Successo di pubblico e di critica per lo spettacolo “… dedicato a Francesca”, serata di Musica, Teatro e Danza organizzato dal Leo Club di Grottaglie e dall’Associazione Musicale Jonica “Giovanni Paisiello”, con il Patrocinio del Comune di Grottaglie che si svolto nei giorni scorsi al Teatro Monticello a Grottaglie. Lo spettacolo, durato circa tre ore, ha tenuto incollato alla poltrona il pubblico che ha fatto registrare il tutto esaurito al teatro grottagliese. Uno spettacolo articolato che ha visto sul palco il M° Nunzio Dello Iacovo, eseguire al pianoforte brani di Schubert, Liszt e Scriabin; brani del repertorio moderno (canzoni d’autore) arrangiati dal M° Massimiliano Conte, che si è esibito al sax ed al pianoforte, accompagnato da Francesca Bicchierri, voce, Francesco Avellis, violoncello, Rosaly Caiazzo, voce soprano, Ida Pagliarulo, violino, Vito Perrini, percussioni, Alessandra Pulpito, flauto. Il tutto intervallato da letture drammatizzate di brani tratti dalla Bibbia da parte dell’attore Vito Lopriore. I movimenti coreografici affidati a Cinzia Fasano. Lo spettacolo è stato presentato da Gino Alò. Il ricavato, 965,23 euro, è stato devoluto ad AIRC, Ass. Italiana per la Ricerca sul Cancro presente; in sala la consigliera AIRC di Taranto, Alessandra Salinari. La serata è stata dedicata a Francesca Santoro giovane grottagliese morta lo scorso maggio in seguito ad un melanoma. Francesca si esprimeva per il gusto del bello disegnando abiti, accessori, gioielli per Versace, Bulgari ed Armani ed è suo il disegno utilizzato per le brochure ed i manifesti dello spettacolo. Durante la serata, infatti sono stati presentati cinque modelli realizzati da giovani futuri stilisti grazie a cinque borse di studio intitolate a Francesca. Credente e sorretta da una profonda fede, Francesca era impegnata in varie iniziative benefiche a Milano; curava le letture religiose nelle celebrazioni liturgiche e frequentava nel capoluogo lombardo la chiesa di San Celso. “Francesca era genio e sregolatezza, croce e delizia, molto colta ed informata sapeva stare in ogni ambiente, dai ricci e colti salotti milanesi agli ambienti più umili”, ha affermato il padre Francesco, committente della serata assieme ai suoi più stretti parenti ed amici. Negli ultimi momenti della sua vita, mentre lottava contro il suo tremendo male, Francesca così scriveva: “Ricordati di vivere la vita nella sua pienezza ed interezza: il che significa non dimenticare il tuo compito quotidiano, l’azione che devi compiere al servizio degli uomini, in breve il tuo dovere od ancora l’impegno, l’obbligo morale verso il prossimo”; ed ancora “Mamma, vorrei che il mio sacrificio potesse esorcizzare tutto il male del mondo”.
Ringrazio molto Lilli per le belle parole nei confronti di Francesca e per la cordialità nei riguardi della famiglia Santoro.
RispondiEliminaRingrazio molto i tanti che sono intervenuti facendo registrare il tutto esaurito e la certezza di una replica in primavera.
Per quanto concerne l'errore a cui fa riferimento il commento precedente, la frase corretta è: "Lo spettacolo, durato circa tre ore, ha tenuto incollato alla poltrona il pubblico facendo registrare il tutto esaurito nel teatro grottagliese."
Allo stesso modo, però, tengo a precisare che anche altre persone dovrebbero TORNARE (e non ritornare) a scuola ed imparare il congiuntivo, poichè la frase giusta è "peccato che non SAPPIATE scrivere".
Di solito evito interventi del genere ma in questo caso e dato anche l'argomento piuttosto delicato, un intervento anonimo come quello precedente mi è sembrato del tutto inopportuno.
Grazie
Marisa L'Assainato