Che ora è ?

mercoledì 24 marzo 2010

Dal collega giornalista Gianpaolo Cassese ricevo e pubblico


Giuseppe Vinci, l’«uomo nero»
di Gianpaolo Cassese
«Alcuni hanno provato a farmi diventare, a forza, l’uomo nero, di cui spaventarsi e da tenere a bada. L’uomo nero della discarica, come se la scelta di aprire una discarica nel territorio, nella legalità e con tutte le precauzioni tecniche possibili e con un processo partecipato lungo e complesso, come noi nel 1998 abbiamo fatto fosse in sé un crimine contro il territorio stesso. Come se non esistesse nell’attualità il problema dello smaltimento dei rifiuti, sin quando ne produrremo e non saremo capaci di far diversamente con la differenziata e il riciclaggio. […] A coloro che dicono che Vinci è quello della discarica chiedete dove mettono i rifiuti che loro stessi producono. Qualcuno lo spieghi al fiero Cassese, che su Livù distribuisce onori e vergogne come un imperatore, e lancia nella vergogna Vendola perchè autorizza discariche dove sono indispensabili».
Ciò si legge in un’e mail fatta circolare dall’entourage di Giuseppe Vinci, ex sindaco, ex assessore provinciale e attuale candidato al Consiglio Regionale.
Mi ero ripromesso di non parlare di discariche, ma tirato in ballo come «imperatore» da Vinci o da chi gli è vicino, non posso che rimarcare ancora una volta la vergogna a Vendola con il quale sono state aperte a pochi passi da noi, tre nuove discariche per rifiuti speciali (tra cui il “terzo lotto” della Ecolevante) per una capienza di otto milioni di metri cubi. Otto milioni di metri cubi che per Vinci sarebbero “indispensabili”.
Ma per chi?
Di sicuro lo sono per quegli imprenditori che grazie ai rifiuti generano guadagni per milioni di euro sulla nostra pelle (e salute!). Come sono “indispensabili” per gli amministratori locali che possono godere, grazie alle discariche, di royalties e di finanziamenti vari, utili al consolidamento del loro potere. Di certo non lo sono per questo territorio, visto che di rifiuti speciali ne produciamo davvero pochi. Ad eccezione dell’Ilva che dispone comunque di sue, gigantesche discariche.
Dott. Vinci, se il problema dei rifiuti esiste è solo per responsabilità di chi, come lei, ha preferito le discariche alle buone pratiche del riciclo e della differenziata. Di chi, come lei, ha preferito alimentare il generoso business dei rifiuti anziché tutelare l’ambiente, la salute e la storia. Si, la storia, visto che, come saprà, la “sua” discarica ha persino cancellato un tratto dell’antica Via Appia. Per non parlare dei vincoli ignorati nel rilascio di tutti i pareri, finiti sotto la lente della Magistratura.
Sa cosa fanno, invece, in quegli Stati civili dove ci sono amministratori lungimiranti e preparati? Fanno la differenziata. Quella vera. Non quella a parole. Non quella con Lino Banfi sulle gigantografie stradali. Dalla differenziata si ottiene fino al 60% di residuo organico che fermenta poi in appositi digestori producendo energia elettrica e riscaldamento per intere città! Città ben più grandi di Grottaglie. E con plastica, alluminio e vetro alimentano aziende del riciclo, creando nuovi posti di lavoro. Qui da noi il più delle volte finiscono in discarica con tutto il resto.
In fin dei conti, se un’Amministrazione non consente una differenziata porta a porta, con i dovuti controlli, come può pretendere che i cittadini la facciano?
Se il legislatore non impone nuove regole per la riduzione degli imballaggi come può pretendere che i rifiuti diminuiscano?
La realtà è che i rifiuti rappresentano un affare troppo appetibile, per rinunciarvi. Più facile parlare di “sindrome Nimby” per giustificare le discariche. Anche in una provincia, come quella di Taranto, in cui viene smaltita una quantità di rifiuti speciali, 14 volte superiore a quella dell'intera regione Lombardia. Per Vinci è «indispensabile»!

