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domenica 21 marzo 2010

RINASCITA CIVICA Incontro con i candidati grottagliesi alle elezioni regionali

All’incontro pubblico organizzato dal Movimento per la Rinascita Civica di Grottaglie, tenutosi venerdì 19 u.s. nel Castello Episcopio, hanno partecipato cinque dei candidati grottagliesi al Consiglio Regionale: L. Antonazzo (Io Sud-Mpa), G. Galletto (PD), E. Lacorte (SEL), C. Romano (UDC), M. Santoro (PDL).

Rinascita Civica ha esposto ai candidati problemi che riguardano la collettività, non solo locale, e che sono di competenza dell’Amministrazione regionale. E soprattutto i problemi riguardanti l’ambiente e la sanità.

In particolare è stato chiesto ai candidati di impegnarsi affinché la Regione Puglia si doti del “Piano di azione per l’inquinamento dell’aria” così come prevedono le direttive dell’Unione Europea.

Infatti in modo particolare Taranto e la sua provincia registra un allarmante inquinamento dovuto non solo alle emissioni altissime di diossina, ma anche di benzoapirene e idrocarburi policiclici aromatici (IPA), di cui produce il 75% di quanto emesso nella regione e il 25% di quanto emesso in tutta Italia.

Ad esse vanno aggiunte quelle delle discariche per rifiuti solidi urbani e soprattutto le emissioni delle abnormi discariche per rifiuti industriali la cui volumetria complessiva, tra Italcave, Vergine e Ecolevante, ha superato abbondantemente i 10 milioni di metri cubi.

Ai candidati è stata presentata inoltre la necessità che la regione Puglia si doti di adeguata normativa per sviluppare la filiera recupero-riciclo-riuso, visto che il piano regionale per i rifiuti solidi urbani non ne parla e sembra invece orientato esclusivamente verso la soluzione degli inceneritori e delle discariche.

Anche il problema del proliferare di nuove cave è stato presentato, soprattutto quando progetti di milioni di metri cubi, come quello presentato da Ecolevante e bocciato dalla Regione anche per le puntuali osservazioni del comitato Vigiliamo per la discarica, lasciano facilmente immaginare il modo in cui potrebbero essere in seguito riempite.

A livello sanitario è stata presentata l’esigenza che sia istituito finalmente il registro dei tumori, ma che non si basi solo sulle schede di dimissioni ospedaliere (SDO), dato molti casi non sono ospedalizzati; e che sia attuato al più presto un piano per effettuare lo screening sanitario di tutta la popolazione visto il numero crescente anche di malattie non tumorali che colpisce con sempre maggiore frequenza i giovani e i bambini.

A questi temi gli interventi dei candidati (con angolature diverse), e del pubblico hanno aggiunto quelli delle problematiche connesse a centrali nucleari, inceneritori, rigassificatori, e alla ventilata ipotesi di sopprimere il Parco delle gravine..

E’ stato sollevato anche il problema della crisi dell’artigianato, soprattutto di quello della ceramica. Ed è stato evidenziato il paradosso di voler risolvere la crisi sempre più grave della sanità e dell’agricoltura con nuove strutture-contenitori (vedi la costruzione del S. Raffaele e del Centro servizi per l’agricoltura) invece che con efficaci contenuti e con il potenziamento delle strutture sanitarie esistenti.

Il confronto con i candidati grottagliesi alle prossime elezioni regionali e il contributo di un pubblico attento e partecipe sono stati occasione di dialogo politico vivace ma composto e, si spera, soprattutto proficuo.


Questo articolo è visibile anche su vigiliamo


Il Blog Papaveri e Papere ha così commentato la serata, a cui hanno partecipato una sessantina di persone.

4 commenti:

  1. Ho saputo del candidato Vinci. Non era presente venerdì al castello.

    Per Vinci e per l'anonimo che impara da me a fare politica:
    Prima osservazione:
    da quale politica proviene vinci?
    Seconda osservazione:
    Da quale copiatura organizzativa politica ha attinto la procedura per l’assenteismo?
    Terza osservazione:
    Quale è stato il motivo reale della sua assenza?
    Non aggiungo altre osservazioni altrimenti Vinci sarà costretto a prendersi un analgesico per il mal di testa.

