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lunedì 28 gennaio 2008

PINTURICCHIO MI SCRIVE

Cara Deali,intervengo per un tuo post riferito al giornalista denunciato, e chiedo scusa se approfitto di questo spazio. Tentare di informare le persone dicendo la propria verità o quantomeno narrare i fatti per quelli che sono, in questa città, è diventata una missione alla quale anche tu contribuisci con il tuo blog. Un pò della tua storia mi è nota e anche tu sei stata vittima di chi non la pensava come te, utilizzando il potere che era dalla sua parte. Oggi le cose sono peggiorate, chi governo non compra solo i " giornalisti " ma intere testate e pertando da l'informazione che crede utile alla sua causa. Il blog dei ballerini del quale faccio parte e sul quale intervengo quando ho tempo, tra le sue finalità di svago,satira ecc... ha anche quella di dare la informazione e che sia la più rispondente alla verità. Ciò come tu sai, da enorme fastidio al governo locale che certamente non sta a guardare,e servendosi di servi sciocchi ma anche intervenendo direttamente,da vita a polemiche che servono solo a deviare l'attenzione dal problema, usando sistemi tipici di chi è arrogante.Infatti hai certamente notato, che non avendo argomenti per difendersi, usano aggredire e offendere chiunque manifesti contrarietà per il loro modo di governare. Sono convinto che sono loro stessi che rispondono alle loro offese per il semplice motivo di deviare l'informazione. Il Savoia, al quale va tutta la mia solidarietà, poteva scegliere a chi affidare il suo pensiero,e ha scelto il blog dei ballerini per farlo, e tale scelta ha le sue motivazioni delle quali credo, non debba dare conto a nessuno come ritengo, nessuno si deve sentire offeso da tale scelta. Dico tutto questo,perchè non condivido il tuo pensiero sulla scelta operata dal Savoia, che tutto sommato ha ottenuto la risonanza auspicata. Non lo condivido perchè ritengo che chi ha scelto di fare libera informazione, sia al servizio del cittadino senza primegeniture e senza concorrenza. Se come dici la causa è comune, non riesco a capire il tuo atteggiamento nei confronti dei ballerini, sopratutto ora che cominciavo ad apprezzare i tuoi interventi scevri da tentazioni di potere, ma animati da spirito di servizio per la collettività. Cordiali saluti, pinturicchio.

Gentile anonimo Pinturicchio,
è un piacere rispondere ad una persona garbata e corretta come lei, peccato che non ho il piacere di conoscerla.
Veniamo al fatto: la mia idea circa l'azione di Salvatore Savoia rimane quella che ho già enunciato, è una mia personale posizione, non voglio imporla a nessuno, ma quando si tratta di autorevolezza bisogna fare scelte chiare e mai suscettibili di interpretazioni ambigue.
Io rispetto molto il blog dei ballerini, ma non condivido l'anonimato dietro al quale si nascondono molti lestofanti, quando si fanno le battaglie si fanno a viso aperto, l'anonimato per me è mancanza di coraggio e autentica codardia.
È una mia idea che può essere condivisa ma anche criticata ed insultata.
Io son così ho sempre il coraggio di esporre le mie idee e odio i supponenti e gli animosi che sono sempre vittime della loro invidia ed inettitudine.

Lilli Ch. D'Amicis

ps: comunque sia, sono e sarò sempre dalla parte della correttezza, libera circolazione delle idee e ovviamente della libera informazione, purché firmata con nome e cognome.

26 commenti:

  1. Anonimo ha detto...
    Intervengo io che non sono ne' un ballerino ne' un proDeali:

    io parto da un presupposto fondamentale:che non tutti la pensiamo allo stesso modo e con le medesime idee.Questa si chiama dialettica ed Hegel diceva che essa il succo e il lievito del progresso. Ma se la pensiamo, giustamente, in maniera diversa, non e' detto che ci dobbiamo accapigliare ed offendere per questo! Cosa che sistematicamente,invece, si fa sul blog dei ballerini, ove, appena manifesti una idea personale che non collima con la loro, vieni aggredito e tacciato come cretino,reazionario,servo del potere ed offese affini.

