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venerdì 27 agosto 2010

E’ proprio una questione morale! lo dice anche la Corte dei Conti

Non è grave soltanto il fatto che la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, nella recente deliberazione del luglio scorso, abbia formulato rilievi di grave irregolarità nei confronti dell’Amministrazione comunale di Grottaglie.

Non è soltanto grave la materia di tali rilievi di irregolarità, che concerne “l’approvazione del rendiconto 2009 ben oltre il termine fissato …”; la “errata allocazione nelle partite di giro di alcune voci …”; il “mancato rispetto del patto di stabilità interna”; il “mancato contenimento della spesa del personale”.

E’ di estrema gravità che, nel merito, la Corte dei Conti abbia rilevato comportamenti  dell’Amministrazione comunale che riguardano un modo di amministrare ostinatamente   insensibile ai più elementari obblighi di legge. E che lo abbia rilevato dopo ben due risposte del Sindaco Bagnardi alle precedenti sollecitazioni della stessa Corte.

Letti con la dovuta attenzione, gli errori e le gravi inadempienze in campo economico-finanziario rilevati dalla Corte dei Conti e dalla Ragioneria, sono la conseguenza di comportamenti etico-politici gravemente carenti, come viene con chiarezza esplicitato nella stessa deliberazione, e non solo di conti che non tornano.

La Ragioneria generale rileva infatti il “sistematico ritardo nella presentazione dei rendiconti per gli esercizi finanziari dal 2006 al 2008”. Da notare che il  termine “sistematico” riguarda l’esercizio finanziario di tre anni, anzi di quattro visto che poi si fa riferimento anche al bilancio di previsione 2009.

Un’altra grave irregolarità contabile la Corte dei Conti la riscontra nella “allocazione tra i servizi in conto terzi di partite economiche che devono essere iscritte in altre componenti del bilancio”; ed è considerata grave “in quanto contrasta con i principi contabili e non consente una corretta valutazione del risultato e degli equilibri della gestione e potrebbe comportare anche una elusione del rispetto del patto di stabilità (comunque non rispettato) …”. Cioè non solo è grave in sé, ma è grave anche per le conseguenze che può comportare.

Inoltre, la Corte dei Conti evidenzia anche “la pressoché totale assenza di un’adeguata programmazione, che si è ripercossa sul mancato conseguimento dell’obiettivo del patto di stabilità, la cui violazione costituisce una grave irregolarità finanziaria in quanto presenta negative ripercussioni sul contenimento e sulla razionalizzazione della spesa pubblica ed, ancor più, sugli obiettivi generali di finanza pubblica.” In altre parole, il patto di stabilità non è stato rispettato perché è mancata la necessaria e adeguata programmazione, con inevitabili conseguenze negative sia sulla spesa che sulla finanza pubblica.

Ma programmare e indirizzare non sono i compiti specifici della politica? E se la maggioranza sbagliava, l’opposizione dov’era? Dov’era il city manager così lautamente retribuito? Un Comune che fallisce nel razionalizzare la spesa pubblica e nell’individuare gli obiettivi generali di finanza pubblica, è evidente che ha fallito il suo compito.

In particolare poi, in riferimento al mancato contenimento della spesa per il personale e, nel caso specifico, all’assunzione dei lavoratori socialmente utili (LSU), la Corte dei Conti non solo annulla tale assunzione “per violazione di disposizioni imperative”, ma sottolinea che tale atto amministrativo “presenta profili di particolare gravità in quanto [tale violazione] è stata commessa con conoscenza e volontà avendola questa sezione rilevata già in sede di controllo sul questionario relativo al bilancio di previsione 2008”.

Quindi aggiunge che,  “circostanza non di poco momento, questa Sezione … ha riscontrato tale illegittimità anche riguardo al Bilancio di previsione 2009.” Da ciò si può facilmente dedurre che non solo le violazioni sono sistematicamente ripetute e i richiami della Corte dei Conti ignorati, ma che manca ogni considerazione nei confronti dei lavoratori socialmente utili che, dopo anni e anni di attesa, continuano a vedersi annullare la stabilizzazione a causa delle inadempienze dell’Amministrazione comunale.

