Che ora è ?

giovedì 3 dicembre 2009

Wemag in edicola venerdì 4 dicembre


Nel numero di Wemag, in edicola da venerdì 4 dicembre, si puntano i riflettori sul dibattito scaturito dopo il successo della manifestazione organizzata da Altamarea: il dialogo possibile tra associazioni ambientaliste e le grandi industrie, con la condizione di Riva. In attualità si fa il punto sui giovani con la valigia, circa 17mila persone nate nel Settanta che sono andate via da Taranto negli ultimi cinque anni. L'intellettuale tarantino Angelo Mellone, che dopo il diploma ha abbandonato la città dei Due Mari per laurearsi e poi vivere a Roma, racconta Taranto vista da chi non la vive più, criticando alcuni atteggiamenti delle istituzioni e della società. La guerra di mala raccontata da Riccardo Modeo: le parole del boss ai magistrati antimafia. Per l'economia, nonostante la crisi, aumentano le imprese femminili e Taranto conferma il trend nazionale positivo. La madre di Amanda Knox racconta in un'intervista la vita della figlia, spaziando dai tempi della scuola a quelli del carcere. In occasione del concerto della Pfm a Taranto, intervista al batterista e cantante Franz Di Cioccio. Per il calcio, il mediano del Livorno Davide Moro, l'unico calciatore tarantino rimasto in Serie A, svela: «La maglia rossoblù? Magari a fine carriera...». Si va alla scoperta, inoltre, del Real Statte, la squadra di calcio a 5 femminile che dopo aver vinto il terzo scudetto si gioca Coppa Italia e Supercoppa.

3 commenti:

  1. chi finanzia la squadra real Statte?

    RispondiElimina
  2. La guerra di mala raccontata da Modeo?
    Questo è l'uso che si fa dei pentiti?
    Da assassini a celebrità?

    RispondiElimina
  3. una volta i pentiti erano chiamati confidenti, di questura o di caserma, a seconda del luogo delle loro propalazioni, quasi sempre a pagamento, comunque mai completamente gratis. Era sufficiente anche chiudere un occhio su qualche furtarello.
    Gli stessi marescialli dei carabinieri o della questura nutrivano un gran disprezzo per quella gente.
    Ora diventano delle vere e proprie star, siano Spatuzza o Modeo, a seconda del luogo e della efferatezza delle loro gesta.
    Eh si, perchè più sono stati feroci e sanguinari, più valgono e più sono creduti.
    E noi coglioni (scusate, ma non trovo un sinonimo altrettanto eloquente) a stargli dietro. E più di noi magistrati e giornalisti.

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

Translate

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO
Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

Visualizzazioni ultima settimana

EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.