    Con queste persone ho avuto"scambi di idee" anche sul lessico,la verita' storica e la lingua con la quale scrivono:di fronte ad errori macroscopici fatti da loro non li hanno mai ammessi.

    Pensate un po' che sono stato accusato di essere un padrone,amico del sindaco,ignorante,cafone ecc ecc quando non sanno ne' immaginano,minimamente, chi io possa essere. Assurdo!

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  2. Essendo curiosa come una scimmia, vorrei sapere chi ella sia!

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  3. ella vuol sapere troppo...la curiosita' e' di genere femminile ed ha la stessa suspence di una giarrettiera..si scopre pian piano

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  4. forse che le giarrettiere su questo blog non hanno successo?
    Eppure vi garantisco,che esse non usciranno mai di moda:fanno parte di quell'eterno mistero che e' l'attrazione umana.

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  5. non è che voi vi distinguiate nell'aggredire chi non la pensa come voi. rileggiti il tuo blog ogni tanto caro ballerino, la sola differenza è che non siete al potere.

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  6. sono l'anonimo delle 12,21,

    in cosa ho aggredito?
    Rileggi tu cio' che ho scritto e elencami le aggressioni

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  7. ma non condivido l'anonimato
    ... cut...
    quando si fanno le battaglie si fanno a viso aperto, l'anonimato per me è mancanza di coraggio e autentica codardia.


    per quanto possa valere la mia opinione, concordo con la parte sopra quotata.

    carlo

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  8. non mi riferivo a te, anonimo. ma al signor pinturicchio che pretende di dare lezioni di rispetto e democrazia insieme ai suoi amici e sul suo blog le offese fioccano a iosa.
    condivido pienamente il tuo intervento

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  9. forse che le giarrettiere su questo blog non hanno successo?

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  10. forse che le giarrettiere su questo blog non hanno successo?

    Per parte mia, dipende da chi le indossa...
    est modus in rebus...

    carlo

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  11. Prima di tutto genere femminile,e' meglio specificarlo visti i tempi che corrono.

    Una sensuale giarrettiera serve a far entrare nel giardino incantato.......

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  12. In questo blog, cari anonimi, si potrebbe anche dissertare su una giarrettiera, giusto per alleggerire la tensione generata dal non buon andamento degli accadimenti in questa nostra martoriata città.
    Però credo che sarebbe meglio allestire un blog ad hoc, magari a cura di chi sollecita questa piacevole e leggera dissertazione, e li poi ognuno potrà dare la stura a quanto di più soave le suscita la visione della giarrettiera.
    Il titolo potrebbe essere: www.sognando la giarrettiera.blogspot.com

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  13. vede cara deali,
    in questo mondo dove i politici sono lazzaroni,senza idee,lestofanti ed affini,in un mondo senza sogni ed idealita', in un mondo dove il 10% della popolazione spreca e il rimanente 90% muore di fame,in un mondo in cui si parla e non si cambia mai niente, ella non crede che la giarrettiera, o almeno l'idea che essa rappresenta,sia quanto di piu' nobile rimane per l'animo umano alla ricerca di un sogno o di una oasi?

    Giarrettiere di tutto il mondo...unitevi!!!!

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  14. Sai, cara e spiritosa padrona di casa, in fondo credo la giarrettiera non sia poi così tanto "off topic", se non altro perché a codesto intrigante quanto - ahimè - desueto capo d'abbigliamento si ispira il Nobilissimo Ordine della Giarrettiera (The Most Noble Order of the Garter). Ordine britannico di cavalleria risalente al Medio Evo ch risulta essere il più antico e il più elevato Ordine cavalleresco del Regno Unito, la scelta dei cui membri è di competenza esclusiva del sovrano.
    Cosa c'entra, dirà qualcuno... beh, il motto dell'ordine è Honi soit qui mal y pense (Sia vituperato chi ne pensa male) e, bontà divina, ditemi voi se questo motto non vale oggi più che mai in questa nostra cittadina attraversata da "si dice", "pare", "mi hanno detto" e simili venticelli...
    ;-)

    carlo

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  15. il precedente interlocutore e' quasi sulla mia lunghezza d'onda..
    Come vede,signora deali,la giarrettiera e' preferibile alla sporca politica e al mondo moderno:usandola bene lo spirito vola sugli eterni viali celesti e il corpo ne gode di rimando.
    L'importante e' saper cogliere il momento e non lasciarsi sfuggire l'occasione:il treno non passa sempre e quando fischia, bisogna saper saltare sul predellino.
    Intelligenti pauca!

