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mercoledì 24 marzo 2010

Per una democrazia partecipata il candidato Galletto si offre al confronto con gli elettori

Giovedì 25 marzo alle ore 17,15 presso il Castello Episcopio di Grottaglie, si terrà un'assemblea pubblica con Gianluca Galletto, candidato al Consiglio Regionale per il Partito Democratico.
L'incontro sarà introdotto dal candidato e dall'on. Michele Meta, Coordinatore Nazionale dell'area che fa riferimento al sen. Ignazio Marino.
A seguire la peculiarità dell'iniziativa, un dibattito reale con i cittadini di Grottaglie che, grazie ad un microfono aperto a tutti, avranno la possibilità di porre a Gianluca Galletto qualsiasi tipo di quesito o suggerimento.
Il reale protagonismo dei cittadini nella costruzione del programma è stato fortemente voluto dal candidato del Pd, che ha fatto dell'etica e della responsabilità capisaldi della sua storia personale e della campagna elettorale in corso.
Vi aspettiamo numerosi, costruiamo assieme una nuova democrazia partecipata.

4 commenti:

  1. Io ci sarò ma attento galletto non parlare come hai fatto nell'intervista in grottaglie in rete.

    Ho dormito per dieci ore.
    Che sollievo che sei ... a farmi dormire
    Renato

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  2. Così scrissi al dr. Gianluca Galletto.
    Tornando ai punti successivi: la presentazione del partito; il tuo intervento; il mio parere.
    Giammai ho cercato la gloria né di lasciare nella memoria degli uomini la mia parola, tantomeno a te e a quell’anonimo che evacua parole senza senso.
    Amo i mondi sottili, leggeri e gentili come bolle si sapone e non come te mio caro Gianluca e anonimo senza senso.
    Mi piace vedere il mio paese dipingersi di sole scarlatto e non a macchia di leopardo così come si esprime l’anonimo senza senso.
    Mi piace volare sotto l’azzurro cielo, tremare d’improvviso e infrangersi a volte in un sogno. Quel sogno della MIA terra piena di profumo e trasparenza.
    Non mi piace blaterare come l’anonimo, sia nei miei riguardi che nei tuoi.
    Il blaterare dell’anonimo non ha né grandezza, né forma, né consistenza.
    La politica mi piace come piace la posizione, quella che a te Gianluca manca.

    In politica se vuoi emergere, non devi seguire le linee del partito ma quelle della gente. Devi opporti con posizione e non solo con le parole.
    Le lezioni di politica del passato li devi solo guardare senza soffermarti. Il problema cambia e se tutto cambia nella vita, devi avere il coraggio di schierarti per la strada giusta.
    Se chi ti circonda non è ben visto, allontanati da lui o da loro: potrebbero condurti a decisioni massimali e sbagliate.
    Non sarò IO, gentilissimo Gianluca, ad indicarti la via. Vi può esserci qualcun altro a suggerirti che è sbagliata ma … IO al posto tuo mi svincolerei da questa politica obsoleta e avvierei quella attiva con il rischio di essere mandato via.
    Cosa importa a te essere mandato via? Un lavoro? Una professionalità? Un nome? Una dignità? Una personalità? Non credo che mancano. Hai un guaio positivo: sei onesto e sincero ma col passare del tempo potresti cambiare, potresti imborghesirti col giornale nelle mani a tirar spunti e discorsi espressi dagli altri.
    Non sei un buon filantropo politico. In quella zona d’ombra politica è nascosta la parte seria e sincera. RICERCALA.
    Nulla è scritto a caso da parte mia.

    Rimarco il primo intervento: Il punteruolo rosso della palma. Tutto ha senso quando scrivo come ha senso politicamente quel problema.
    La politica è studiare, approfondire, scrivere , parlare.
    Se ti dicessi che il problema essenziale è il federalismo fiscale, ci crederesti?
    Se ti dicessi che lo studio sul federalismo fiscale è di casa, ci crederesti?
    Ecco! Questo intendevo quando scrissi “ti farò conoscere il metodo di fare politica”.
    Forse non hai la percezione di quante ore dovrai dedicare allo studio sul federalismo fiscale ma … tu farai come tutti i politici: aspetterai qualcun altro a sussurrarti, suggerirti o portarti dei dati.
    A siffatto problema ne potrei elencare centinaia da me studiati e approfonditi.
    Ecco perché posso usare la frase “IO, PER QUESTI POLITICI DI MAGGIORANZA E DI SINISTRA SONO INFINITO”.

    Trasformati in spugna e assorbi il mio sudore. Conservati in luogo fresco e di volta in volta spremiti affinché fuoriesca l’odore del mio sudore.
    A me serve il confronto. Giro col lanternino a cercare qualcuno cui parlare ma … l’olio che bagna lo stoppino si è esaurito.

    L’elucubrazione mi indurrà in quell’urna a non votarti, non perché non lo meriti (il mio voto) ma come dissi a quel distinto signore Ettore “tutte le iniziative che le liste civiche andranno ad intraprendere in aggiunta anche quello di partito, potranno rafforzare il mio pensiero come potranno diminuirlo ma, quelle iniziative non guarderanno il mio problema politico”.
    Medita egr. Dr Galletto e anonimo senza senso e fate tesoro di quello che ho detto.
    P.S. anche tu Gianluca come gli altri politici leggerai e commenterai in SILENZIO. L’anonimo non è come te, lui risponde.
    Ciao! CIAO!
    Renato

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  3. Silenzio ...
    parla Renato quello che gira mascherato.

    Silenzio ...
    rintocchi di mezzanotte del venerdì (ieri)

    Silenzio ...
    non parlate di poliica d'ora in poi.

    Silenzio ...

    OOOOOOOOHHPPPSSSSSSSSSSSSSS!!!
    Anonimoooooooooooooo
    L'uovo di pasqua è arrivato a casa tua?

    Silenzio ...
    Si riprendono i lavori lunedì p.v.

    Silenzio ...
    questo vogliono i politici da parte mia.

    Renderò pura quest'aria politica che respirate ma ... momentaneamente restate in
    Silenzio.
    Renato

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  4. Ho letto l'intervento di renato

    Galletto, secondo me dovresti dare le dimissioni

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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ammazzato nel novembre del 1975

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