Infine la Corte dei Conti richiama il Consiglio comunale di Grottaglie “al rispetto del ruolo e delle funzioni di questa Corte”; e a “ottemperare ai rilievi della Corte… ponendo in essere concrete misure di autocorrezione”. E sottolinea che “l’obliterazione [cancellazione ndr] di una pronuncia di questa Corte … integra una violazione di legge ulteriore rispetto a quella già rilevata e rassegnata dalla Corte, ed è sintomatica di una regolare deviazione dal modello legale e di ‘insofferenza’ dell’Ente [Comune di Grottaglie ndr] rispetto alle regole del legislatore in materia di contenimento della spesa pubblica.”

Quindi, implacabile, osserva ironicamente che ”anche il Comune di Grottaglie, al pari di qualsiasi altro Ente della Repubblica italiana - che è una e indivisibile ai sensi dell’art.5 della Costituzione – è tenuto al rispetto delle citate norme nonché dei principi di legalità e correttezza, … nel quadro di certezza e di trasparenza delineato dall’art.97,comma 1 della Costituzione”.
Rispetto di norme e adozione di misure specifiche “che l’Ente [Comune di Grottaglie ndr]  non ha posto in essere, non solo restando inottemperante sul punto, ma addirittura decidendo volontariamente di operare nella direzione contraria, nel 2008 come negli anni successivi …”.

E ancora incalza, richiamando risolutamente il Comune “a vigilare sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica … relativamente all'effettuazione delle spese e all'attività contrattuale, affinché per il futuro sia prestata la massima attenzione alle regole che presidiano la formazione del bilancio e il contenimento della spesa pubblica. Regole la cui violazione reiterata, diuturna e consapevole costituisce grave irregolarità finanziaria, come evidenziato … , con profili di rischio per gli equilibri di bilancio futuri e per il mantenimento di una sana gestione finanziaria, e potrebbero a buon diritto essere considerate gravi e persistenti violazioni di legge …”.

Tutti i rilievi della Corte dei Conti qui riportati - non rispetto dei termini e sistematici ritardi;  assenza di un’adeguata programmazione; violazione del patto di stabilità; gravi irregolarità finanziarie e violazioni commesse con conoscenza e volontà; continua deviazione dal modello legale e insofferenza rispetto alle regole del legislatore; violazione reiterata, diuturna e consapevole delle norme -, rispecchiano in campo economico-finanziario le stesse carenze e le stesse gravi inadempienze che da anni Vigiliamo per la discarica e Rinascita civica denunciano.

Perciò, nessun “laboratorio politico”, nessuna “fabbrica di …”, nessun programma elettorale deve ignorarli. Bisogna che queste gravissime carenze nel modo di amministrare una città di oltre 30.000 abitanti siano ampiamente fatte emergere se si vuole veramente cambiare indirizzo alla politica che da un ventennio sta rovinando Grottaglie.

Etta Ragusa
Per  Vigiliamo per la discarica e Rinascita Civica

1 commento:

  1. Lo sfascio amministrativo e finanziario, oltre che etico e morale non scoraggia questi irresponsabili soggetti dal proporre candidature a Sindaco di persone in totale coerenza con l'andazzo di questo ventennio. I cittadini grottagliesi sarebbero non solo irresponsabili ma anche autolesionisti e masochisti ove dovessero continuare a votare loro o le loro pessime controfigure. Anzi, ove dovessero votare le loro controfigure sarebbero persino ancora più autolesionisti, perché si rivelerebbero incapaci di comprendere che, in realtà, voterebbero sempre gli stessi pessimi personaggi, nescosti con le controfigure, che così tanto danno hanno fatto e potrebbero ancora più fare.
    Il fatto stesso che i nostri amministratori non abbiano detto nulla circa la gravissima e pesantissima presa di posizione della Corte dei conti, che non ha precedenti nella nostra storia amnministrativa, la dice linga sulla sicurezza che essi hanno di imbrogliare ancora una volta i cittadini grottagliesi.

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