Grazie Gianpaolo dell'intervento al quale ne aggiungo uno mio, non me ne volere ma è necessario..
Ieri sera sono stata all'iniziativa di Livù con i 9 candidati, sì sono nove! Bene, l'incontro era tra intimi, il pubblico era formato dalle varie squadre dei candidati, addetti ai valori, insomma tutto tra di noi.
In contemporanea si svolgeva nella chiesa Madonna delle Grazie, organizzato da Don Pinuccio Cagnazzo, l'incontro con l'ex imprenditore Pino Masciari che da anni vive una vita da protetto delle Stato, ( da morto che cammina), perché ha osato ribellarsi ai poteri forti della mafia, la chiesa era gremita fino all'inverosimile, insomma la chiesa delle grandi occasioni, con tanti giovani.
Quest'uomo ormai si è votato all'oratoria di denuncia, è in giro per il Paese a raccontare la sua triste storia, va nelle scuole, nelle chiese e laddove lo chiamano a dare testimonianza che al potere dell'anti Stato ci si può ribellare e vincere la battaglia, anche a costo di fare una vita da recluso, ma come lui ha sottolineato, da uomo libero.
Tutto molto bello, onore al merito a chi ha organizzato l'evento, ma non posso non scrivere un appunto, caro Gianpaolo: perché così tanta ribalta, per carità legittima ed appropriata, a chi ha sfidato la Mafia e sta vincendo questa battaglia dura, mentre di contro quasi si ignora, e non si dà un minimo di solidarietà ad una cittadina grottagliese, Etta Ragusa, che in silenzio e quasi ignorata dalla gran parte della città di Grottaglie, ha condotto e conduce una battaglia seria, finendo persino alla sbarra, rea di aver denunciato il malaffare di alcuni partiti in città, stiamo parlando di una persona coraggiosa, competente ed appassionata del nostro territorio, che ha osato ed osa andare contro chi vorrebbe trasformare questa nostra città in una cloaca della Monnezza e dell'amoralità?
Mi chiedo e ieri sera avrei voluto dirlo, ma non mi hanno consentito di terminare in modo sereno il mio intervento perché si aveva fretta di chiudere, o forse perché qualcuno aveva timore che potessi dare la volata politica a qualcuno, non faccio di queste bastardate, io in quel posto ero da giornalista libera, ieri sera quindi avrei voluto chiedere:
Perché Don Pinuccio e chi per lui, non riserva la stessa platea alla nostra coraggiosa concittadina, Etta Ragusa? Una persona per bene ed onesta che insieme al suo gruppo di fidati amici, a cui mi onoro di appartenere, sta portando avanti una battaglia di Rinascita Civica, la cui finalità è solo quella voler risvegliare le coscienze e renderle consapevoli del danno che si sta perpetrando con scelte politiche suicide, alla nostra amata e bistrattata Città?
Amo sempre ricordare la frase di San Francesco De Geromino, nostro Santo concittadino, che diceva spesso:
GROTTAGLIE CHE ORE E'?
E' ora di svegliarsi e forse pensare alla sollevata delle Grottaglie, però questa volta impegnandosi tutti e scegliere bene chi deve governarci, non importa se di destra, di sinistra, di centro, l'importante che sia gente onesta, competente e consapevole.
Si dice che la politica sia una cosa sporca, non è vero l'hanno sporcato le persone, cambiamo loro e rinnoviamo la politica, quella della gente per bene.

1 commento:

  1. il signor vinci non si vuole arrendere...avrebbe fatto degna figura se avesse abbandonato il mondo politico.lo avremmo ricordati tutti come uno che è stato li' negli uffici comunali,ma invece no i soldi comodi tanti e facili gli fanno gola e gli danno la carica di pensare che deve guardare avanti e deve dimenticare gli scempi cmpiuti.ma si rende conto sig vinci lei e chi lo segue nella sua campagna elettorale.non ha creato una semplice discarica.ha dato modo di creare un grandissimo mostro che prima o poi ci invadrà della sua puzza.che vergogna.in quello spazio avremmo potuto mettere la nostra monnezza urbana e non avremo dato fastidio a nessuno altro paese.ma tu e chi con te volevate fare gli imprenditori sulle spalle di due paesi interi.si assuma le sue responsabilita' sig vinci e ammetta che ha firmato quelle delibere solo per intascare qualche monetina in piu' e cn i soldi restanti cercare di creare un qualcosa di bello per il paese ,mai arrivato

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