    Analizzo le tre osservazioni mettendole insieme e senza distinguo.
    Premetto: Vinci è un uomo da studiare e come tale mi piace il confronto (anonimo non mettere malizia). Mi piacerebbe un suo intervento in questo blog ma, … come al solito aspetto e spero.

    Vinci non proviene da una scuola politica pura, la sua cultura politica deriva dalla suo titolo di studio.
    Durante la sua vita politica ha imparato ad osservare anzitutto il soggetto posto di fronte, accendere il discorso e aspettare l’intervento. Gioco psicologico eseguito con carisma e preparazione.
    Il suo guai, oggi, è il mio commento.

    Ha provato a trascinare nella sua politica le associazione ed altri gruppi.

    Non è riuscito a far nascere un gruppo forte e sostanzioso a sua immagine e somiglianza.

    Non sono presuntuoso ma chi segue questo blog avrà letto un mio intervento.
    Vinci si è detto: hanno scoperto le carte ma, quel gruppo lo formerò.

    Potrei rimanere in tema della sua politica, ritengo iniquo il discorso. Ho una battaglia aperta con LUI.
    Sapete qual è?
    Chi è più in gamba? (anonimo non mettere malizia).

    Scusate: come dice un vecchio proverbio “chi si vanta da solo vale un …”
    Non è un vanto, è una sfida. Una sfida politica che il nostro bel candidato Vinci non accetterà.
    Sapete il perché?
    Si vocifera di non rispondere sul blog nei miei riguardi. Sostengono che ne conosco una più del diavolo.
    Come al solito non è vero. Vedasi l’animo con la sua cultura latina e greca … tratta da internet credendo di essere preparato.

    Tornando al nostro candidato Vinci.
    Assenteismo per lui non vuol dire non fare politica, vuol dire furbizia (politica).

    Le sue copiature politiche sono tratte dai politici affermati. Sono tratti, a volte, per non dire spesso da una politica paesana (locale).
    Vuole assomigliare al nostro sindaco senza capire che tra i due intercorre la regola “IO SONO PIU’ IN GAMBA DI TE”.
    Sembra una sfida all’ultimo sangue.
    Bagnardi vuole lasciare un segno per il futuro; Vinci non vuole far lasciare il segno al sindaco (anonimo il TUO).

    Quale sarebbe stato il mio comportamento dopo un invito pubblico?
    BEH! Io sarei arrivato prima degli altri poi, preso commiato mi sarei assentato per ritornare nuovamente verso la fine.
    Vi chiedete: Come avrei fatto? Con la presenza di qualcuno di mia fiducia ed il gioco è fatto.
    Questi giochi (politici) sono i giochi del nostro sindaco e come tale il dr. Vinci avrebbe adottato il copia incolla.

    Il copia incolla politico non riuscito, ha spinto, secondo me, ad assentarsi e a lasciare VOI CITTADINI nel dubbio, un dubbio che rimarrà eternamente nella sua testa.
    Vinci … noi non abbiamo dubbi, abbiamo certezze quelle che a te mancano politicamente.
    Renato

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  2. Come al solito dimentico sempre qualcosa.
    E' un vero guaio non dedicarmi a TE mio caro (forse caro) Vinci.
    Sono stato chiaro col commento?
    Mi dispiace per il voto però questa volta mi devo dichiarare.
    ... non ti voterò.
    Renato

    RispondiElimina
  3. Vinci, Vinci.
    Aspetto un tuo intervento.
    Cosa avevo pronosticato?
    Vinci non scriverà.
    Forse, forse non vuole bere alla mia cultura.
    Vinci?!?!?!
    No se ce ti ste pierdi.
    Lui aspetta domani.
    Come dice un vecchio detto: fai oggi quello che potrai fare domani.
    Medita Vinci Medita. Non preoccuparti non ti lavo.
    Promesso, ti stiro solamente.
    Renato

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  4. Mi piace quando nessuno interviene.
    Mi piace sentirmi emarginato.
    mi piace sentirmi che sono solo.
    mi piace comprendere che non si condivide il mio modo di fare politica.

    Mi piace ...
    la risposta la conosco:
    hanno timore di scrivere i politici, loro sono bravi a parlare faccia a faccia affinchè possano prendersi le proprie ragioni.
    Renato

    RispondiElimina

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
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ammazzato nel novembre del 1975

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