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  16. gent.mi interlocutori che mi precedete, avete ragione con i vostri garbati commenti, ma spesso al passaggio del treno e al suo fischiare si preferisce restare seduti sulla fredda panchina in pietra e vedere scorrere i vagoni in quei flash di visi distratti che guardano all'infinito mentre tanti pensieri affollano le loro menti.
    Mentre chi guarda dalla panchina pensa e riflette, aspettando il prossimo treno, consapevole che forse quello è l'ultimo a passare.
    Pazienza, domani è un altro giorno!!!

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  17. Ah, caro Nishinkan io non penso mai male, normalmente racconto ciò che vedo e ciò che penso con estrema sincerità.
    Ma ti assicuro non sono mai in mala fede, però cerco sempre di difendermi dagli attacchi, spesso gratuiti e dettati da invidia e malanino, con eleganza e savoir faire.
    Piacerà, non piacerà?
    No problem, comunque so farmene una ragione!

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  18. Pazienza, puo' darsi che quel treno non passera' piu'.

    Comunque, un bel blog, crepuscolare e a pastelli, dove si fanno avances chiaroscurali eproposte sensuali:evidentemente le persone in questione sono persone intelligenti.

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  19. Grazie e magari di persone intelligenti ne arrivassero ancora di più su questo blog, sarei felicissima!

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  20. mai dire mai, diceva il saggio.

    Non disperi,signora deali, ma lei si faccia trovare pronta.

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  21. Ah, caro Nishinkan io non penso mai male, normalmente racconto ciò che vedo e ciò che penso con estrema sincerità. Ovemai non fossi stato chiaro nell'esprimere il mio pensiero, ribadisco che nel novero degli ipotetici "malpensanti" non mi son mai sognato di includere la paziente "padrona di casa" che spero - bontà sua - mi abbia invece contato tra gli intelligenti frequentatori di questo interessante "salotto" virtuale.

    carlo

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  22. A me la primogenitura di questo elegante salotto virtuale con la conseguente..attribuzione di intelligenza colta.
    Sono io che ho....introdotto la giarrettiera.

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  23. Sono io che ho....introdotto la giarrettiera.

    D'accordo con lei, monsieur, come immagino sia d'accordo con me nel dare però maggior importanza a chi la giarrettiera se la sfila...

    carlo, in topic nell'off topic

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  24. Amante o moglie,

    bisogna prestare attenzione senza trascurar nulla, perché è proprio il dettaglio a fare la differenza, come diceva il caro e buon Principe De Curtis.

    Resiste ancora, in Italia, il “mito” della sempre ricercata giarrettiera. Risulta stridente pensare che questa fosse un capo maschile, eppure era uno degli indumenti più apprezzati dallo stesso Carlo Magno o da Edoardo III d’Inghilterra.

    La giarrettiera era un antico simbolo di devozione a una istituzione o ad una famiglia nobile, mentre ora ha in sé il più moderno significato di trasgressione con valenza erotica al femminile. Questa tradizione sta lentamente abbandonando il campo per altre soluzioni più moderne, pratiche e all’avanguardia. Ciò si spiega, forse, con il fatto che, per la prima notte di nozze, l’intimo è visto solo come il dettaglio che serve a movimentare tutto il resto.

    La seduzione è un filo sottile, che ci ammalia e ci strega. E' uno sguardo, un cenno del capo, un'inflessione della voce, un profumo sulla pelle… niente di esplicito, e tutto da scoprire.
    Stuzzica il desiderio e se ne prende gioco.


    Ma io sono un tradizionalita, mon ami precedent, e,quindi, un applauso a chi la giarrettiera se la sfila...

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  25. questa dissertazione sulla giarrettiera sta diventando sempre più glamour!

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  26. beh, se la conversazione e il tema piacciono anche alla gentile padrona di casa, allora la giarrettiera ha mantenuto veramente intatto il suo fascino attrattivo.

    E allora, cosa si aspetta?

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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