarica di Grottaglie!
Pertanto, il comitato Vigiliamo per la discarica invita le Autorità competenti -Sindaco di Grottaglie Bagnardi, presidente della provincia jonica Florido e presidente della ASL- a reagire adeguatamente a questa autoritaria e pericolosa imposizione che fa del territorio di Grottaglie un territorio “legibus solutus”. Le autorità joniche devono chiedere anche per il nostro territorio il rispetto delle leggi che sono valide per tutto il territorio nazionale!
Il comitato inoltre informa che questo stesso comunicato viene inviato anche alla Procura di Taranto per le indagini di sua competenza.
comitato sbugiardato, si prega di aggiornare le notizie:
RispondiEliminahttp://ioballodasola8.blogspot.com/2009/04/gia-oggi-i-rifiuti-di-lecce-in.html
L'imparziale comitato farà rettifica?
Tifoso "vendoliano" dell'11.4.2007, h. 18,47, sei tu che ti illudi! Leggiti il corriere del mezzogiorno di oggi. Nella cornaca di Lecce si continua ad affermare che i rifiui leccesi sono smaltiti a Grottaglie, e si sostiene implicitamente che lo saranno per chissà quanto tempo ancora!
RispondiEliminaLa riattivazione del ciclo provvisorio - cioè fino all'entrata in esercizio dei nuovi impianti previsti a Poggiardo e Corigliano - garantirà il ristabilirsi delle condizioni igieniche in quei comuni
RispondiEliminaDa: Lagazzettadelmezzogiorno.it - Sabato, 11 Aprile 2009 18:02
Già oggi la discarica di Autigno (a Brindisi) potrà cominciare ad accogliere i rifiuti dell’Ato Lecce 2. E tanto l’impianto di Poggiardo quanto i comuni dell’Ambito territoriale potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo, archiviando quella che negli ultimi giorni si andava profilando come una nuova emergenza.
La buona notizia arriva da Bari. L’ufficio del commissario per l’emergenza ambientale ha stilato una relazione che nella serata di ieri è stata sottoposta alla firma di Nichi Vendola. Il documento riguarda le caratteristiche della frazione organica stabilizzata ormai da più di un mese nei biotunnel della Sud Gas. Un trattamento che in base alle analisi dell’Arpa sarebbe risultato idoneo, così da poter soddisfare le condizioni che erano state poste dai gestori della discarica di Autigno (si chiedevano scarti pienamente inertizzati per attività di copertura).
Grazie alla certificazione, i rifiuti stoccati a Poggiardo potranno ora essere gradualmente trasferiti nell’impianto brindisino, mentre i biotunnel della Sud Gas cominceranno a svuotarsi per consentire ai comuni di riprendere normalmente le attività di conferimento. La riattivazione del ciclo provvisorio - cioè fino all’entrata in esercizio dei nuovi impianti previsti a Poggiardo e Corigliano - garantirà il ristabilirsi delle condizioni igieniche in quei comuni che da qualche giorno mostravano i primi segni di cedimento nei servizi di raccolta e smaltimento, da Nardò a Gallipoli. Una Pasqua, dunque, senza rifiuti per strada, come qualcuno aveva paura che accadesse.
Nel frattempo, anche l’impianto «Progetto Ambiente» di Cavallino per la produzione di cdr (combustibile da rifiuto) ha iniziato da alcuni giorni a trattare la frazione secca stabilizzata a Poggiardo, garantendo anche in questo caso la necessaria continuità al ciclo provvisorio nell’Ato Le/2
Corriere mezzogiorno domenica 12 aprile 2009 pag.7 http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/13-aprile-2009/rifiuti-camion-scaricano-ma-ancora-emergenza-martedi-nuovo-vertice-bari-1501181077013.shtml
RispondiEliminaIl caso
Rifiuti: i camion scaricano ma è ancora emergenza, martedì nuovo vertice a Bari nell’impianto di Poggiardo svuotati i compattatori. L’assessore Scognamillo: «Abbiamo evitato una crisi»
LECCE — Passare la Pasqua con i rifiuti per strada è stato un rischio reale. Lo hanno corso soprattutto le perle del turismo salentino come Gallipoli e Otranto che avrebbero offerto turisti uno spettacolo indecoroso. Solo in extremis, ieri mattina, i vertici dell’Ato Lecce 2, insieme all’assessore provinciale all’Ambiente, Gianni Scognamillo, sono riusciti a rimediare, anche se solo temporaneamente, agli affanni con cui i 16 biotunnel di Poggiardo stanno trattando le 300 tonnellate di spazzatura che arrivano ogni giorno dai 46 comuni del bacino. La raccolta in queste ore dovrebbe avvenire normalmente e tutto il materiale sarà stipato in 12 grandi camion. Ma è solo il puntello che tiene in piedi per qualche ora un sistema privo di equilibrio. Perché è del tutto evidente che non funziona il meccanismo approntato dalla struttura commissariale per traghettare il Salento fuori dall’emergenza. Nichi Vendola, con l’ordinanza 64 del 2009, aveva stabilito che la frazione umida biostabilizzata dell’Ato 2 doveva essere trasportata nella discarica brindisina di Autigno. Ma ciò è stato impossibile perché il materiale trattato a Poggiardo non ha le caratteristiche richieste. E allora Vendola ha dovuto correggere il suo stesso provvedimento ordinando, in corsa, una deviazione su Grottaglie, nella cui discarica viene trasferita da qualche giorno la frazione organica. A tutto questo si aggiungano le discrasie alla piattaforma di Cavallino, dove il Cdr va a singhiozzo. Sindaci ed abitanti temono di ritrovarsi con i rifiuti per strada come accaduto all’inizio di gennaio con il blocco della discarica di Ugento. Giuseppe Venneri, sindaco di Gallipoli, si sfoga: «Preso atto che il ciclo non funziona, apriamo la discarica di Nardò. Lo dico con dispiacere, ma credo che non ci sia altra scelta se non vogliamo passare un’estate da incubo». Cerca di rasserenare gli animi l’assessore Scognamillo. «Oggi (ieri, ndr) tutti i camion in fila a Poggiardo - dice - sono stati fatti passare e gli impianti hanno lavorato normalmente. Ma è chiaro che c’è qualcosa che non va e per questo martedì prossimo sarò a Bari, dove, con i tecnici, cercherò una soluzione. Malgrado tutto credo che non bisogna cambiare nulla - insiste Scognamillo - , ma solo aggiustare quello che non va». Secondo il presidente dell’Ato 2, Silvano Macculi, la durata dei processi di stabilizzazione imposta dal Commissario è troppo ridotta: 60 ore anziché 3 settimane per il secco e 20 giorni per l’umido, contro le otto settimane previste. Conseguenza: i rifiuti secchi mantengono un alto tasso di umidità giungendo ancora carichi di liquidi al Cdr di Cavallino. Stesso discorso per l’organico, mai accettato dalla discarica brindisina di Autigno e quindi dirottato a Grottaglie. Antonio Della Rocca